ESG
PIMCO, ecco la strategia per l’investimento ESG ai tempi del Covid-19
Gli esperti ESG di PIMCO ritengono che il tema della sostenibilità sia la chiave per massimizzare la crescita economica e la resilienza a lungo termine. E spiegano come lo stanno implementando nei portafogli dei clienti
7 Settembre 2020 19:00
Implementazione sistematica dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nell’ampio processo di investimento che conta quasi 2.000 miliardi di dollari di asset gestiti. Controllo e gestione di una gamma di portafogli progettati per raggiungere i tradizionali rendimenti aggiustati per il rischio, perseguendo anche obiettivi di sostenibilità. È articolata in questo modo la strategia di business di PIMCO per l’investimento ESG, la cui integrazione a livello aziendale viene implementata dal basso verso l'alto, dal momento che gli analisti della casa d’investimento incorporano i fattori ESG nelle loro valutazioni.
“Questa pandemia è probabilmente la prima crisi di sostenibilità del 21esimo secolo. Quanto accaduto quest’anno ha fatto comprendere quanto il mondo sia interdipendente, interconnesso, e vulnerabile di fronte alle potenziali sfide che il cambiamento climatico porterà”, commenta, nel blog di PIMCO "Sostenibilità nei mercati obbligazionari durante il COVID-19: Focus sugli ESG" Olivia A. Albrecht, Strategist ESG e reddito fisso.
Il suo collega Scott A. Mather, CIO delle strategie US Core aggiunge: “Non solo nella società ma anche nella comunità degli affari e degli investimenti il tema della sostenibilità è sempre più sentito. PIMCO crede che sia la chiave per massimizzare la crescita economica e la resilienza a lungo termine. Una più ampia disponibilità di dati con una migliore trasparenza, combinati con lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari, possono rispondere alla maggiore attenzione collettiva alla sostenibilità e avvantaggiare gli investitori nel breve termine”.
Il tutto senza prescindere dalla collaborazione con gli emittenti in cui PIMCO ha sempre creduto dal momento che il coinvolgimento diretto è fondamentale per la comprensione degli approcci degli emittenti alla sostenibilità. “Gli incontri con gli emittenti i titoli nei nostri portafogli è frequente durante l’anno e ci consente di sapere anche cosa pensano i loro grandi investitori”, specifica Mather. Nel frattempo, alla luce degli eventi recenti, emergenza sanitaria, proteste in tutto il mondo contro la disuguaglianza e l'ingiustizia, cresce l’attenzione ai fattori sociali, ovvero alla ‘S’ dei fattori ESG. “Le principali questioni sociali sono la qualità dei prodotti, la sicurezza dei dati, e la gestione del capitale umano, ma la priorità è soprattutto nella disuguaglianza”, sottolinea Albrecht secondo la quale le aziende possono avvantaggiarsi dall’essere in grado di attrarre, trattenere e coinvolgere ottimi dipendenti.
Intanto, come fa notare Jelle Brons, Executive Vice President, nonostante la pandemia globale e il calo dei prezzi del petrolio e del gas, proseguono gli impegni strategici a lungo termine della maggior parte delle aziende e dei Paesi in materia di clima. Certo, ammette l’esperto, i progressi verso un futuro a basse emissioni di carbonio procede lento, ma è incoraggiante vedere i principali attori del settore petrolifero e dei servizi pubblici che stanno migrando dal carbone alle energie rinnovabili e stanno emettendo green bond, per essere in linea con l'accordo di Parigi. A proposito di green bond, Brons spiega come vengano valutati in termini di investimento sostenibile. “I nostri analisti si chiedono, in primo luogo, se gli obiettivi dei green bond e l'utilizzo dei proventi siano effettivamente in linea con la strategia ESG dell'azienda, e, in seconda istanza, se siano visibili prove di un risultato positivo significativo”, conclude Brons.
LA PRIMA CRISI DI SOSTENIBILITÀ DEL 21° SECOLO
“Questa pandemia è probabilmente la prima crisi di sostenibilità del 21esimo secolo. Quanto accaduto quest’anno ha fatto comprendere quanto il mondo sia interdipendente, interconnesso, e vulnerabile di fronte alle potenziali sfide che il cambiamento climatico porterà”, commenta, nel blog di PIMCO "Sostenibilità nei mercati obbligazionari durante il COVID-19: Focus sugli ESG" Olivia A. Albrecht, Strategist ESG e reddito fisso.
LA CHIAVE PER MASSIMIZZARE LA CRESCITA ECONOMICA E LA RESILIENZA
Il suo collega Scott A. Mather, CIO delle strategie US Core aggiunge: “Non solo nella società ma anche nella comunità degli affari e degli investimenti il tema della sostenibilità è sempre più sentito. PIMCO crede che sia la chiave per massimizzare la crescita economica e la resilienza a lungo termine. Una più ampia disponibilità di dati con una migliore trasparenza, combinati con lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari, possono rispondere alla maggiore attenzione collettiva alla sostenibilità e avvantaggiare gli investitori nel breve termine”.
CRESCE L’ATTENZIONE PER I FATTORI SOCIALI
Il tutto senza prescindere dalla collaborazione con gli emittenti in cui PIMCO ha sempre creduto dal momento che il coinvolgimento diretto è fondamentale per la comprensione degli approcci degli emittenti alla sostenibilità. “Gli incontri con gli emittenti i titoli nei nostri portafogli è frequente durante l’anno e ci consente di sapere anche cosa pensano i loro grandi investitori”, specifica Mather. Nel frattempo, alla luce degli eventi recenti, emergenza sanitaria, proteste in tutto il mondo contro la disuguaglianza e l'ingiustizia, cresce l’attenzione ai fattori sociali, ovvero alla ‘S’ dei fattori ESG. “Le principali questioni sociali sono la qualità dei prodotti, la sicurezza dei dati, e la gestione del capitale umano, ma la priorità è soprattutto nella disuguaglianza”, sottolinea Albrecht secondo la quale le aziende possono avvantaggiarsi dall’essere in grado di attrarre, trattenere e coinvolgere ottimi dipendenti.
COME VENGONO VALUTATI I GREEN BOND
Intanto, come fa notare Jelle Brons, Executive Vice President, nonostante la pandemia globale e il calo dei prezzi del petrolio e del gas, proseguono gli impegni strategici a lungo termine della maggior parte delle aziende e dei Paesi in materia di clima. Certo, ammette l’esperto, i progressi verso un futuro a basse emissioni di carbonio procede lento, ma è incoraggiante vedere i principali attori del settore petrolifero e dei servizi pubblici che stanno migrando dal carbone alle energie rinnovabili e stanno emettendo green bond, per essere in linea con l'accordo di Parigi. A proposito di green bond, Brons spiega come vengano valutati in termini di investimento sostenibile. “I nostri analisti si chiedono, in primo luogo, se gli obiettivi dei green bond e l'utilizzo dei proventi siano effettivamente in linea con la strategia ESG dell'azienda, e, in seconda istanza, se siano visibili prove di un risultato positivo significativo”, conclude Brons.
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