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I dati americani corrono e mettono il turbo a Wall Street

Dopo il dato sbalorditivo dell’occupazione, anche i consumi Usa a maggio sono volati molto oltre le attese, mentre Trump preparerebbe uno stimolo da 1.000 miliardi di dollari per le infrastrutture

16 Giugno 2020 15:59

financialounge -  economia usa occupazione Wall Street
Come Financialounge.com ha correttamente anticipato nelle ultime settimane, l’economia americana sta rimbalzando violentemente replicando la V disegnata da Wall Street da aprile in poi. Dopo il dato straordinario sull’occupazione americana a maggio, con la creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro, anche il dato sulle vendite al dettaglio dello stesso mese, uscito un’ora prima dell’apertura di Wall Street, ha stracciato le attese. Gli analisti puntavano a un rimbalzo dell’8,4% dopo la caduta del 14,7% di aprile, mentre il dato reale ha segnato +17,7%, oltre il doppio delle previsioni. La buona notizia si aggiunge all’annuncio della Fed che comprerà direttamente corporate bond e a report di stampa secondo cui il presidente Trump starebbe per rivelare un nuovo mega-stimolo: mille miliardi di dollari per far partire programmi di investimenti infrastrutturali e sostenere anche così l’economia, che si prepara all’uscita più veloce mai vista da una recessione.


L’ENTUSIASMO DI WALL STREET CONTAGIA L’EUROPA


La ottime notizie provenienti dagli Stati Uniti hanno galvanizzato Wall Street in apertura ma anche le Borse Europee, tutte in rialzo di oltre 3 punti percentuali, con Milano nella parte della star con un balzo di ben oltre il 4%, sostenuta soprattutto dai titoli industriali, dalle banche e dai finanziari. Il tutto è condito da un prezzo del petrolio che ha ripreso la marcia al rialzo dopo la recente mini-correzione, con il WTI che si riavvicina ai 40 dollari al barile e il Brent che viaggia sopra i 41. I dati macro, che parlano di un’economia americana in robusto rimbalzo dopo la violenta contrazione di aprile, hanno mandato sullo sfondo i timori emersi ieri dall’Asia di una possibile seconda ondata di contagi. Oltre che dalle notizie americane, il mercato europeo è sostenuto anche dall’indice tedesco sulla fiducia Zew, anche in questo caso salito oltre le attese.


I PREVISORI DI CATASTROFI HANNO VITA SEMPRE PIÙ DURA


A fronte della V potente che stanno disegnando le Borse a cui ora si affianca quella delle economie, a partire da quella americana, il fronte dei pessimisti, che da aprile ci avvertivano su nuovi minimi in arrivo, se la cava spostando in avanti nel tempo il momento della caduta, ormai sempre più improbabile, dei mercati, Prima era maggio, anche per la tradizione del ‘sell in May’, poi giugno, quando i dati reali avrebbero mostrato la disconnessione di Wall Street dal mondo reale, ora si parla di luglio, quando dovrebbe venire alla luce che gli stimoli da soli non bastano a tenere in piedi l’economia. Finora il mercato ha mostrato di saper ‘leggere’ la realtà molto meglio delle cassandre, e sembra che finalmente anche l’Europa si stia agganciando, con il vantaggio di aver molto più terreno da recuperare di Wall Street, a cominciare da Milano.

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