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Goldman Sachs: "Le obbligazioni restano centrali nell’allocazione strategica"

Secondo Goldman Sachs AM, il segmento ‘core fixed income’ continua a svolgere un ruolo essenziale, contribuendo a sostenere la performance nel momento in cui l’aiuto è più necessario

27 Agosto 2020 19:00

financialounge -  asset allocation Goldman Sachs Asset Management obbligazionario Scenari
Mentre la tempesta del Covid-19 sembra in via di superamento, gli investitori si chiedono quale sia il ruolo dell’obbligazionario in un ambiente globale caratterizzato da tassi d’interesse scesi così in basso e i bilanci pubblici ampliati in modo così significativo per stimolare le economie. Goldman Sachs Asset Management, in un’analisi firmata da Julia Rees, Head of Portfolio Strategy, EMEA and AeJ, di GSAM Strategic Advisory Solutions, e da Davide Andaloro, Portfolio Strategist di GSAM Strategic Advisory Solutions, va alla ricerca di una risposta nel comportamento dell’obbligazionario core nelle fasi di crisi.

STRUMENTI A BASSA VOLATILITÀ


L’obbligazionario core si riferisce a strumenti a bassa volatilità, ad esempio l’investment grade, destinati alla gestione del rischio, detenuti sia da istituzionali che da investitori individuali. La caratteristica di “investimenti sicuri” li distingue dagli strumenti ‘satelliti’ con maggiore volatilità, come gli high yield. I due esperti di Goldman Sachs AM non vedono nel prossimo futuro i tassi d’interesse risalire ai livelli dell’ultimo decennio o di 20 anni fa, ma pensano che l’obbligazionario core manterrà il suo ruolo di strumento strategico chiave per la gestione del rischio, compensando l’andamento degli attivi più volatili durante le crisi, una proprietà che non sembra essere correlata al livello iniziale dei tassi d’interesse.

RENDIMENTI POSITIVI E SODDISFACENTI


Analizzando i dati a partire dal 1989, i due esperti di Goldman Sachs AM giungono alla conclusione anche in periodi molto incerti, come quello tra settembre 2007 e settembre 2009, tutti gli attivi obbligazionari core esaminati hanno generato un rendimento positivo, e in alcuni casi molto soddisfacente, come mostrato anche dall’andamento durante l’implosione della bolla delle dot.com tra marzo 2000 e settembre 2002. Anche in questo caso, a fronte di una performance negativa per gli high yield, l’obbligazionario core mise a segno una performance positiva.

UN SOSTEGNO QUANDO L’AIUTO È PIÙ NECESSARIO


Nel contesto attuale di tassi di interesse “più bassi e più a lungo”, ci si potrebbe aspettare che l’obbligazionario core fornisca una minor copertura rispetto alle azioni e ad altre attività più a rischio, ma i due esperti di Goldman Sachs AM non ritengono che bassi rendimenti ‘core’ implichino una minor capacità di mitigare il rischio complessivo del portafoglio. La conclusione è che, anche in un contesto di rendimento più incerto, le obbligazioni core continuano a svolgere un ruolo essenziale nei portafogli, contribuendo a sostenere la performance proprio nel momento in cui l’aiuto è più necessario.

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