coronavirus
Il coronavirus, uno tsunami (in tre fasi) per l’economia e i mercati
Secondo Davide Marchesin di Gam nella terza fase si evidenzieranno i settori in maggiore difficoltà e quelli su cui puntare: il contesto invita a un approccio molto cauto per diverse ragioni
26 Maggio 2020 12:35
L’impatto del coronavirus sull’economia e i mercati finanziari può essere associato a quello di uno tsunami. Ne è convinto Davide Marchesin, investment director e gestore della strategia GAM Star (Lux) Global Alpha. “Il virus è arrivato in maniera imprevista e repentina e ciò si osserva anche nella prima fase in cui si infrange l’onda: la gente in spiaggia viene presa alla sprovvista e scatta il panico. Allo stesso modo abbiamo visto i prezzi di Borsa indietreggiare con violenza tra inizio e fine marzo, con il sopraggiungere del panico nel momento in cui si è abbattuta l’onda lunga di questo tsunami”.
Subito dopo, spiega il gestore, è iniziata la seconda fase, “quando lo tsunami inizia a indietreggiare e lo vediamo perdere di potenza e ritirarsi nell’oceano. Le persone che fortunatamente non sono state trascinate via dalla corrente guardano con gioia a questo stadio e lo stesso è stato sui mercati finanziari”. Questa fase porta all’ottimismo delle ultime settimane ed è seguita dalla fase 3, quando “lo tsunami viene interamente riassorbito dall’oceano e le persone si iniziano a guardare intorno e a vedere le macerie”. Allo stesso modo “dopo la crisi del coronavirus alcuni settori, società e stati usciranno molto danneggiati e in difficoltà. Questa è la terza fase, che non è ancora incominciata ma che noi ci attendiamo per il prossimo trimestre”.
In questo contesto, la valutazione del mercato è tornata ai massimi storici, precisamente al 27% - sopra la media storica degli ultimi 18 anni. “Inoltre, integrando l’evoluzione dei fondamentali notiamo una forte divergenza tra Wall Street e Main Street”, osserva Marchesin. “Fra la finanza e l’economia ci deve essere assoluta coerenza: non è sostenibile la compresenza di un’economia debole con un contestuale mercato finanziario che continua a salire”. Al momento, gli utili attesi delle società dello S&P per il 2021 stanno scendendo mentre nelle ultime settimane il mercato era in salita, dando luogo a una divergenza tra le due variabili che dovrebbero convergere.
Ci sono tuttavia altri elementi che giustificano una certa cautela nell’approccio ai mercati finanziari: per Marchesin si tratta dell’oscillazione del rapporto tra debito societario e Pil americano, che è in crescita come è già avvenuto prima di altre fasi di bear market, nel 2000 e nel 2008, e dell’elevata leva finanziaria. L’aumento dell’indebitamento di società, privati, Stati e banche centrali porterà a “una situazione di elevata pericolosità per quanto riguarda la tenuta e la sostenibilità della crescita economica”.
In questo contesto, secondo l’esperto di Gam “la prima area dove è possibile andare alla ricerca di idee di investimento corte sono gli industriali, perché la valutazione media del settore vede un PE di 15,8 volte per il 2021 - sulla parte alta degli ultimi 15 anni, ed è oggi un 10% sopra la media storica - dunque un settore ancora relativamente caro. Inoltre, le attese in termini di utili per il settore industriale americano sono scese del 27% nell’ultimo anno”. La seconda tematica corta “riguarda la ristorazione, dove il Covid-19 avrà una ripercussione almeno di medio periodo”, con un calo della domanda ma anche dell’offerta.
Sul fronte delle tematiche positive particolare attenzione merita l’attività immobiliare residenziale. “Nel real estate è importante evitare i segmenti più a rischio, come gli shopping center per un problema strutturale di perdita di business a favore dell’online, l’alberghiero visto il calo dei viaggi, gli spazi per uffici in quanto con la pandemia molte società hanno riscontrato la fattibilità del lavoro da casa. Di conseguenza siamo focalizzati sul residenziale, che giudichiamo la parte più difensiva del settore”. La seconda tematica long è la tecnologia, “un settore a fortissima crescita strutturale e con fondamentali forti, oggi ulteriormente rafforzato dalla tematica dello smartworking, dei pagamenti digitali e del fintech”.
