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“Le disuguaglianze sociali sono insostenibili anche per i mercati”

Anche se nel breve il sostegno monetario e la riapertura delle economie continueranno a supportare economie e mercati, Neuberger Berman avverte che il tema delle disuguaglianze sociali insostenibili peserà

11 Giugno 2020 12:47

financialounge -  disuguaglianze Joseph V. Amato mercati Neuberger Berman
Anche gli investitori hanno delle responsabilità e devono riconoscere l’insostenibilità delle gravi sperequazioni sociali e di reddito, intervenendo attivamente nelle aziende in cui investono per favorire le pari opportunità, la sostenibilità salariale e un maggior equilibrio nelle filiere produttive. Questo vuol dire tener conto dei fattori Environmental, Social and Governance (ambiente, sociale, governance) anche perché recenti eventi di cronaca evidenziano l’assoluta rilevanza di questi standard. Anche se le attuali valutazioni di mercato non rispecchiano queste preoccupazioni, perché sostenute dalla graduale ripresa dell’economia e dalle iniezioni di liquidità, mercati e investitori dovranno tenere conto dei costi di un’insostenibile disuguaglianza.

LA SCINTILLA CHE HA FATTO ESPLODERE I DISORDINI IN USA


Sono le conclusioni cui giunge Joseph V. Amato, Presidente e Chief Investment Officer – Equities di Neuberger Berman nelle ‘Prospettive settimanali del CIO’. L’esperto sottolinea che l’epidemia ha anche messo a nudo realtà estremamente scomode, come disuguaglianze di reddito, opportunità economiche e d’istruzione, accessibilità a cure adeguate e giustizia penale. Amato cita le uccisioni di George Floyd, di Ahmaud Arbery e Breonna Taylor e di Tony McDade, che avrebbero dovuto comunque suscitare indignazione e che nella polveriera delle difficoltà ingigantite dall’emergenza coronavirus sono state la scintilla che ha fatto esplodere negli Stati Uniti alcuni dei più gravi disordini degli ultimi cinquant’anni.

BASSI REDDITI E MINORANZE ETNICHE PIÙ COLPITI DAL VIRUS


L’esperto di Neuberger Berman sottolinea che in Europa e in Nord America i soggetti a basso reddito e le minoranze etniche hanno registrato tassi di mortalità da coronavirus tre o quattro volte superiori, mentre proprio da queste classi sociali provengono la stragrande maggioranza dei lavoratori impegnati nei settori più esposti al contagio ma penalizzati da scarsa accessibilità alle cure. Nell’istruzione, ad esempio, la didattica a distanza e online durante il lockdown ha acuito le disuguaglianze già presenti tra le strutture scolastiche e le famiglie dotate di risorse tecnologiche e quelle che ne erano prive.

PIÙ COLPITE LE IMPRESE DI ISPANICI E AFROAMERICANI


Inoltre più di 30 milioni di americani di ogni estrazione sociale ha perso il lavoro, ma i segmenti più esposti sono stati soprattutto quelli ispanici e afroamericani, proprio la fetta di popolazione che dispone di meno risparmi in caso di necessità. Amato cita l’esame dei dati occupazionali condotto da Robert Fairlie della University of California di Santa Cruz, secondo cui da febbraio ad aprile l’economia ha perso il 22% dei titolari d’azienda attivi, ma tra gli afroamericani la flessione ha superato il 40%. Prima della crisi si contavano in USA poco più di un milione di aziende di appartenenti a minoranze etniche che producevano beni e servizi per oltre 1.000 miliardi di dollari dando lavoro a quasi nove milioni di persone, con un terzo di esse dirette da donne.

SE AUMENTANO LE DISUGUAGLIANZE LA TENUTA SOCIALE È A RISCHIO


Secondo McKinsey durante l’emergenza queste aziende hanno avuto un’enorme rilevanza, assicurando sostegno sia ai dipendenti che alle collettività. Quindi, osserva Amato, oltre ad essere vulnerabili si sono rivelate oltremodo indispensabili per la società e, se dovessero fallire, le disuguaglianze esistenti potrebbero aggravarsi. E quando le disuguaglianze di reddito, ricchezza, istruzione e salute si moltiplicano, le possibilità dei più deboli si riducono e la tenuta sociale è in pericolo, formando nel tempo terreno fertile per la crescita dei pregiudizi e delle ingiustizie che finiscono con lo sfociare in tragedie senza senso come quella esemplificata dalla morte di George Floyd.

TUTTI DEVONO PRENDERE L’INIZIATIVA


L’esperto di Neuberger Berman conclude citando il senso di impotenza davanti a problemi tanto radicati, ma aggiunge che si ritiene questa situazione attuale non accettabile né sostenibile, occorra prendere l’iniziativa.

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