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Pramerica: elezioni Usa e pandemia, due fattori di rischio finora sottovalutati
Secondo il Team Investimenti di Pramerica Sgr le valutazioni attuali non scontano l’incertezza derivante da un aumento dei contagi e dalle presidenziali: ecco come rispondere in termini di asset allocation
24 Settembre 2020 07:45
Sono due i principali fattori di incertezza individuati dal Team Investimenti di Pramerica SGR: una seconda ondata pandemica e le elezioni presidenziali americane. Prima di spiegare quali sono i rischi legati a questi due fattori e come rispondere con l’asset allocation, gli esperti della casa d’investimento fanno il punto sugli ultimi mesi vissuti dai mercati.
Nel corso dell’estate i mercati azionari, e in particolare i titoli tecnologici del Nasdaq, hanno segnato importanti rialzi toccando nuovi massimi prima di ritracciare. Si è trattato di un rialzo motivato essenzialmente dall’atteggiamento accomodante della Federal Reserve, la banca centrale americana, che ha rivisto l’obiettivo di inflazione al 2% come valore medio. Di fronte ad attese di inflazione più alta e discesa di tassi reali, spiega il Team Investimenti di Pramerica Sgr, l’azionario è cresciuto in modo importante.
“Ma allo stato attuale, tale fattore prefigura anche il più importante punto di debolezza, in quanto tale discrasia, aspettative di inflazione superiore al target e tassi reali bassi, non è sostenibile”, spiegano gli esperti di Pramerica Sgr, che ritengono invece più probabile una “moderazione verso il basso delle aspettative di inflazione e un rialzo dei tassi reali”. Con il venir meno di questo fattore di spinta, gli operatori faranno più attenzione ad altri fattori essenziali, come la dinamica di crescita. Inoltre, spiegano gli esperti di Pramerica Sgr, l’attuale fase di stabilizzazione non è riflessa correttamente nelle attuali valutazioni degli indici di Borsa e rende il mercato azionario vulnerabile”.
Tornando ai due fattori di incertezza “probabilmente sottovalutati dagli operatori”, il Team Investimenti di Pramerica Sgr non esclude nuove misure di lockdown che “potrebbero avere un impatto negativo sulla fiducia dei consumatori, sulle prospettive delle aziende e quindi sugli utili attesi”. L’altro rischio arriva dalle elezioni presidenziali con una eventuale vittoria di Biden che potrebbe avere un impatto negativo sui mercati azionari a breve termine ma, allo stesso tempo, potrebbe portare vantaggi in un’ottica medio-lunga grazie a una redistribuzione dei redditi con impatto positivo sulla crescita.
Alla luce di questi elementi, Pramerica Sgr continua a mantenere un sottopeso sulle azioni con una riduzione, effettuata ad agosto, degli investimenti legati alla tecnologia. E’ stata inoltre ridotta l’esposizione sui bond corporate poiché si ritiene che gli impatti positivi derivanti dalla liquidità e dall’azione delle Banche Centrali siano già completamente riflessi nei prezzi. “Per converso – spiegano gli esperti di Pramerica Sgr - è stato incrementato il rischio di tasso di interesse sui governativi, attraverso soprattutto un incremento della duration sui titoli governativi americani (gestito con la copertura del cambio). È stata invece ridotta l’esposizione lunga sui BTP di fronte alla compressione dello spread”. Infine, la visione di Pramerica Sgr sul dollaro rimane “strutturalmente negativa” perché ulteriori misure di stimolo della Fed porterebbero a un indebolimento della divisa americana.
COSA È SUCCESSO SUI MERCATI
Nel corso dell’estate i mercati azionari, e in particolare i titoli tecnologici del Nasdaq, hanno segnato importanti rialzi toccando nuovi massimi prima di ritracciare. Si è trattato di un rialzo motivato essenzialmente dall’atteggiamento accomodante della Federal Reserve, la banca centrale americana, che ha rivisto l’obiettivo di inflazione al 2% come valore medio. Di fronte ad attese di inflazione più alta e discesa di tassi reali, spiega il Team Investimenti di Pramerica Sgr, l’azionario è cresciuto in modo importante.
IL FATTORE INFLAZIONE
“Ma allo stato attuale, tale fattore prefigura anche il più importante punto di debolezza, in quanto tale discrasia, aspettative di inflazione superiore al target e tassi reali bassi, non è sostenibile”, spiegano gli esperti di Pramerica Sgr, che ritengono invece più probabile una “moderazione verso il basso delle aspettative di inflazione e un rialzo dei tassi reali”. Con il venir meno di questo fattore di spinta, gli operatori faranno più attenzione ad altri fattori essenziali, come la dinamica di crescita. Inoltre, spiegano gli esperti di Pramerica Sgr, l’attuale fase di stabilizzazione non è riflessa correttamente nelle attuali valutazioni degli indici di Borsa e rende il mercato azionario vulnerabile”.
DUE RISCHI SOTTOVALUTATI
Tornando ai due fattori di incertezza “probabilmente sottovalutati dagli operatori”, il Team Investimenti di Pramerica Sgr non esclude nuove misure di lockdown che “potrebbero avere un impatto negativo sulla fiducia dei consumatori, sulle prospettive delle aziende e quindi sugli utili attesi”. L’altro rischio arriva dalle elezioni presidenziali con una eventuale vittoria di Biden che potrebbe avere un impatto negativo sui mercati azionari a breve termine ma, allo stesso tempo, potrebbe portare vantaggi in un’ottica medio-lunga grazie a una redistribuzione dei redditi con impatto positivo sulla crescita.
ASSET ALLOCATION
Alla luce di questi elementi, Pramerica Sgr continua a mantenere un sottopeso sulle azioni con una riduzione, effettuata ad agosto, degli investimenti legati alla tecnologia. E’ stata inoltre ridotta l’esposizione sui bond corporate poiché si ritiene che gli impatti positivi derivanti dalla liquidità e dall’azione delle Banche Centrali siano già completamente riflessi nei prezzi. “Per converso – spiegano gli esperti di Pramerica Sgr - è stato incrementato il rischio di tasso di interesse sui governativi, attraverso soprattutto un incremento della duration sui titoli governativi americani (gestito con la copertura del cambio). È stata invece ridotta l’esposizione lunga sui BTP di fronte alla compressione dello spread”. Infine, la visione di Pramerica Sgr sul dollaro rimane “strutturalmente negativa” perché ulteriori misure di stimolo della Fed porterebbero a un indebolimento della divisa americana.
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