L’OTTIMISMO DELLA FASE 2, LE MACERIE IN FASE 3
Subito dopo, spiega il gestore, è iniziata la seconda fase, “quando lo tsunami inizia a indietreggiare e lo vediamo perdere di potenza e ritirarsi nell’oceano. Le persone che fortunatamente non sono state trascinate via dalla corrente guardano con gioia a questo stadio e lo stesso è stato sui mercati finanziari”. Questa fase porta all’ottimismo delle ultime settimane ed è seguita dalla fase 3, quando “lo tsunami viene interamente riassorbito dall’oceano e le persone si iniziano a guardare intorno e a vedere le macerie”. Allo stesso modo “dopo la crisi del coronavirus alcuni settori, società e stati usciranno molto danneggiati e in difficoltà. Questa è la terza fase, che non è ancora incominciata ma che noi ci attendiamo per il prossimo trimestre”.
DIVERGENZA TRA FINANZA ED ECONOMIA
In questo contesto, la valutazione del mercato è tornata ai massimi storici, precisamente al 27% - sopra la media storica degli ultimi 18 anni. “Inoltre, integrando l’evoluzione dei fondamentali notiamo una forte divergenza tra Wall Street e Main Street”, osserva Marchesin. “Fra la finanza e l’economia ci deve essere assoluta coerenza: non è sostenibile la compresenza di un’economia debole con un contestuale mercato finanziario che continua a salire”. Al momento, gli utili attesi delle società dello S&P per il 2021 stanno scendendo mentre nelle ultime settimane il mercato era in salita, dando luogo a una divergenza tra le due variabili che dovrebbero convergere.
APPROCCIO CAUTO AI MERCATI
Ci sono tuttavia altri elementi che giustificano una certa cautela nell’approccio ai mercati finanziari: per Marchesin si tratta dell’oscillazione del rapporto tra debito societario e Pil americano, che è in crescita come è già avvenuto prima di altre fasi di bear market, nel 2000 e nel 2008, e dell’elevata leva finanziaria. L’aumento dell’indebitamento di società, privati, Stati e banche centrali porterà a “una situazione di elevata pericolosità per quanto riguarda la tenuta e la sostenibilità della crescita economica”.
Gam: un rally di mercato intenso, ma non per tutti
Gam: un rally di mercato intenso, ma non per tutti
POSIZIONI CORTE SU INDUSTRIALI E RISTORAZIONE
In questo contesto, secondo l’esperto di Gam “la prima area dove è possibile andare alla ricerca di idee di investimento corte sono gli industriali, perché la valutazione media del settore vede un PE di 15,8 volte per il 2021 - sulla parte alta degli ultimi 15 anni, ed è oggi un 10% sopra la media storica - dunque un settore ancora relativamente caro. Inoltre, le attese in termini di utili per il settore industriale americano sono scese del 27% nell’ultimo anno”. La seconda tematica corta “riguarda la ristorazione, dove il Covid-19 avrà una ripercussione almeno di medio periodo”, con un calo della domanda ma anche dell’offerta.
LONG SU IMMOBILIARE RESIDENZIALE E TECNOLOGIA
Sul fronte delle tematiche positive particolare attenzione merita l’attività immobiliare residenziale. “Nel real estate è importante evitare i segmenti più a rischio, come gli shopping center per un problema strutturale di perdita di business a favore dell’online, l’alberghiero visto il calo dei viaggi, gli spazi per uffici in quanto con la pandemia molte società hanno riscontrato la fattibilità del lavoro da casa. Di conseguenza siamo focalizzati sul residenziale, che giudichiamo la parte più difensiva del settore”. La seconda tematica long è la tecnologia, “un settore a fortissima crescita strutturale e con fondamentali forti, oggi ulteriormente rafforzato dalla tematica dello smartworking, dei pagamenti digitali e del fintech”.