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Idee di investimento, rally o sell-off azionario? Guardare anche al di fuori dei big tech USA
Gli analisti sono divisi tra rally e sell-off azionario, tra chi dice che i titoli tech siano cari e chi elenca i motivi in base ai quali il Toro di Borsa proseguirà la corsa. Intanto si cercano opportunità anche al fuori dei giganti USA
14 Settembre 2020 10:51
AZIONARIO, TRA RALLY E SELL-OFF
Dopo il più rapido e marcato sell-off e il più veloce rimbalzo della storia dell’azionario globale, l’ultimo Natixis Strategist Outlook pubblicato traccia un outlook economico relativamente ottimistico, ma stima anche che una piena ripresa richiederà tempo. Il report sintetizza la view di 36 tra strategist, economisti e gestori di portafoglio di Natixis Investment Managers, di 14 delle sue affiliate e di Natixis Corporate & Investment Banking e mostra un ampio allineamento sui rischi futuri e su alcune probabili conseguenze a lungo termine della crisi Covid, fornendo tuttavia opinioni differenti su cosa aspettarsi per gli asset a rischio nei prossimi mesi. Circa la metà degli esperti prevede infatti un sell-off e l’altra metà crede in un rally dell’azionario fino a dicembre. Esty Dwek, Head of Global Macro Strategy, Solutions di Natixis Investment Managers nell’articolo “Natixis: analisti divisi tra rally e sell off dell’azionario” commenta che “se da un lato vi è un generalizzato consenso sul fatto che la strada della ripresa sarà accidentata, dall’altro non è certo chiara la direzione che i mercati imboccheranno da qua a fine anno”. L’esperta di Natixis si aspetta comunque che nel percorso di avvicinamento alle presidenziali americane emerga una maggior volatilità di matrice politica che potrebbe mettere in scena “un vero e proprio dramma elettorale”.
I 10 MOTIVI CHE SOSTENGONO IL TREND RIALZISTA AZIONARIO
In ogni caso, secondo l’analisi strategica di Goldman Sachs, siamo solo nella prima fase di un nuovo ciclo di investimenti destinato a proseguire, sostenuto da stimoli fiscali e monetari e dalla rivoluzione digitale. Il forte rimbalzo a V del mercato azionario americano partito dai minimi toccati durante il panico da virus a marzo, in seguito alla combinazione con posizionamenti rialzisti sulle opzioni, rende plausibile una frenata nel breve termine, ma ci sono 10 ragioni molto forti perché la corsa del Toro non si arresti ma prosegua. È la conclusione cui giunge un’analisi strategica di Goldman Sachs International firmata da Peter Oppenheimer e pubblicata dopo la sbandata dei tecnologici alla fine della prima settimana di settembre. Nell’articolo “Goldman Sachs: i dieci motivi per cui la corsa del Toro continuerà” vengono illustrate una per una: dal fatto che il mercato si trova ancora nella prima fase di un nuovo ciclo di investimenti al fatto che la ripresa economica si profila più duratura man mano che si avvicina l’arrivo di un vaccino contro il virus; dalla revisione al rialzo delle previsioni economiche al ribasso delle probabilità per il rischio orso di Borsa; dalla doppia ‘put’, fiscale e monetaria, messa sul tavolo da governi e banche centrali alla riduzione del premio di rischio sull’azionario; dalla recente svolta della Fed sull’inflazione che ha creato le condizioni ancora più favorevoli a tassi di interesse reali negativi fino alle ultime tre ragioni citate dagli esperti di Goldman Sachs: il fatto che l’investimento in azioni offre una ragionevole protezione nei confronti di aspettative di un rialzo dell’inflazione, che l’azionario resta comunque più a buon mercato del debito corporate, soprattutto per le aziende con bilanci solidi, e infine, ma non certo ultima, il fatto che la rivoluzione digitale continua ad accelerare.
OTTIMISTI SUL MERCATO AZIONARIO USA E PESSIMISTI SULL’EUROPA
In quest’ottica, al momento, Luca Pesarini e Arnoldo Valsangiacomo, i due fondatori di ETHENEA Independent Investors S.A., prediligono i segmenti del trading online, del cloud computing, dell’elaborazione dati, dei servizi di pagamento e del software. Non a caso sono ottimisti sul mercato azionario statunitense, e piuttosto pessimisti su quello europeo. I due manager, come spiegano nell’articolo “I dieci anni di ETHENEA raccontati dai fondatori” stanno anche esplorando nuovi percorsi nella gestione del portafoglio e utilizzando nuovi strumenti. Ad esempio, dopo il coronavirus l’oro è diventato ancora più attraente per i due fondatori al punto che la loro visione positiva sul metallo prezioso è dimostrata, sul versante azionario, anche dall’esposizione ai titoli di operatori di miniere d’oro. Sul versante obbligazionario, dove è previsto l’utilizzo in chiave opportunistica di un 5% -10% di bond high yield, viene ritenuta appropriata una posizione neutra nell’Ethna-AKTIV di circa il 50% nei prossimi mesi e probabilmente anche per il 2021. In ambito valutario, infine, è stata di recente chiusa la posizione in dollari USA mentre dovrebbe continuare a rafforzarsi il franco svizzero.
A CACCIA DI OPPORTUNITÀ
Resta il fatto che la rivoluzione digitale è tra i principali motori di alcune elevate valutazioni di Borsa che, per AllianceBernstein hanno una ragione d’essere. Tuttavia, per gli esperti della casa d’investimento, per individuare le migliori opportunità gli investitori devono andare oltre le apparenze e le congiunture del momento. Oggi c’è una grande disponibilità di capitali alla ricerca di opportunità di investimento che sono però esigue, molto spesso da individuare tra le società più piccole e meno conosciute. Non tutte seguiranno il destino di Amazon, ma alcune potrebbero avere le caratteristiche per diventare leader della prossima generazione di prodotti e servizi, con la capacità di generare cambiamenti e l’instancabile mentalità innovativa necessaria per reinventarsi costantemente. Sulla base di stime a breve termine possono talvolta apparire costose, ma il compito più importante per chi investe in questo settore, spiegano nell’articolo “Titoli tecnologici costosi? I miti da sfatare secondo AllianceBernstein” i gestori di AB International Technology Portfolio, fondo che si fregia delle cinque stelle di Morningstar, è proprio quello di identificare i leader rivoluzionari del futuro, in grado di generare una crescita sostenibile, attualmente sottostimata, anche oltre l’exploit di breve termine.
SOCIETÀ CAPACI DI SFRUTTARE IL POTERE DIROMPENTE DELLA TECNOLOGIA
Tesi sostanzialmente identica a quella di Mark Hawtin, Gestore del fondo GAM Star Disruptive Growth di GAM Investments. “Attualmente migliaia di miliardi di dispositivi sono connessi all’Internet of Things mentre big data e intelligenza artificiale stanno continuamente potenziando la connettività. Un contesto che trasforma i business model e crea nuove opportunità di investimento. Gli investitori devono evitare di restare ancorati alla fase precedente e prepararsi alla successiva”, fa sapere l’esperto. Tradotto in pratica, come viene argomentato nell’articolo “Oltre i titoli del big tech, quali saranno i vincitori di domani, significa scovare le società capaci di sfruttare il potere dirompente della tecnologia nei prossimi 5-10 anni che, secondo l’esperto, saranno da ricercare non necessariamente tra le big tech che hanno trascinato al rialzo i principali indici negli ultimi dieci anni, quanto piuttosto nel settore sanitario, in quello dei trasporti e nell’industriale.
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