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“Mercati, qualche crepa nella fiducia degli investitori”
Gli esperti di Euromobiliare Sgr rilevano che i nuovi timori sul fronte del contagio stanno penalizzando gli attivi di rischio in molte aree mentre riprende quota il debito sovrano
29 Giugno 2020 19:00
La brusca accelerazione dei contagi segnalata da media e osservatori a partire da inizio giugno negli Stati Uniti e in alcuni Paesi emergenti sembra aver iniziato a incrinare la fiducia degli investitori negli attivi di rischio, a partire da azioni e debito High Yield, che in tutte le aree geografiche nelle ultime sedute hanno fatto registrare ritorni negativi, mentre riprende quota l’obbligazionario governativo nonostante il livello estremamente compresso dei rendimenti.
Lo rilevano gli esperti di Euromobiliare Sgr, sottolineando che risulta particolarmente appesantito il mercato statunitense nei comparti sia High Yield che azionario, con perdite tra l’1% e il 3% nell’arco delle cinque sedute della settimana chiusa il 26 giugno. A conferma delle crescenti preoccupazioni sulla forza della ripresa congiunturale, l’andamento settoriale dell’indice S&P500 ha visto una netta sotto-performance di energetici, industriali e finanziari, gravati anche dalle restrizioni su dividendi e buyback imposte dalla Fed a seguito dell’esito dei recenti stress test. Come si vede nel grafico qui sotto i bancari dello S&P 500 hanno fatto peggio dell’indice, anche per il livello estremamente compresso dei rendimenti dei T-Bond sulle scadenze lunghe, che riduce il margine di interesse
I campioni della crescita secolare, come healthcare e tecnologia, dimostrano ancora una volta doti di resilienza superiori alla media, nonostante la campagna di boicottaggio nei confronti di Facebook abbia lasciato il segno. In questo contesto viene ovviamente premiato il credito ‘risk-free’ con il Treasury favorito da un mix tra tassi reali e aspettative d’inflazione, rimaste sostanzialmente stabili.
Secondo gli esperti di Euromobiliare Sgr, nel complesso il quadro appare interlocutorio:la dinamica dell’epidemia resta incerta ma non fuori controllo, e il comportamento dei mercati resta comunque ancora improntato alla compostezza, con i policy maker sempre ad intervenire con ulteriori stimoli. Per questo gli indicatori guardano ai dati macro in arrivo per aggiornamenti sulla dinamica della ripresa americana a giugno. Tra questi gli esperti di Euromobiliare Sgr segnalano la fiducia delle imprese manifatturiere e i dati sull’occupazione. In particolare, l’ISM manifatturiero sembra destinato a un notevole progresso, che dovrebbe riportare l’indice ai livelli di marzo, in prossimità della soglia di espansione a quota 50. Forse ancora più sensibili sono i dati del mercato del lavoro, il cui rafforzamento sarebbe prodromico a un aumento della fiducia dei consumatori. Giugno dovrebbe segnare per il secondo mese consecutivo una forte creazione di nuovi posti nell’ordine dei 3 milioni, con la disoccupazione in ulteriore discesa anche se lontana dai livelli pre Covid-19.
APPESANTITO IL MERCATO USA DI AZIONI E BOND HIGH YIELD
Lo rilevano gli esperti di Euromobiliare Sgr, sottolineando che risulta particolarmente appesantito il mercato statunitense nei comparti sia High Yield che azionario, con perdite tra l’1% e il 3% nell’arco delle cinque sedute della settimana chiusa il 26 giugno. A conferma delle crescenti preoccupazioni sulla forza della ripresa congiunturale, l’andamento settoriale dell’indice S&P500 ha visto una netta sotto-performance di energetici, industriali e finanziari, gravati anche dalle restrizioni su dividendi e buyback imposte dalla Fed a seguito dell’esito dei recenti stress test. Come si vede nel grafico qui sotto i bancari dello S&P 500 hanno fatto peggio dell’indice, anche per il livello estremamente compresso dei rendimenti dei T-Bond sulle scadenze lunghe, che riduce il margine di interesse
I TASSI BASSISSIMI DEI TREASURY USA PENALIZZANO I TITOLI DELLE BANCHE AMERICANE
I campioni della crescita secolare, come healthcare e tecnologia, dimostrano ancora una volta doti di resilienza superiori alla media, nonostante la campagna di boicottaggio nei confronti di Facebook abbia lasciato il segno. In questo contesto viene ovviamente premiato il credito ‘risk-free’ con il Treasury favorito da un mix tra tassi reali e aspettative d’inflazione, rimaste sostanzialmente stabili.
UN QUADRO INTERLOCUTORIO, IN ATTESA DI NUOVI DATI USA
Secondo gli esperti di Euromobiliare Sgr, nel complesso il quadro appare interlocutorio:la dinamica dell’epidemia resta incerta ma non fuori controllo, e il comportamento dei mercati resta comunque ancora improntato alla compostezza, con i policy maker sempre ad intervenire con ulteriori stimoli. Per questo gli indicatori guardano ai dati macro in arrivo per aggiornamenti sulla dinamica della ripresa americana a giugno. Tra questi gli esperti di Euromobiliare Sgr segnalano la fiducia delle imprese manifatturiere e i dati sull’occupazione. In particolare, l’ISM manifatturiero sembra destinato a un notevole progresso, che dovrebbe riportare l’indice ai livelli di marzo, in prossimità della soglia di espansione a quota 50. Forse ancora più sensibili sono i dati del mercato del lavoro, il cui rafforzamento sarebbe prodromico a un aumento della fiducia dei consumatori. Giugno dovrebbe segnare per il secondo mese consecutivo una forte creazione di nuovi posti nell’ordine dei 3 milioni, con la disoccupazione in ulteriore discesa anche se lontana dai livelli pre Covid-19.
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