Amundi

Europa protagonista nei portafogli di investimento azionari offensivi e difensivi

La svolta della Fed favorisce le azioni e il credito, ma i pericoli restano e la volatilità potrebbe aumentare in vista delle elezioni Usa. Migliorano le stime sull’Europa, che potrebbe colmare il gap con Wall Street

7 Settembre 2020 11:09

financialounge -  Amundi azioni Columbia Threadneedle Investments idee di investimento Natixis Neuberger Berman Schroders

GLI UTILI HANNO TOCCATO IL FONDO DEL CICLO


Le valutazioni di Amundi sull’azionario prendono atto dei dati sugli utili del secondo trimestre in generale migliori del previsto, che dovrebbero rappresentare il punto più basso del ciclo. Nell’articolo Amundi: la svolta della Fed favorisce azioni e corporate bond si approfondisce l’annuncio del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, in una Jackson Hole virtuale, della modifica dell’obiettivo di inflazione, trasformato da livello da non superare in una media pari al 2%, il che significa che la Fed è pronta a tollerare periodi di inflazione anche superiori al 2%, purché temporanei. Secondo Giordano Beani, Head of Multi-Asset Fund Solutions Italy di Amundi, questa posizione favorevole a tollerare l’inflazione annunciata dalla Fed favorisce, a parità di condizioni, le azioni rispetto alle obbligazioni, perché i mercati azionari possono contare su un tasso di attualizzazione degli utili molto basso per i prossimi anni, e ciò spiega il loro forte rialzo negli ultimi mesi.

UN’IMPOSTAZIONE SIA OFFENSIVA CHE DIFENSIVA


Mentre i dati economici del mondo sviluppato continuano ad essere contrastanti, le notizie sul fronte dei vaccini e delle terapie continuano a essere incoraggianti, con oltre 100 vaccini in fase avanzata sebbene le tempistiche restino incerte. “Per gli investitori, questo quadro contrastante richiede un approccio ragionato con un’impostazione sia offensiva che difensiva, in modo tale da sfruttare al meglio le opportunità nel caso in cui le condizioni dovessero migliorare, senza comunque abbassare la guardia davanti a un eventuale aumento dei rischi e a possibili cambiamenti dello scenario attuale”, puntualizza nell’articolo Cosa cambia per gli investitori con il nuovo approccio della Fed Erik Knutzen, CFA, CAIA Chief Investment Officer – Multi-Asset Class di Neuberger Berman. In quest’ottica, l’esperto predilige le azioni di società di qualità oppure dotate di chiare fonti di crescita potenziale di lungo termine o addirittura secolare e, al contempo, si focalizza sulle regioni che stanno riaprendo la propria economia e presentano valutazioni ragionevoli. “Vogliamo tuttavia essere anche pronti per un’eventuale fase di volatilità, bilanciando gli asset rischiosi in portafoglio. Intendiamo in particolare sfruttare le strategie che sfruttano la volatilità, come quella put-write su indici azionari”, spiega Knutzen.

L’AZIONARIO EUROPEO PUÒ COLMARE IL GAP CON WALL STREET


Intanto, dopo il lungo rally, le Borse potrebbero subire delle battute d’arresto. Consapevole di questo, Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis IM Solutions, continua comunque a mantenere un lieve sovrappeso sul mercato azionario. L’esperta di Natixis, nell’articolo Natixis: “L’azionario europeo può colmare il gap rispetto a Wall Street”, ammette che i prossimi mesi potrebbero vedere un incremento della volatilità, per esempio per le tensioni geopolitiche e le presidenziali negli Stati Uniti, ma gli stimoli fiscali e monetari sono destinati a proseguire mentre il sentiment e il posizionamento degli investitori non sono eccessivamente rialzisti. Nonostante in diversi settori le valutazioni abbiano raggiunto livelli elevati, esistono ancora margini per un rialzo degli indici, ed è per questo che Dwek mantiene un lieve sovrappeso sulle azioni. Entrando nello specifico, l’esperta di Natixis ritiene possibile che l’azionario europeo possa colmare il gap rispetto a Wall Street nel breve termine grazie alla buona gestione della prima fase dell’emergenza sanitaria, alla predisposizione ad affrontare il nuovo incremento dei contagi, alle politiche fiscali che sostengono i mercati del lavoro, e al Recovery Fund, che ha ridotto i timori legati al dissolvimento dell’Eurozona.

