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AllianzGI: “Si vede una luce sempre più forte in fondo al tunnel”
Ma AllianzGI avverte anche che non sarà facile tornare alla normalità e nell’outlook mensile di Stefan Scheurer consiglia agli investitori ancora un’allocazione tattica neutrale nella costruzione dei portafogli
7 Giugno 2020 09:30
Lo shock di domanda e offerta causato dal coronavirus e dal calo dei prezzi del petrolio che emerge dai dati macro potrebbe essere sulla strada del riassorbimento, con gli indicatori anticipatori, come l’indice tedesco Ifo, gli indici PMI e la fiducia dei consumatori che sembrano aver toccato il fondo. I dati sulla mobilità di Google alimentano le speranze di nuovi progressi nella ripresa della normalità economica e sociale, mentre l’indicatore globale di AllianzGI segnala un crescente allentamento del lockdown in quasi tutti i paesi, con gli ingressi dei consumatori nei punti vendita aumentati in media del 15%-20% in quelli sviluppati.
Per questo, nell’outlook mensile sui mercati a cura di Stefan Scheurer, Director di Global Capital Markets&Thematic Research, Allianz Global Investors, si parla di ‘forte luce’ in fondo al tunnel: i mercati azionari globali scontano una ripresa sostenuta che, insieme al rincaro del petrolio, ha comportato anche un aumento dei rendimenti delle obbligazioni governative. La diminuzione dei nuovi casi di infezione e i decisi interventi delle banche centrali hanno evitato un ulteriore peggioramento e i nuovi programmi in arrivo come il Recovery Fund europeo sono volti non tanto a limitare i danni quanto a sostenere la domanda.
Secondo l’esperto di AllianzGI, tutto questo ha contribuito alla ripresa dei mercati degli asset rischiosi, anche se il sentiment degli investitori resta depresso, e prevede che le Borse saranno probabilmente influenzate da forze contrapposte, con da un lato il crescente ottimismo legato alla ripartenza e dall'altro la nuova escalation delle tensioni Usa-Cina e il rischio di un'eventuale seconda ondata epidemica. La luce in fondo al tunnel “è sempre più forte”, afferma Scheurer, ma aggiunge che il ritorno alla normalità “si prospetta difficile”.
Per questo AllianzGI consiglia un’allocazione tattica neutrale, sia sulle azioni che sulle obbligazioni, perché le prime scontano una ripresa economica sostenuta, ma non possiamo comunque dimenticare i rischi legati alle tensioni Usa-Cina e a un'eventuale seconda ondata di contagi, mentre le seconde appaiono ancora estremamente onerose, con la percentuale di bond globali che rendono meno dell'1% salita al 60% circa. L’esperto di AllianzGI osserva inoltre che, nonostante il massiccio sostegno della Bce, le obbligazioni governative dei Paesi periferici dell’Eurozona restano vulnerabili, mentre i corporate bond dovrebbero beneficiare della politica monetaria e delle speranze di ripresa economica. Le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte e locale risentono di un generale aumento dell'avversione al rischio.
Un altro fattore è il dollaro Usa, che dovrebbe evidenziare un andamento laterale, dopo che ha continuato a indebolirsi per la graduale stabilizzazione dell'economia globale, che ha alimentato i deflussi dall’area del dollaro verso altre alternative. Per la sterlina AllianzGI vede rischi di ribasso nel medio periodo, mentre sul renminbi potrebbe pesare l'aumento delle tensioni sino-americane con riflessi anche su altre divise emergenti. Il quadro si completa con un prezzo del petrolio in recupero ma con una domanda che resta debole.
Per tutte queste considerazioni, l’esperto di AllianzGI consiglia una definizione dell'asset allocation strategica sulla base del profilo di rischio, che l’investitore dovrà impegnarsi a seguire senza lasciarsi distrarre, un po' come Ulisse dal canto delle sirene, restando ancorato a un ampio “piano di risparmio”, che preveda l’investimento periodico, lungo un determinato periodo di tempo, di una porzione dell'importo da investire, realizzando così una strategia simile a quella di Ulisse che per non cedere alle lusinghe si fece legare all’albero maestro.
