BlueBay Asset Management
BlueBay positiva sulle obbligazioni italiane
Secondo BlueBay Asset Management gli ultimi dati su PIL e indici PMI fanno ben sperare, mentre anche l’alto debito è diventato più accettabile
3 Settembre 2020 07:45
Dal punto di vista delle prospettive per i mercati obbligazionari, ci sono tre aree chiave che BlueBay Asset Management sta monitorando con attenzione in Italia: sostenibilità del debito, in cui la crescita economica gioca un ruolo vitale, stabilità politica e minaccia dei partiti euroscettici, portata di ulteriori misure di supporto da parte dell’Unione europea. Un commento firmato da Neil Mehta, Assistant Portfolio Manager di BlueBay AM, sottolinea che l’Italia è stato il primo paese in Europa a introdurre misure stringenti di lockdown a marzo e ne è emersa come esempio da seguire per far appiattire la curva dei contagi di Covid-19 in modo efficiente.
Anche ora, nonostante il recente aumento del numero di nuovi casi tra la popolazione più giovane, il tasso di mortalità resta molto basso e i settori economici si stanno gradualmente normalizzando. Mentre l’ipotesi di nuovi lockdown è stata esclusa dal ministro della Salute, l’economia sta vedendo una ripresa rispetto al secondo trimestre, supportata dalla riapertura del settore dei viaggi e del turismo, che rappresenta il 13% del PIL domestico. Per questo l’esperto della casa londinese specializzata nel reddito fisso parla di indizi che fanno ben sperare.
Gli indici PMI dell’attività economica sono rimbalzati bruscamente a giugno e luglio, per poi tornare a livelli più moderati ad agosto, soprattutto nel settore dei servizi, dove l’occupazione resta debole, ma gli indicatori PMI manifatturieri hanno toccato il punto massimo degli ultimi due anni, supportati dalla domanda domestica e dalle aspettative sulla produzione futura. A livello di PIL inoltre, dopo il calo del 12,4% nel secondo trimestre, BlueBay si aspetta una contrazione del 10% nel corso del 2020, seguita da un rimbalzo del +6% nel 2021 e del +2,5% nel 2022.
Resta il problema dei conti pubblici, con alti livelli di deficit, ma anche con un’inflazione destinata a restare contenuta, e un rapporto debito/PIL che secondo BlueBay salirà attorno al 165% nel 2022 dall’attuale 135%. Mehta avverte che qualsiasi slittamento nelle politiche per la ripresa o ripristino dei lockdown potrebbe spingere questi numeri su livelli di sostenibilità problematica, ma aggiunge che un debito così elevato non è più anomalo, facendo notare che negli USA è pari al 155% del PIL.
Inoltre, con tassi d’interesse che resteranno bassi per diversi anni, un alto debito risulta più accettabile sia per il mercato che per le agenzie di rating, che secondo BlueBay AM è improbabile che declassino l’Italia nel breve termine. Poi c’è il supporto della UE, che rappresenta un’ulteriore fonte di stabilità, almeno finché gli acquisti della BCE dureranno e il Recovery Fund sosterrà la crescita. L’esperto di BlueBay AM cita anche l’elevata popolarità goduta dal premier italiano, che ha allentato le tensioni tra i partiti della coalizione, PD e M5S, che dovrebbero presentarsi insieme alle regionali contro la coalizione di destra.
Le prossime elezioni generali si terranno solo nel 2023, ma data la volatilità della politica italiana negli ultimi anni, BlueBay AM osserva che non sarebbe da stupirsi se la coalizione di destra, che attualmente detiene il 40% dei consensi nei sondaggi popolari e che porrebbe maggiori sfide alla UE, sia pronta a farsi avanti, specialmente nel caso in cui la coalizione attualmente al Governo dovesse sciogliersi.
GRADUALE NORMALIZZAZIONE
Anche ora, nonostante il recente aumento del numero di nuovi casi tra la popolazione più giovane, il tasso di mortalità resta molto basso e i settori economici si stanno gradualmente normalizzando. Mentre l’ipotesi di nuovi lockdown è stata esclusa dal ministro della Salute, l’economia sta vedendo una ripresa rispetto al secondo trimestre, supportata dalla riapertura del settore dei viaggi e del turismo, che rappresenta il 13% del PIL domestico. Per questo l’esperto della casa londinese specializzata nel reddito fisso parla di indizi che fanno ben sperare.
MANIFATTURA AI MASSIMI DA DUE ANNI
Gli indici PMI dell’attività economica sono rimbalzati bruscamente a giugno e luglio, per poi tornare a livelli più moderati ad agosto, soprattutto nel settore dei servizi, dove l’occupazione resta debole, ma gli indicatori PMI manifatturieri hanno toccato il punto massimo degli ultimi due anni, supportati dalla domanda domestica e dalle aspettative sulla produzione futura. A livello di PIL inoltre, dopo il calo del 12,4% nel secondo trimestre, BlueBay si aspetta una contrazione del 10% nel corso del 2020, seguita da un rimbalzo del +6% nel 2021 e del +2,5% nel 2022.
DEBITO ALTO NON PIÙ UN’ANOMALIA
Resta il problema dei conti pubblici, con alti livelli di deficit, ma anche con un’inflazione destinata a restare contenuta, e un rapporto debito/PIL che secondo BlueBay salirà attorno al 165% nel 2022 dall’attuale 135%. Mehta avverte che qualsiasi slittamento nelle politiche per la ripresa o ripristino dei lockdown potrebbe spingere questi numeri su livelli di sostenibilità problematica, ma aggiunge che un debito così elevato non è più anomalo, facendo notare che negli USA è pari al 155% del PIL.
IL FATTORE POLITICO
Inoltre, con tassi d’interesse che resteranno bassi per diversi anni, un alto debito risulta più accettabile sia per il mercato che per le agenzie di rating, che secondo BlueBay AM è improbabile che declassino l’Italia nel breve termine. Poi c’è il supporto della UE, che rappresenta un’ulteriore fonte di stabilità, almeno finché gli acquisti della BCE dureranno e il Recovery Fund sosterrà la crescita. L’esperto di BlueBay AM cita anche l’elevata popolarità goduta dal premier italiano, che ha allentato le tensioni tra i partiti della coalizione, PD e M5S, che dovrebbero presentarsi insieme alle regionali contro la coalizione di destra.
L’ORIZZONTE ELETTORALE DEL 2023
Le prossime elezioni generali si terranno solo nel 2023, ma data la volatilità della politica italiana negli ultimi anni, BlueBay AM osserva che non sarebbe da stupirsi se la coalizione di destra, che attualmente detiene il 40% dei consensi nei sondaggi popolari e che porrebbe maggiori sfide alla UE, sia pronta a farsi avanti, specialmente nel caso in cui la coalizione attualmente al Governo dovesse sciogliersi.
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