ALZATO IL TARGET DELLO STOXX 600


Il giudizio positivo sull’Europa è condiviso dagli analisti di Goldman Sachs che hanno deciso di migliorare le stime degli utili per azione delle società europee comprese nell’indice STOXX Europe 600 riducendo il calo atteso per l’intero 2020 a -33% dalla precedente stima di -45%, con la previsione di un rimbalzo positivo del 26% l’anno prossimo, più conservativo rispetto al consensus. Nell’articolo Goldman Sachs migliora le stime sull’azionario europeo gli esperti della casa d’investimento USA rilevano che la stagione delle trimestrali ha mostrato una resilienza maggiore delle attese degli utili delle società europee, in particolare per i titoli ciclici. Per quanto riguarda le quotazioni azionarie, Goldman ha anche rivisto al rialzo le stime a 12 mesi con un target a 395 punti sempre per lo STOXX Europe 600, che oggi viaggia poco sopra i 375 punti, il che implica un aumento del 7% del ritorno per l’investitore che diventa un +10% se si calcolano anche i dividendi.

TECNOLOGIA, SANITÀ ED ECOSISTEMA FINANZIARIO


Resta il fatto che, come fa notare Kirk Moore, Responsabile globale della ricerca di Columbia Threadneedle Investments nell’articolo Aziende vincenti? Non basta cercarle nei settori in rampa di lancio, la pandemia rappresenta un momento di grandi cambiamenti a livello di comportamenti delle persone, natura delle transazioni e interazioni dei consumatori con le società. Inoltre, se è vero che è possibile delineare alcuni degli effetti di lungo periodo, come ad esempio l’incremento del telelavoro e la contrazione dell’utilizzo degli uffici, è altrettanto poco decifrabile la portata delle ripercussioni sui vari modelli di business e sulle catene produttive. In quest’ottica, lo studio dei modelli di business sottostanti fornisce spunti più utili rispetto all’analisi dei settori tradizionali, alla luce anche del fatto che il Covid-19 è destinato ad alterare il comportamento dei clienti sul lungo periodo e a modificare la natura delle operazioni e delle attività aziendali. Le società che riusciranno a non rimanere imbrigliate nell’attuale infrastruttura o che saranno capaci di trasformarsi rapidamente potrebbero espandersi. Fermo restando che tre settori, che già prima dell’emergenza sanitaria costituivano i punti di riferimento del mercato, beneficeranno dell’accelerazione di una serie di tendenze di lungo periodo. Si tratta della tecnologia, della sanità e dell’ecosistema finanziario.

LA CINA È IN POLE POSITION SUL WEB


Restando nell’ambito della tecnologia, e nel mondo web in particolare, la Cina è all’avanguardia dell’innovazione globale e sta evolvendo rapidamente. Anche se ancora classificata tra i Mercati emergenti, in termini di rapidità nell’adozione di nuove tecnologie quella che è ormai la seconda economia globale è tutt’altro che emergente, con 904 milioni di utenti connessi a internet, che in media passano online circa 31 ore alla settimana, con un tasso di penetrazione del 65% rispetto al 34% nel 2010. Per dare un termine di confronto, gli utenti connessi in Usa sono circa 312 milioni e il tasso di penetrazione è vicino al 90%. Jose Pun, Equity Analyst, Schroders, nell’articolo Schroders: non solo TikTok, la Cina è in pole position nel web ha individuato quattro sotto-comparti di internet che indica come ‘chiave’ dello sviluppo futuro: e-commerce, pubblicità online, gaming online e servizi a pagamento, sottolineando che le app di social media sono ancora quelle su cui gli utenti trascorrono la maggior parte del tempo, ma aggiungendo che il rapido aumento nell’utilizzo di brevi video è uno dei maggiori trend in ascesa, in particolar modo tra le fasce più giovani, con uno dei principali provider rappresentato da ByteDance, che detiene TikTok, o Douyin, mentre Bilibili, simile a YouTube, è un’altra azienda che sta cavalcando questo trend.

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