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Borse ancora in ansia da coronavirus
I timori per nuovi contagi spaventano i listini del Vecchio Continente che aprono in rosso. Spread in aumento, giù il petrolio
15 Giugno 2020 09:41
Inizia di settimana difficile sulle Borse europee che aprono in rosso. Nella scorsa i listini del Vecchio Continente hanno perso il 6 punti percentuali, rallentati dai timori per una seconda ondata di contagi da coronavirus negli Stati Uniti, dove la tensione resta alta anche per le proteste anti-razziste. Milano in avvio di contrattazioni sprofonda a -2,62%, Francoforte segna -2,49%, Parigi -2,43%, Madrid -2,56% e Londra -2,10%. Deboli anche le piazze asiatiche, deluse dai dati sulla produzione industriale in Cina.
Dopo una settimana caratterizzata dai ribassi, anche questa si apre in deciso rosso. I segnali di rallentamento delle Borse aumentano i dubbi sul fatto che il rally di oltre il 30% messo a segno da metà marzo possa reggere il confronto con i dati deboli che giungono dal fronte economico. Negli Stati Uniti non si fermano le proteste anti-razziali, dopo l’uccisione di un altro afroamericano da parte della polizia ad Atlanta. Ma a preoccupare di più gli investitori sono i dati che si registrano dal fronte sanitario, con un’impennata di nuovi casi di Covid-19. Anche i future di Wall Street al momento sono negativi, con cali fino ai 2 punti percentuali.
A Piazza Affari occhi puntati su Intesa Sanpaolo (in calo del 2,8%), dopo l’integrazione dell’accordo per la cessione a Bper Banca di 532 filiali, nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio su Ubi Banca (-1,52%). Il comparto bancario è stato pesantemente colpito dalle vendite della scorsa settimana, insieme ai viaggi e al settore auto.
Lo spread apre leggermente in rialzo, a quota 191 punti base, due punti in più rispetto all’ultimo riferimento. Non si sposta il rendimento del decennale, stabile all’1,45%. Il prezzo del greggio è in calo, con il Wti scadenza luglio che cala del 5% a 34,6 dollari al barile; il Brent agosto è scambiato a 37,46 dollari al barile (-3,28%).
LE BORSE RALLENTANO
Dopo una settimana caratterizzata dai ribassi, anche questa si apre in deciso rosso. I segnali di rallentamento delle Borse aumentano i dubbi sul fatto che il rally di oltre il 30% messo a segno da metà marzo possa reggere il confronto con i dati deboli che giungono dal fronte economico. Negli Stati Uniti non si fermano le proteste anti-razziali, dopo l’uccisione di un altro afroamericano da parte della polizia ad Atlanta. Ma a preoccupare di più gli investitori sono i dati che si registrano dal fronte sanitario, con un’impennata di nuovi casi di Covid-19. Anche i future di Wall Street al momento sono negativi, con cali fino ai 2 punti percentuali.
IN CALO LE BANCHE
A Piazza Affari occhi puntati su Intesa Sanpaolo (in calo del 2,8%), dopo l’integrazione dell’accordo per la cessione a Bper Banca di 532 filiali, nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio su Ubi Banca (-1,52%). Il comparto bancario è stato pesantemente colpito dalle vendite della scorsa settimana, insieme ai viaggi e al settore auto.
SPREAD IN LIEVE RIALZO, NUOVI RIBASSI PER IL PETROLIO
Lo spread apre leggermente in rialzo, a quota 191 punti base, due punti in più rispetto all’ultimo riferimento. Non si sposta il rendimento del decennale, stabile all’1,45%. Il prezzo del greggio è in calo, con il Wti scadenza luglio che cala del 5% a 34,6 dollari al barile; il Brent agosto è scambiato a 37,46 dollari al barile (-3,28%).
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