I MERCATI AZIONARI SCONTANO UNA RIPRESA SOSTENUTA
Per questo, nell’outlook mensile sui mercati a cura di Stefan Scheurer, Director di Global Capital Markets&Thematic Research, Allianz Global Investors, si parla di ‘forte luce’ in fondo al tunnel: i mercati azionari globali scontano una ripresa sostenuta che, insieme al rincaro del petrolio, ha comportato anche un aumento dei rendimenti delle obbligazioni governative. La diminuzione dei nuovi casi di infezione e i decisi interventi delle banche centrali hanno evitato un ulteriore peggioramento e i nuovi programmi in arrivo come il Recovery Fund europeo sono volti non tanto a limitare i danni quanto a sostenere la domanda.
LUCE FORTE IN FONDO AL TUNNEL, MA PERCORSO DIFFICILE
Secondo l’esperto di AllianzGI, tutto questo ha contribuito alla ripresa dei mercati degli asset rischiosi, anche se il sentiment degli investitori resta depresso, e prevede che le Borse saranno probabilmente influenzate da forze contrapposte, con da un lato il crescente ottimismo legato alla ripartenza e dall'altro la nuova escalation delle tensioni Usa-Cina e il rischio di un'eventuale seconda ondata epidemica. La luce in fondo al tunnel “è sempre più forte”, afferma Scheurer, ma aggiunge che il ritorno alla normalità “si prospetta difficile”.
ALLOCAZIONE TATTICA, VULNERABILI I BOND EURO PERIFERICI
Per questo AllianzGI consiglia un’allocazione tattica neutrale, sia sulle azioni che sulle obbligazioni, perché le prime scontano una ripresa economica sostenuta, ma non possiamo comunque dimenticare i rischi legati alle tensioni Usa-Cina e a un'eventuale seconda ondata di contagi, mentre le seconde appaiono ancora estremamente onerose, con la percentuale di bond globali che rendono meno dell'1% salita al 60% circa. L’esperto di AllianzGI osserva inoltre che, nonostante il massiccio sostegno della Bce, le obbligazioni governative dei Paesi periferici dell’Eurozona restano vulnerabili, mentre i corporate bond dovrebbero beneficiare della politica monetaria e delle speranze di ripresa economica. Le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte e locale risentono di un generale aumento dell'avversione al rischio.
AllianzGI: sui bond euro periferici è rischioso sfidare la Bce
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MOVIMENTO LATERALE DEL DOLLARO, STERLINA A RISCHIO
Un altro fattore è il dollaro Usa, che dovrebbe evidenziare un andamento laterale, dopo che ha continuato a indebolirsi per la graduale stabilizzazione dell'economia globale, che ha alimentato i deflussi dall’area del dollaro verso altre alternative. Per la sterlina AllianzGI vede rischi di ribasso nel medio periodo, mentre sul renminbi potrebbe pesare l'aumento delle tensioni sino-americane con riflessi anche su altre divise emergenti. Il quadro si completa con un prezzo del petrolio in recupero ma con una domanda che resta debole.
IMPOSTARE UNA STRATEGIA E NON LASCIARSI DISTRARRE, COME ULISSE
Per tutte queste considerazioni, l’esperto di AllianzGI consiglia una definizione dell'asset allocation strategica sulla base del profilo di rischio, che l’investitore dovrà impegnarsi a seguire senza lasciarsi distrarre, un po' come Ulisse dal canto delle sirene, restando ancorato a un ampio “piano di risparmio”, che preveda l’investimento periodico, lungo un determinato periodo di tempo, di una porzione dell'importo da investire, realizzando così una strategia simile a quella di Ulisse che per non cedere alle lusinghe si fece legare all’albero maestro.