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A Wall Street solo una correzione fisiologica

Secondo gli esperti di Euromobiliare SGR, più che la paura della seconda ondata del Covid-19 è stata la cautela della Fed a indurre l’azionario a una pausa, con i bancari di Wall Street penalizzati dai tassi bassi a lungo termine

16 Giugno 2020 11:35

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Una Federal Reserve estremamente cauta nell’incoraggiare le attese di Wall Street di una ripartenza economica a ‘V’, con la prospettiva di tassi di interesse a livelli zero fino a tutto il 2022 che ha contribuito ad appiattire leggermente la curva dei rendimenti americani penalizzando soprattutto i titoli bancari, sia in America che in Europa. Secondo gli esperti di Euromobiliare SGR, al di là degli aspetti tecnici e della paura di una seconda ondata di contagi, è stata soprattutto l’intonazione cauta della Fed in occasione della riunione del FOMC di metà settimana a dare il via ad una correzione generalizzata delle attività di rischio, con l’azionario globale che ha subito un calo poco superiore al 4,0% guidato dai settori più sensibili al ciclo economico e ai tassi di interesse.


I BANCARI SONO ARRETRATI MA MATENGONO OLTRE LA METÀ GUADAGNI


La promessa del presidente della Fed Jay Powell di tenere i tassi a zero fino a fine 2022 ha determinato un leggero appiattimento della curva americana dei rendimenti di una ventina di punti base, che si è tradotto in una perdita nell’ordine del 12% del comparto bancario statunitense, che va tuttavia ad erodere solo meno della metà dei guadagli realizzati nell’ultimo mese.

[caption id="attachment_160118" align="alignnone" width="430"]Correlazione tra i tassi dei Treasury e titoli bancari dello S&P 500 Correlazione tra i tassi dei Treasury e titoli bancari dello S&P 500[/caption]

In termini relativi, secondo l’analisi degli esperti di Euromobiliare SGR, non sorprende invece che a sovraperformare siano di nuovo i temi legati alla crescita secolare, tecnologia in primis, e qualche segmento difensivo.


TIMORI CHE LA FED NON ABBIA FATTO ANCORA ABBASTANZA


La stessa dinamica si è registrata sul mercato del credito, dove a registrare il migliore andamento sono stati i titoli obbligazionari Investment Grade, che hanno più che compensato con un aumento dei prezzi l’allargamento degli spread derivante dalla discesa dei rendimenti governativi. Gli esperti di Euromobiliare SGR sottolineano che sono state proprio le parole di Powell, che ha descritto un quadro economico ancora estremamente incerto, a generare fra gli investitori timori che quanto fatto fino ad ora per sostenere occupazione e crescita non sia sufficiente.


NON VIENE NEGATO IL TREND DI RECUPERO DAI MINIMI DI MARZO


Ma osservano anche che la Banca Centrale americana ha mostrato il fermo proposito di mantenere un orientamento estremamente accodante ancora a lungo, con i tassi dei Fed Fund stimati prossimi allo zero fino a tutto il 2022, gli acquisti di titoli pubblici e privati hanno già superato le aspettative degli analisti e l’espansione del bilancio della Fed è destinata a proseguire nei prossimi mesi almeno agli attuali ritmi, circa $120 miliardi mensili. Nel complesso quindi gli esperti di Euromobiliare SGR ritengono si sia trattato di una correzione fisiologica, che non nega il trend di recupero in atto dai minimi di fine marzo.


NUOVI DATI IN ARRIVO PER MISURARE LA FORZA DELLA RIPRESA ECONOMICA


Dagli USA sono in arrivo ulteriori dati che aiuteranno a determinare la velocità e la portata della ripartenza economica,  martedì 16 giugno sono infatti in arrivo i numeri delle vendite al dettaglio e della produzione industriale, che dopo aver subito in aprile la peggior contrazione mensile mai registrata, dovrebbe invertire la tendenza in maggio tornando a crescere.

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