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Obbligazioni nel 2020: tra incertezza e opportunità

Il team Global Fixed Income di Morgan Stanley Investment Management continua a mantenere prospettive moderatamente rialziste sul mercato obbligazionario

3 Settembre 2020 14:00

financialounge -  daily news Morgan Stanley Investment Management obbligazioni Scenari
Il rally dei mercati creditizi e del debito emergente partito da fine marzo, ovvero dai livelli minimi raggiunti a seguito dello scoppio dalla pandemia, poggia sulla certezza che le banche centrali di tutto il mondo continueranno a fornire supporti straordinari all’economia attraverso una combinazione senza precedenti di politiche monetarie e fiscali espansive. Questo, tuttavia, non significa che non manchino ostacoli all’orizzonte.

LA LUNGA LISTA DEGLI INTERROGATIVI


“Dalla recrudescenza delle tensioni tra Washington e Pechino al baratro fiscale statunitense, dalle imminenti presidenziali USA alla crescita dei nuovi focolai di Covid-19, dalla speranza dei vaccini al rallentamento nel miglioramento dei dati economici nei prossimi mesi, è lunga la lista dei punti interrogativi. Tuttavia, restiamo ottimisti circa il fatto che non verranno reimposti lockdown totali e che i dati economici continueranno a mostrare miglioramenti graduali benché non necessariamente lineari”, spiega il team Global Fixed Income di Morgan Stanley Investment Management (MSIM), che continua a ritenere moderatamente rialziste le prospettive per il mercato obbligazionario.

È FONDAMENTALE POTER CONTARE SU TASSI CONTENUTI E STABILI


Certo, sussiste il rischio di una correzione qualora i mercati dovessero giudicare insoddisfacenti le notizie in arrivo, considerando anche che le valutazioni sono diventate meno convenienti. Il team di MSIM non sembra però preoccupato dai rendimenti governativi bassi e in calo: con i deficit pubblici e i livelli d’indebitamento societario sui massimi storici, è fondamentale poter contare su tassi d’interesse contenuti e stabili. Le uniche incognite per gli investitori obbligazionari potrebbero scaturire da una scoperta scientifica che metta fine alla pandemia o dall’esigenza di politiche monetarie di emergenza che introdurrebbero il rischio di un aumento dei rendimenti.

C’È ANCORA VALORE NEL DEBITO EMERGENTE HIGH YIELD IN VALUTA FORTE


Relativamente al debito emergente, nonostante il forte rialzo messo a segno il trimestre scorso, il team ritiene che vi sia ancora valore, in particolare nei titoli high yield in valuta forte e, in minor misura, nelle valute, dato che il trend di indebolimento del dollaro si sta esaurendo e i differenziali di crescita rispetto ai paesi sviluppati non hanno esibito alcun miglioramento rilevante.

IL TREND POSITIVO DEL CREDITO È DESTINATO A RALLENTARE


Nell’ambito dei mercati creditizi il team reputa che il trend positivo degli ultimi mesi possa proseguire, sebbene ad un ritmo destinato a rallentare. “Con gli spread vicini alle medie storiche è difficile un ulteriore restringimento in assenza di altri miglioramenti dei fondamentali o del supporto tecnico fornito dagli acquisti delle banche centrali”, specificano gli esperti di Morgan Stanley IM. Un contesto che fa prevedere una contrazione dell’offerta di nuovi bond sul mercato a fronte del minore fabbisogno di cassa delle aziende, che inoltre evidenziano comportamenti virtuosi: dalla riduzione del rischio di default grazie all’accumulo di liquidità alle vendite di attivi, dalla razionalizzazione delle spese per investimenti alle riduzioni dei dividendi.

SPREAD INVESTMENT GRADE E HIGH YIELD IN CONTRAZIONE


“In parallelo al miglioramento delle economie le situazioni aziendali riprenderanno slancio e le perdite di breve termine e l’aumento della leva finanziaria diventeranno meno importanti, anche se resteranno cruciali per individuare le società in grado di generare extra rendimento”, specifica il team obbligazionario di MSIM. Che, a meno di notizie catastrofiche sul fronte economico o sanitario, prevede una tendenza al ribasso da qui a fine anno per i differenziali delle obbligazioni investment grade e high yield. Sebbene non si possa escludere, alla luce del recente rally, un parziale consolidamento.

UNA BIFORCAZIONE NEL MERCATO DELLE CARTOLARIZZAZIONI


I professionisti di Morgan Stanley Investment Management segnalano infine una biforcazione nel mercato delle cartolarizzazioni. “l margine di miglioramento residuo degli spread dei titoli AAA appare limitato dal momento che tali emissioni hanno recuperato l’80-90% dell’allargamento causato dal Covid. Di contro, i segmenti di minore qualità, in particolare le fasce BBB e BB, presentano un ampio margine di restringimento residuo”.

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