Andrea Delitala

"Per i prossimi mesi meglio evitare le forti scommesse direzionali di mercato"

Andrea Delitala e Marco Piersimoni (Pictet AM) avvertono: l’attuale contesto presenta un rischio asimmetrico tra potenziale di apprezzamento e possibile correzione per i listini azionari

21 Luglio 2020 16:40

financialounge -  Andrea Delitala asset allocation Marco Piersimoni Pictet Am Scenari Strategie d'investimento
Il contesto attuale rende le valutazioni complicate e di limitato supporto nelle decisioni di investimento. Infatti l’estrema volatilità, che in base all’indice VIX dopo i picchi di marzo si è comunque attestata a quota 24 e cioè quasi il doppio del livello in cui oscillava nella seconda parte del 2019, e la dispersione nelle previsioni degli utili forniscono informazioni contrastanti. Alla luce di tutto questo, Andrea Delitala Head of Investment Advisory e Marco Piersimoni Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management, nell’aggiornamento sulla strategia di investimento di luglio 2020 preferiscono evitare forti scommesse direzionali, optando per scelte di secondo livello e di valore relativo.

PRIVILEGIARE UN APPROCCIO STRUTTURALMENTE CAUTO


“Per la seconda metà dell’anno privilegiamo un approccio strutturalmente cauto, alla luce di un contesto che, a nostro avviso, presenta un rischio asimmetrico tra potenziale di apprezzamento e possibile correzione per i listini azionari” fanno sapere i due esperti. Secondo i quali, nei prossimi mesi, oltre alle incertezze legate alla pandemia e alle elezioni americane, si dovrà tenere conto dei molteplici rischi geopolitici che si stanno accumulando all’orizzonte, fra i quali quello fra Washington e Pechino che è, al momento, il più visibile ma non certo l’unico.

PROBABILE LA VITTORIA DI BIDEN ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI USA


A proposito di Stati Uniti, la gestione inefficace della crisi sanitaria rafforza la probabilità di vittoria del candidato democratico Biden alle presidenziali di novembre e persino il controllo del Congresso da parte del suo partito. Uno scenario che potrebbe ragionevolmente portare a maggiori tasse sulle imprese e ad una ri-regolamentazione in particolare nei settori più esposti ad una mancata rielezione di Trump: il finanziario, il sanitario e l’energetico.

EVOLUZIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA


Tornando all’evoluzione della pandemia e alle ricadute a livello regionale e globale sulla ripartenza delle attività economiche, mentre i progressi sul fronte dei vaccini e dei protocolli sanitari tranquillizzano per il momento i mercati, ridimensionando i rischi economici legati alla possibilità di nuovi lockdown generalizzati, emergono differenti andamenti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria: evidenti progressi positivi in Europa, Australasia, e Canada, difficoltà in Russia e Stati Uniti e serie preoccupazioni in alcuni paesi emergenti (Brasile e India in particolare).

LA RETE DI PROTEZIONE DELLE BANCHE CENTRALI


Sullo sfondo, tuttavia, resta la rete di protezione delle principali banche centrali. La BCE ha annunciato 600 miliardi di acquisti aggiuntivi nell’ambito del Pepp mentre la Fed ha espresso la volontà di mantenere la propria politica monetaria estremamente accomodante per un periodo prolungato. “Almeno fino alla fine del 2022 nessun rialzo dei tassi. Inoltre, se necessario, ulteriori misure di stimolo finché l’economia americana non sia tornata alla piena occupazione e l’inflazione (PCE) non si sia portata stabilmente sopra il 2%” specificano Delitala e Piersimoni.

Per altri approfondimenti su investimenti e strategie a cura di Pictet Asset Management è possibile visitare il sito corporate e il blog di cultura finanziaria Pictet per Te.

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