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Dopo il grande crollo, il grande rally. E adesso?

La ripresa seguita al tracollo dei mercati nel primo trimestre è stata incredibile ma giustificata, secondo Mark Holman di TwentyFour Asset Management

9 Luglio 2020 12:31

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Il primo trimestre 2020 è stato segnato da incredibili crolli sui mercati azionari, ed è stato seguito da un secondo trimestre “quasi altrettanto incredibile”, spiega in una nota Mark Holman, ceo di TwentyFour Asset Management, affiliata di Vontobel Asset Management. “Ci è chiaro che il mercato ha reagito in maniera eccessiva a marzo, ma ha anche reagito in maniera eccessiva nella sua interpretazione della ripresa”, osserva l’esperto, che poi si chiede se la dislocazione tra fondamentali e mercati sia giustificata.

RENDIMENTI BASSISSIMI SUL REDDITO FISSO


I fondamentali, secondo Holman, sono solo uno degli input per i prezzi di mercato. Prendendo ad esempio il reddito fisso, “i policymaker hanno portato i loro tassi di base tanto in basso quanto si sentono a loro agio, e gli investitori hanno portato il resto della curva dei rendimenti dei titoli di Stato a livelli incredibilmente bassi da cui non c'è molto spazio per un'ulteriore compressione dei rendimenti, forse a eccezione della parte lunga della curva”.

OPPORTUNITÀ NEL MONDO DEL CREDITO


Al momento questi titoli sono definiti "privi di rischio", ma d’altra parte la maggior parte di essi è probabilmente anche priva di rendimento. L’esperto di TwentyFour Am prevede che “la proprietà dei titoli di Stato cambierà in modo significativo nei prossimi trimestri, quando le banche centrali prenderanno il testimone e i titoli di Stato passeranno dalle mani private a quelle pubbliche. Gli investitori privati cercheranno probabilmente di realizzare profitti e di trovare migliori opportunità in varie parti del mondo del credito”.

IL RALLY È GIUSTIFICATO


E proprio nel mondo del credito, come nelle azioni, si è assistito a una forte ripresa, “forse più forte di quanto ci saremmo aspettati in aprile. Tuttavia, le cose sono cambiate da allora e la ripresa iniziale dei mercati ipervenduti si è trasformata in un vero e proprio rally”, spiega Holman, secondo cui, prima di fare previsioni sui mesi estivi, bisogna cercare di giustificare questo rally. A giudizio dell’esperto il movimento al rialzo “è pienamente giustificato. La ripresa iniziale ha rappresentato un forte rimbalzo da parte dei mercati ipervenduti che hanno reagito agli straordinari interventi politici globali”.

RISPOSTE GRADUALI AI DUBBI


In ogni caso, in quel periodo “c'erano ancora enormi incertezze. Il mondo era ancora in isolamento, i dati economici sarebbero stati spaventosi, il tasso di insolvenza avrebbe dovuto essere altrettanto spaventoso, e la gente si chiedeva giustamente se i pacchetti di aiuti avrebbero funzionato e se avrebbero trovato la loro strada nell'economia reale, per citarne solo alcuni”. Dubbi ai quali gradualmente si stanno trovando risposte.

QUADRO TECNICO STRAORDINARIO


Inoltre, secondo Holman “ancora più significativo a nostro avviso è stato un quadro tecnico straordinario, trainato in ultima analisi da tre forze potenti ma indipendenti”: la prima è stata quella delle autorità e delle banche centrali, con le loro iniezioni di liquidità. La seconda spinta è arrivata dal deflusso dai titoli di Stato verso i titoli di credito; infine, una volta che la ripresa si è avviata e i rendimenti dei fondi in tutto il mercato cominciano a tornare positivi, gli investitori tendono a tornare in massa, poiché si rendono conto che i rendimenti sono ora attraenti.

POSSIBILE CALO DEGLI ACQUIRENTI


Uno scenario tecnico che è stato più moderato a giugno: in ogni caso, a giudizio di Holman “chi ha dichiarato il rally del secondo trimestre ingiustificato e mancato forse non ha apprezzato la forza assoluta del quadro tecnico. Tuttavia, è probabile che, poiché i fondamentali cominciano a recuperare mese dopo mese, questa ondata di investitori frustrati diventerà un'ondata di acquirenti in calo, rendendo così i ritiri più bassi e più brevi di quanto la volatilità precedente potrebbe suggerire”.

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