Alitalia
Solo 70 aerei per la nuova Alitalia
Il ministro Stefano Patuanelli conferma che Alitalia ripartirà con 70 aerei, ma smentisce le voci riguardanti il possibile taglio di quattromila dipendenti
21 Luglio 2020 11:39
Settanta aerei per ricominciare a volare, ma nessun taglio al personale. Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli risponde alle indiscrezioni sulla nuova Alitalia mettendo in chiaro che il piano non prevede esuberi.
“I quattromila esuberi non esistono”, ha detto il ministro confermando, però, che Alitalia partirà con una flotta versione “mini” con 70 aerei. “È il numero che serve oggi per volare”, ha specificato il Patuanelli commentando le voci riguardanti la nuova compagnia aerea.
Secondo quanto riportato dal Messaggero, il piano Alitalia firmato da Mef e top management sarebbe al vaglio dell’Antitrust europeo. Bruxelles, infatti, sta valutando i criteri di discontinuità tra vecchia e nuova società. Quest’ultima dovrebbe partire con una dotazione iniziale di 3 miliardi di euro. Le indiscrezioni riportate dal quotidiano, però, parlavano di un totale di 6.500 dipendenti, quindi circa 4mila unità in più rispetto a quelle attuali.
Per il momento Patuanelli si è affrettato a smentire le voci di tagli al personale. Ma il dossier Alitalia è ancora in fase di costruzione poiché sarà importante aspettare il responso dell’Antitrust europeo sugli aiuti di stato. Le due società previste dal piano, una dedicata alle attività di volo e l’altra alla manutenzione, sarebbero controllate al 100% dallo stato. La nuova compagnia subentrerebbe nei contratti di leasing alla vecchia, segnando così una discontinuità netta.
Il nuovo piano industriale prevede una flotta ridotta a 70 aeromobili per coprire rotte di medio raggio. Solo in una seconda fase, dopo aver siglato un accordo con altre grandi compagnie aeree (come Lufthansa o Delta) Alitalia comincerebbe a coprire distanze più lunghe.
LE PAROLE DEL MINISTRO
“I quattromila esuberi non esistono”, ha detto il ministro confermando, però, che Alitalia partirà con una flotta versione “mini” con 70 aerei. “È il numero che serve oggi per volare”, ha specificato il Patuanelli commentando le voci riguardanti la nuova compagnia aerea.
L’ANALISI DI BRUXELLES
Secondo quanto riportato dal Messaggero, il piano Alitalia firmato da Mef e top management sarebbe al vaglio dell’Antitrust europeo. Bruxelles, infatti, sta valutando i criteri di discontinuità tra vecchia e nuova società. Quest’ultima dovrebbe partire con una dotazione iniziale di 3 miliardi di euro. Le indiscrezioni riportate dal quotidiano, però, parlavano di un totale di 6.500 dipendenti, quindi circa 4mila unità in più rispetto a quelle attuali.
DUBBI SUGLI AIUTI DI STATO
Per il momento Patuanelli si è affrettato a smentire le voci di tagli al personale. Ma il dossier Alitalia è ancora in fase di costruzione poiché sarà importante aspettare il responso dell’Antitrust europeo sugli aiuti di stato. Le due società previste dal piano, una dedicata alle attività di volo e l’altra alla manutenzione, sarebbero controllate al 100% dallo stato. La nuova compagnia subentrerebbe nei contratti di leasing alla vecchia, segnando così una discontinuità netta.
VIA CON ROTTE DI MEDIO RAGGIO
Il nuovo piano industriale prevede una flotta ridotta a 70 aeromobili per coprire rotte di medio raggio. Solo in una seconda fase, dopo aver siglato un accordo con altre grandi compagnie aeree (come Lufthansa o Delta) Alitalia comincerebbe a coprire distanze più lunghe.
Trending