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Combattere la violenza economica, Global Thinking Foundation presenta “Libere di... VIVERE”
La rassegna, unica nel suo genere, verrà presentata lunedì nel corso di un evento in streaming. L’obiettivo è sensibilizzare le giovani generazioni sulla violenza economica subita dalle donne
5 Giugno 2020 19:00
Global Thinking Foundation, in collaborazione con l’Associazione Anonima Fumetti, Museo del Risparmio, Center of research on pensions and welfare policies e con il patrocinio di Asvis, presenta la mostra - rassegna “Libere di...VIVERE” nel corso dell’evento in streaming “Donne, diritti e ripresa. Una mostra per l’inclusione sociale”, che si terrà lunedì 8 giugno alle 18:00.
L’incontro si aprirà con i saluti di Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, e Giovanna Paladino, Direttore del Museo del Risparmio, e proseguirà con gli interventi di Elsa Fornero, Università di Torino e Nico Vassallo, Vice Presidente Anonima Fumetti. La Mostra con i suoi eventi e spettacoli sarà l’occasione per raccontare un percorso culturale itinerante per la cittadinanza, le scuole e le famiglie che partirà ad agosto da Castro e farà tappa a Bari e Palermo nel mese di settembre, a Roma e Torino ad ottobre, a Milano e Perugia a novembre e terminerà a Parigi nello stesso mese di novembre, durante la settimana per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Legata agli obiettivi globali 4, 5 e 8 dell’Agenda 2030 dell’ONU, scopo della mostra è informare e sensibilizzare, soprattutto le nuove generazioni, sui temi della violenza economica che molte donne subiscono, spesso nell’indifferenza e nell’ignoranza della società civile. A tal fine l’utilizzo della letteratura disegnata per raccontare vicende di prevaricazione, anche all’interno della famiglia, può contribuire a un “cambio di visione”, ad una maggiore consapevolezza, da parte dei giovani, di problematiche che costituiscono non solo un vulnus nei confronti delle donne ma anche un ritardo complessivo nell’economia di un Paese.
Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, ha dichiarato: “Con questa mostra vogliamo raccontare e rendere visibile, attraverso i fumetti la realtà delle donne italiane, la violenza economica e le disuguaglianze di genere che affliggono la nostra società oltre a mettere in luce principi e valori di cui le donne sono portatrici come megafono di un’esigenza di partecipazione sociale fuori dagli stereotipi. L’iniziativa si inserisce tra le altre attività della Fondazione volte a rappresentare le Donne come colonna portante per il futuro economico del nostro Paese.”
“La crisi innescata dal Covid-19 è spesso indicata, pur nella tragedia, come occasione per un nuovo rinascimento del Paese. Ignorando le donne o relegandole a vecchi compiti di assistenza, tuttavia, nessuna vera ripresa sarà sostenibile”, ha commentato Elsa Fornero, Università di Torino.
Giovanna Paladino, Direttore del Museo del Risparmio, ha dichiarato: “L’emergenza sanitaria ha mostrato come le donne italiane siano relegate a un ruolo di secondo piano e di tipo familiare mentre il lavoro dovrebbe essere una scelta prioritaria anche quando appare poco conveniente. Il Museo si occupa da tempo di violenza economica, un fenomeno subdolo, difficile da misurare ma sicuramente sottostimato, perché spesso taciuto dalle vittime per vergogna o mancata consapevolezza del problema. Ancora oggi a molte donne italiane è impedito il lavoro da parte dei partner. Non percepire un salario le rende dipendenti psicologicamente e le condanna alla totale subalternità economica con paghette a quota fissa, controllo delle spese e ricatti morali".
PERCORSO CULTURALE ITINERANTE
L’incontro si aprirà con i saluti di Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, e Giovanna Paladino, Direttore del Museo del Risparmio, e proseguirà con gli interventi di Elsa Fornero, Università di Torino e Nico Vassallo, Vice Presidente Anonima Fumetti. La Mostra con i suoi eventi e spettacoli sarà l’occasione per raccontare un percorso culturale itinerante per la cittadinanza, le scuole e le famiglie che partirà ad agosto da Castro e farà tappa a Bari e Palermo nel mese di settembre, a Roma e Torino ad ottobre, a Milano e Perugia a novembre e terminerà a Parigi nello stesso mese di novembre, durante la settimana per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
VIOLENZA ECONOMICA SUBITA DALLE DONNE
Legata agli obiettivi globali 4, 5 e 8 dell’Agenda 2030 dell’ONU, scopo della mostra è informare e sensibilizzare, soprattutto le nuove generazioni, sui temi della violenza economica che molte donne subiscono, spesso nell’indifferenza e nell’ignoranza della società civile. A tal fine l’utilizzo della letteratura disegnata per raccontare vicende di prevaricazione, anche all’interno della famiglia, può contribuire a un “cambio di visione”, ad una maggiore consapevolezza, da parte dei giovani, di problematiche che costituiscono non solo un vulnus nei confronti delle donne ma anche un ritardo complessivo nell’economia di un Paese.
SEGRE: UNA LUCE SULLE DISUGUAGLIANZE DI GENERE
Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, ha dichiarato: “Con questa mostra vogliamo raccontare e rendere visibile, attraverso i fumetti la realtà delle donne italiane, la violenza economica e le disuguaglianze di genere che affliggono la nostra società oltre a mettere in luce principi e valori di cui le donne sono portatrici come megafono di un’esigenza di partecipazione sociale fuori dagli stereotipi. L’iniziativa si inserisce tra le altre attività della Fondazione volte a rappresentare le Donne come colonna portante per il futuro economico del nostro Paese.”
FORNERO: NESSUNA RIPRESA SENZA LE DONNE
“La crisi innescata dal Covid-19 è spesso indicata, pur nella tragedia, come occasione per un nuovo rinascimento del Paese. Ignorando le donne o relegandole a vecchi compiti di assistenza, tuttavia, nessuna vera ripresa sarà sostenibile”, ha commentato Elsa Fornero, Università di Torino.
PALADINO: FONDAMENTALE L’INDIPENDENZA ECONOMICA
Giovanna Paladino, Direttore del Museo del Risparmio, ha dichiarato: “L’emergenza sanitaria ha mostrato come le donne italiane siano relegate a un ruolo di secondo piano e di tipo familiare mentre il lavoro dovrebbe essere una scelta prioritaria anche quando appare poco conveniente. Il Museo si occupa da tempo di violenza economica, un fenomeno subdolo, difficile da misurare ma sicuramente sottostimato, perché spesso taciuto dalle vittime per vergogna o mancata consapevolezza del problema. Ancora oggi a molte donne italiane è impedito il lavoro da parte dei partner. Non percepire un salario le rende dipendenti psicologicamente e le condanna alla totale subalternità economica con paghette a quota fissa, controllo delle spese e ricatti morali".
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