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Titoli tech sotto pressione a Wall Street
Altra seduta difficile per il Nasdaq, appesantito da Apple e Tesla. Non bastano i dati positivi sull'occupazione Usa
4 Settembre 2020 15:54
Il rimbalzo di Wall Street dopo la correzione di giovedì è durato lo spazio di pochi minuti. Il tempo, per il Nasdaq, di illudere con un'apertura positiva per poi ripiombare in profondo rosso e arrivare, nel tardo pomeriggio italiano, a perdere circa il 5%. Ad appesantire il listino tecnologico sono in particolare Apple e Tesla, che sono arrivati a perdere oltre il 7%. Male anche Amazon.
In difficoltà anche Dow Jones e S&P500 nonostante la tenuta dei titoli finanziari. Anche qui i due indici, dopo un avvio in verde (prolungato soprattutto per il Dow Jones) hanno virato in area negativa. A spingere Wall Street verso un’apertura incoraggiante (almeno nei primi scambi) dopo il sell off di ieri sono stati anche i dati incoraggianti arrivati dal report sull’occupazione. Nel mese scorso, infatti, sono stati creati più posti di lavoro rispetto alle attese: 1,37 milioni con la disoccupazione scesa all’8,4% contro le attese di 9,8%.
Tuttavia, per il listino tecnologico Nasdaq il rimbalzo sembra abbastanza complicato, anche se non va dimenticato che da inizio anno ha guadagnato oltre il 25% battendo ripetutamente i record. Male, oltre Tesla, Apple e Amazon, anche Nvidia, PayPal, Zoom, Facebook, Adobe e Netflix, con perdite comprese tra il 5 e il 9%. Le difficoltà di Wall Street hanno trascinato in area negativa anche i listini europei, che nel pomeriggio hanno accusato pesanti perdite con Milano che ha chiuso a -0,81% con il suo indice principale e il Dax tedesco a -1,69%.
NON BASTA IL JOB REPORT POSITIVO
In difficoltà anche Dow Jones e S&P500 nonostante la tenuta dei titoli finanziari. Anche qui i due indici, dopo un avvio in verde (prolungato soprattutto per il Dow Jones) hanno virato in area negativa. A spingere Wall Street verso un’apertura incoraggiante (almeno nei primi scambi) dopo il sell off di ieri sono stati anche i dati incoraggianti arrivati dal report sull’occupazione. Nel mese scorso, infatti, sono stati creati più posti di lavoro rispetto alle attese: 1,37 milioni con la disoccupazione scesa all’8,4% contro le attese di 9,8%.
MALE IL NASDAQ
Tuttavia, per il listino tecnologico Nasdaq il rimbalzo sembra abbastanza complicato, anche se non va dimenticato che da inizio anno ha guadagnato oltre il 25% battendo ripetutamente i record. Male, oltre Tesla, Apple e Amazon, anche Nvidia, PayPal, Zoom, Facebook, Adobe e Netflix, con perdite comprese tra il 5 e il 9%. Le difficoltà di Wall Street hanno trascinato in area negativa anche i listini europei, che nel pomeriggio hanno accusato pesanti perdite con Milano che ha chiuso a -0,81% con il suo indice principale e il Dax tedesco a -1,69%.
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