cinema
Netflix manda in crisi Hollywood che ora insegue sullo streaming
Il modello dell’industria sta cambiando per adattarsi ai tempi nuovi. Avvicendamento ai vertici e riorganizzazioni: l’esempio da seguire è lo streaming video
19 Agosto 2020 14:31
Se fosse un momento di un film, sarebbe quasi quello dei titoli di coda. Lo streaming video manda in crisi Hollywood. E con la pandemia e i mesi di lockdown, i divoratori seriali di serie tv su Netflix, hanno accelerato il processo. Inevitabile, a detta di molti. Il paradigma nell’industria del cinema è cambiato. Per avere la conferma, l’ennesima, basti passare a chiedere alla WarnerMedia e NBCUniversal, i cui vertici sono stati azzerati ad inizio agosto.
Il New York Times, racconta come i tempi siano cambiati. Si inizia con la liquidazione record da 40 milioni di dollari che incassò nel 2015 Amy Pascal per lasciare la Sony Pictures, per finire con Bob Greenblatt, l’ormai ex presidente della WarnerMedia Entertainment che ha saputo di essere licenziato la mattina del giorno in cui è stata diffusa la notizia. Poco preavviso forse, ma un segno inequivocabile dei tempi che cambiano. In due parole: digital disruption.
Muta il paradigma, cambia tutto il sistema. NBC Enterainment ha licenziato Paul Telegdy, che copriva il ruolo di presidente, senza sostituirlo con nessuno. Una riorganizzazione profonda che, anche se è figlia dei tempi, non ha evitato che qualcuno si muovesse in ritardo, restando così indietro in un mercato che è cambiato molto rapidamente.
Il cambio ai vertici di Hollywood apre spazio e nuove figure più vicine al modello di Netflix. Lo streaming online è uno dei pochi settori che non ha risentito della crisi da coronavirus ma, anzi, ne è uscito rafforzato. Amazon, Disney e Netflix: la strada è segnata, il futuro dell’intrattenimento dei contenuti video gira online. Chissà se anche Hollywood sarà in grado di accettare la sfida.
DIGITAL DISRUPTION
Il New York Times, racconta come i tempi siano cambiati. Si inizia con la liquidazione record da 40 milioni di dollari che incassò nel 2015 Amy Pascal per lasciare la Sony Pictures, per finire con Bob Greenblatt, l’ormai ex presidente della WarnerMedia Entertainment che ha saputo di essere licenziato la mattina del giorno in cui è stata diffusa la notizia. Poco preavviso forse, ma un segno inequivocabile dei tempi che cambiano. In due parole: digital disruption.
CAMBIA LA MENTALITÀ
Muta il paradigma, cambia tutto il sistema. NBC Enterainment ha licenziato Paul Telegdy, che copriva il ruolo di presidente, senza sostituirlo con nessuno. Una riorganizzazione profonda che, anche se è figlia dei tempi, non ha evitato che qualcuno si muovesse in ritardo, restando così indietro in un mercato che è cambiato molto rapidamente.
IL MODELLO NETFLIX
Il cambio ai vertici di Hollywood apre spazio e nuove figure più vicine al modello di Netflix. Lo streaming online è uno dei pochi settori che non ha risentito della crisi da coronavirus ma, anzi, ne è uscito rafforzato. Amazon, Disney e Netflix: la strada è segnata, il futuro dell’intrattenimento dei contenuti video gira online. Chissà se anche Hollywood sarà in grado di accettare la sfida.
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