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Intel crolla dopo il rinvio del microchip

Il lancio del nuovo processore a 7 nanometri, previsto per il 2021, non avverrà prima della fine del 2022. I ricavi del trimestre, però, sono superiori alle attese

24 Luglio 2020 17:05

financialounge -  borse intel Tech Wall Street

Wall Street apre in rosso, appesantita dai titoli tech con Intel che precipita (-16%) dopo i primi minuti di scambi. Il motivo è l’annuncio sul rinvio dell’uscita sul mercato delle prossima generazione di microchip. Intel ha anche informato che potrebbe appaltare la produzione a un’altra società. I ricavi del secondo trimestre sono, però, superiori alle attese.



I NUMERI DEL TRIMESTRE


Intel ha comunicato i risultati del secondo trimestre, con un utile di 1,23 dollari ad azione e ricavi per 19,73 miliardi, superiori alle attese, con gli analisti che prevedevano 1,11 dollari ad azione di profitti e ricavi fino a 18,55 miliardi. Deludente, però, l’outlook per il terzo trimestre: 1,10 dollari di utile adjusted ad azione su ricavi per 18,2 miliardi, contro attese per 1,14 dollari e 17,90 miliardi.

LE PREVISIONI PER L’ANNO


Intel lo scorso trimestre aveva deciso di non comunicare le previsioni per l’intero anno. Ieri le ha annunciate, prevedendo 4,85 dollari di utile adjusted ad azione e 75 miliardi di ricavi, contro i 5 dollari ad azione e i 73,5 miliardi di ricavi annunciati a gennaio. Il consensus era di 4,81 dollari e 73,86 miliardi.

IL RINVIO DEL CHIP MANDA A PICCO IL TITOLO


La scelta di rinviare l’uscita del nuovo chip a 7 nanometri non è stata presa bene dal mercato, con il titolo che sul Nasdaq ha aperto le contrattazioni in calo del 16%, per poi attestarsi attorno al -14,5%. Intel aveva annunciato l’arrivo sul mercato del nuovo chip nel 2021, dopo aver ritardato il lancio di quello a 10 nanometri. Ora le prime consegne slittano a fine 2022 o, addirittura, nei primi mesi del 2023. La rivale nella produzione di processori, AMD, ha già messo in vendita i processori a 7 nanometri e guadagna a Wall Street oltre l’8%.

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