azionario

Natixis: “L’azionario europeo può colmare il gap rispetto a Wall Street”

Ne è convinta Esty Dwek (Natixis IM Solutions), in base alla buona gestione della prima fase dell’emergenza sanitaria, alle politiche fiscali e al Recovery Fund, che ha ridotto i timori legati al dissolvimento dell’Eurozona

4 Settembre 2020 09:00

financialounge -  azionario investimenti Natixis recovery fund Scenari
Dopo il lungo rally, le Borse potrebbero subire delle battute d’arresto. Consapevole di questo, Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis IM Solutions, continua comunque a mantenere un lieve sovrappeso sul mercato azionario. Nell’ambito del reddito fisso, in cui l’esperta ritiene possa proseguire il trend positivo, i rendimenti dei titoli di stato difficilmente scenderanno in maniera significativa, oscillando intorno agli attuali valori. Uno scenario nel quale Dwek predilige le obbligazioni societarie investment grade e una quota anche in selezionati corporate bond in valuta forte dei mercati emergenti in vista di un possibile restringimento dello spread.

POSSIBILE AUMENTO DELLA VOLATILITÀ


L’esperta di Natixis, nella sua analisi mensile, ammette che i prossimi mesi potrebbero veder incrementare la volatilità, per esempio per le tensioni geopolitiche e le presidenziali negli Stati Uniti, ma gli stimoli fiscali e monetari sono destinati a proseguire mentre il sentiment e il posizionamento degli investitori non sono eccessivamente rialzisti. Nonostante in diversi settori le valutazioni abbiano raggiunto livelli elevati, esistono ancora margini per un rialzo degli indici, ed è per questo che Dwek mantiene un lieve sovrappeso sulle azioni.

L’AZIONARIO EUROPEO PUÒ COLMARE IL GAP CON WALL STREET


Entrando nello specifico, l’esperta di Natixis ritiene possibile che l’azionario europeo possa colmare il gap rispetto a Wall Street nel breve termine grazie alla buona gestione della prima fase dell’emergenza sanitaria, alla predisposizione ad affrontare il nuovo incremento dei contagi, alle politiche fiscali che sostengono i mercati del lavoro, e al Recovery Fund, che ha ridotto i timori legati al dissolvimento dell’Eurozona.

FINANZIARI EUROPEI E ASIA EMERGENTE


“Il rimbalzo dei finanziari europei dovrebbe proseguire grazie al sostegno della Bce ma nel lungo termine una serie di ‘vincitori’ strutturali negli Stati Uniti dovrebbero mantenere una forte performance. Sui mercati in via di sviluppo restiamo complessivamente neutrali, con una preferenza per l'Asia emergente”, spiega Dwek.

LE IMPLICAZIONI DI UN DOLLARO DEBOLE


Sul fronte valutario, invece, tiene banco la debolezza del dollaro. Che, secondo Dwek, è destinata a proseguire sebbene il grosso del movimento al ribasso sia alle spalle. Le attese sono per una maggiore resistenza nei confronti delle valute considerate spesso come porto sicuro (soprattutto franco svizzero e yen), dal momento che la propensione al rischio dovrebbe restare sostenuta, e una discreta volatilità rispetto alla sterlina con l'avvicinarsi della scadenza di Brexit e un accordo ancora lontano tra Regno Unito ed Europa. Per quanto riguarda poi le valute degli emergenti, se è vero che dovrebbero beneficiare di un biglietto verde più debole, è altrettanto vero che i rischi dei singoli paesi richiedono una accurata selezione delle divise su cui posizionarsi.

ORO SOSTENUTO, PETROLIO CON LIMITATI MARGINI DI RIALZO


Infine, relativamente alle materie prime, Dwek prevede un ulteriore incremento della domanda di oro, spinta dai bassi rendimenti reali e dall’aumento delle aspettative di inflazione. Al contrario, la recente ripresa del prezzo del barile sulla scia della graduale ripresa della domanda e del mantenimento dei tagli dell'offerta, sembra evidenziare, agli occhi dell’esperta di Natixis, limitati ulteriori margini di crescita alla luce del continuo eccesso di offerta e da una ripresa economica debole.

Trending