Candriam

Esclusivo o inclusivo, i due approcci all’investimento sostenibile

Candriam, da oltre 20 anni in prima fila nell’investimento sostenibile, è convinta che fare chiarezza anche sull’approccio esclusivo e su quello inclusivo possa contribuire a una maggiore consapevolezza tra gli investitori

20 Luglio 2020 09:13

financialounge -  Candriam daily news ESG
L’investimento in base ai principi di sostenibilità, può essere considerato da un punto di vista esclusivo oppure inclusivo. Nel primo, che può essere definito anche ‘negativo’, l’obiettivo principale degli investitori consiste nell’evitare accuratamente le aziende che non risultano allineate ai propri valori o principi etici. Per soddisfare tale necessità, sono previsti spesso filtri di esclusione, tramite i quali vengono scartati dal portafoglio gli investimenti che non rispondono a determinati criteri, per motivi di natura etica o a causa di un profilo ESG (ambientale, sociale e di governance) scarso. Nella maggior parte dei casi l’esclusione riguarda i titoli di aziende attive in settori quali tabacco, gioco d’azzardo, alcol, armi da fuoco, casinò e pornografia.

L’APPROCCIO INCLUSIVO


L’approccio inclusivo, o positivo, ha invece l’obiettivo di coniugare l’utilizzo di fattori ESG nell’intero processo di investimento con l’incremento dell’alfa (extra rendimento rispetto alla media di mercato). “In pratica, si acquistano specifiche azioni o obbligazioni che, in base ad analisi interne, dovrebbero generare extra rendimenti, almeno in parte conseguenti alle buone prassi ESG messe in atto dall'azienda. In parallelo, analizzando i fattori ambientali, sociali e di governance, si cerca di escludere le azioni e le obbligazioni di società caratterizzate da profili ESG scarsi”, spiegano gli esperti di Candriam. Pertanto, si utilizzano i fattori ESG allo scopo di migliorare la performance dell’investimento, sia puntando sui titoli ‘virtuosi’ e sia escludendo quelli ‘carenti’ dal punto di vista etico ambientale all’interno dell’elenco delle società in cui si può investire.

POSITIVO VS NEGATIVO


Questa dicotomia “positivo vs negativo”, riassume, come sintetizzato nella figura sotto, l’ampio panorama dell’investimento sostenibile, e fornisce una indicazione di massima utile per orientarsi nell’universo degli investimenti sostenibili.


IL FUTURO DELL’INVESTIMENTO SOSTENIBILE


Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita degli asset e dell’attenzione nell’ambito dell’investimento sostenibile sia nel versante degli approcci esclusivi e sia in quello degli inclusivi. “Gli investitori che continueranno a privilegiare la rimozione degli investimenti che vanno contro i propri valori, sosterranno anche in futuro gli approcci ‘responsabili’ con i filtri di esclusione. In parallelo la diffusione nei portafogli dei titolari di asset e gestori degli investimenti dei PRI (Principi di investimento responsabile promossi dalle Nazioni Unite), indica che gli approcci inclusivi che prevedono l’integrazione dei fattori ESG continueranno a crescere”, fanno sapere i professionisti di Candriam. Basti pensare che, alla fine del 2018, i firmatari dei PRI rappresentavano un patrimonio gestito pari a quasi 90.000 miliardi di dollari.

GUARDANDO AL FUTURO


“Guardando al futuro, è probabile che gli investitori desidereranno spingersi oltre, adoperandosi attivamente affinché i loro investimenti influenzino il mondo in maniera positiva”, specificano gli esperti di Candriam. Secondo i quali l'investimento d'impatto, che cerca di allineare direttamente gli investimenti finanziari con obiettivi di più ampia portata, tra cui la tutela dell’ambiente e la lotta alla povertà, costituisce una delle nuove frontiere in questo ambito. Come pure gli investimenti ESG tematici, le strategie che investono in società produttrici di energia rinnovabile.

Trending