cina

“L’obbligazionario cinese come opportunità”

Per Neuberger Berman, il mercato è ancora poco conosciuto dagli investitori esteri ma offre interessanti vantaggi da sfruttare in ottica di investimento

29 Luglio 2020 07:55

financialounge -  cina investimenti Morning News Neuberger Berman Obbligazionrio Scenari
La Cina è la seconda economia mondiale, secondo alcune rilevazioni addirittura la prima. “Ovvio, quindi, che vanti un mercato obbligazionario di grandi dimensioni”, è l’analisi di Neuberger Berman. “Di fatto, il secondo al mondo, alle spalle degli Stati Uniti”. Ci sono più di 5mila emittenti onshore di obbligazioni denominate in yuan, mentre il valore del debito circolante supera i 10mila miliardi di dollari.

MERCATO ANCORA POCO CONOSCIUTO


“Oltre 6mila miliardi sono crediti societari, un valore praticamente equivalente a quello rappresentato dal Bloomberg Barclays U.S. Corporate Investment Grade Index”, continua l’analisi di Neuberger Berman. “Ciò nonostante, ci capita ancora di incontrare investitori che non prendono in considerazione il mercato obbligazionario cinese, men che meno di dedicarvi una posizione in portafoglio”. Gli investitori esteri, secondo i dati di Citi, investono per meno del 4% su questo mercato e la maggior parte degli investimenti interessa i tassi, anziché i crediti.

MERCATO RAPPRESENTATO IN MODO INADEGUATO


Come si spiega questo scarso interesse? Per Neuberger Berman, “il motivo va ricercato nel fatto che da sempre il mercato obbligazionario cinese sia scarsamente accessibile”. Persino dopo la recente liberalizzazione, culminata con il lancio della piattaforma Hong Kong Bond Connect, è complicato operare, in particolare per quanto riguarda il credito societario. Qualcosa si sta muovendo perché Bloomberg sta gradualmente includendo 363 obbligazioni onshore cinesi nel Bloomberg Barclays Global Aggregate Index e JPMorgan sta muovendosi in modo analogo con gli indici GBI-EM Global Diversified. È comunque poco, si tratta di pesi inferiori al 10% del mercato globale.

LE TENSIONI USA-CINA


“Bisogna poi capire se e quanto la Cina sia davvero intenzionata a procedere con le liberalizzazioni, specialmente adesso che i rapporti con gli Stati Uniti e altri Paesi sono diventati più difficili”, continua l’analisi di Neuberger Berman. Le tensioni, secondo la maggior parte degli analisti, proseguiranno almeno fino al prossimo novembre, quando si terranno le presidenziali Usa. Insomma, questo tipo di investimento non è privo di rischi e comporta delle difficoltà maggiori rispetto ad altri, ma per Neuberger Berman, il gioco vale la candela.

OCCHIO AI RENDIMENTI


Iniziamo dai rendimenti che sono tra i più interessanti a livello mondiale. La Cina ha un rapporto tra debito sovrano e Pil pari al 60% e i suoi titoli di Stato hanno ricevuto un rating A+ da parte di Standard & Poor’s. Il decennale ha un rendimento superiore al 3% e uno spread record di 240 punti base rispetto ai Treasury Usa di pari durata. “Nel mercato societario, inoltre, le obbligazioni prevedono opzioni put che riconoscono agli investitori la possibilità di richiedere un rimborso anticipato, una clausola preziosa qualora i tassi di interesse dovessero aumentare”, aggiunge Neuberger Berman nel suo approfondimento.

FORTE RESILIENZA


Tra gli aspetti più interessanti da valutare, in ottica investimento, c’è la costante resilienza anche nei momenti più difficili della crisi del coronavirus. Il rendimento da inizio anno dell’S&P China Bond Index era pari al 3,7%, con un numero di prime insolvenze in netto calo tra gli emittenti obbligazionari societari, rispetto al 2019. La performance del mercato onshore è stata così positiva che, l’opportunità più interessante è quella offerta, secondo Neuberger Berman, dal mercato denominato in dollari Usa, che ha registrato un arretramento consistente con il calo della liquidità globale.

DA SFRUTTARE CON LA RIPRESA


“Il mercato obbligazionario cinese potrebbe, a nostro avviso, offrire una buona esposizione alla ripresa”, precisa Neuberger Berman. Anche perché quella cinese è stata la prima economia colpita dalla pandemia e la prima a mostrare segni di ripresa. “In un mondo dove i rendimenti sono prossimi allo zero, il debito cresce in maniera esponenziale e i rischi di insolvenza aumentano, riteniamo che il profilo e il potenziale di questo mercato potrebbero sorprendere gli investitori”, si conclude l’analisi della società di investimenti.

Trending