economia
Spiagge italiane in crisi, presenze a picco con calo record in Sardegna a -80%
Le perdite più gravi in Sardegna e nel Lazio. La stagione estiva è iniziata tardi, rallentata da maltempo e Covid. Le previsioni per luglio e agosto lasciano ben sperare
1 Luglio 2020 13:04
Si preannuncia un’estate difficile. Parte in sordina, infatti, la stagione 2020 sulle spiagge italiane, a causa del coronavirus ma non solo. A complicare la vita delle strutture ricettive e degli imprenditori balneari ci si è metto anche il maltempo, con un giugno piovoso e più freddo rispetto agli anni passati. Le previsioni per luglio e agosto, però, lasciano spazio all’ottimismo.
Sarà un’estate un po’ diversa rispetto al passato. “Per gli imprenditori balneari la stagione estiva - commenta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio - è iniziata in ritardo e con la concentrazione delle presenze nei fine settimana”. I dati delle presenze certificano un calo in praticamente tutte le regioni.
La Sardegna (-80%), il Lazio e Molise (-75%) hanno registrato le perdite più gravi, seguite da Campania e Basilicata (-70%), Friuli Venezia-Giulia e Sicilia (-60%), Calabria (-55%), e poi Veneto e Abruzzo (-50%). Cali più contenuti in Liguria e nelle Marche (-45%), del 40% in Emilia-Romagna e Puglia, solo del 30%, infine, in Toscana.
Sarà un’estate al mare, ma nel rispetto delle normative sulla sicurezza. “I più fortunati - continua Capacchione - hanno avuto le autorizzazioni per allestire le proprie strutture soltanto a maggio inoltrato per poter, poi, aprire i cancelli a fine mese. Ma solo nella seconda metà di giugno i primi turisti hanno iniziato ad usufruire dei servizi di spiaggia, erogati sempre tenendo conto dei protocolli di sicurezza”. Buone le presenze nei week-end, ma i numeri registrati non sono sufficienti per risollevare i conti dopo una primavera totalmente mancata, a causa del Covid.
Per quest’estate si prevede un turismo di prossimità, ossia pochi giorni vicino a casa. Il governo ha stanziato il bonus vacanze per dare una mano al settore del turismo che dovrà anche fare i conti, con la mancanza di stranieri. Difficilmente, quest’anno, turisti dall'estero sceglieranno il nostro Paese per le vacanze. “Oggi i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare”, conclude il presidente del Sindacato Italiano Balneari. “Gli imprenditori balneari italiani stanno fornendo il proprio contributo per la ripartenza economica e morale del Paese. Se da una parte la stagione estiva non è iniziata nel migliore dei modi, dall’altra la nostra comunità nazionale, progressivamente, sta recuperando quella normalità perduta”.
STAGIONE INIZIATA IN RITARDO
Sarà un’estate un po’ diversa rispetto al passato. “Per gli imprenditori balneari la stagione estiva - commenta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio - è iniziata in ritardo e con la concentrazione delle presenze nei fine settimana”. I dati delle presenze certificano un calo in praticamente tutte le regioni.
SARDEGNA E LAZIO LE PIÙ COLPITE
La Sardegna (-80%), il Lazio e Molise (-75%) hanno registrato le perdite più gravi, seguite da Campania e Basilicata (-70%), Friuli Venezia-Giulia e Sicilia (-60%), Calabria (-55%), e poi Veneto e Abruzzo (-50%). Cali più contenuti in Liguria e nelle Marche (-45%), del 40% in Emilia-Romagna e Puglia, solo del 30%, infine, in Toscana.
I PROTOCOLLI DI SICUREZZA
Sarà un’estate al mare, ma nel rispetto delle normative sulla sicurezza. “I più fortunati - continua Capacchione - hanno avuto le autorizzazioni per allestire le proprie strutture soltanto a maggio inoltrato per poter, poi, aprire i cancelli a fine mese. Ma solo nella seconda metà di giugno i primi turisti hanno iniziato ad usufruire dei servizi di spiaggia, erogati sempre tenendo conto dei protocolli di sicurezza”. Buone le presenze nei week-end, ma i numeri registrati non sono sufficienti per risollevare i conti dopo una primavera totalmente mancata, a causa del Covid.
TURISMO DI PROSSIMITÀ
Per quest’estate si prevede un turismo di prossimità, ossia pochi giorni vicino a casa. Il governo ha stanziato il bonus vacanze per dare una mano al settore del turismo che dovrà anche fare i conti, con la mancanza di stranieri. Difficilmente, quest’anno, turisti dall'estero sceglieranno il nostro Paese per le vacanze. “Oggi i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare”, conclude il presidente del Sindacato Italiano Balneari. “Gli imprenditori balneari italiani stanno fornendo il proprio contributo per la ripartenza economica e morale del Paese. Se da una parte la stagione estiva non è iniziata nel migliore dei modi, dall’altra la nostra comunità nazionale, progressivamente, sta recuperando quella normalità perduta”.
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