Brexit

Dopo JP Morgan anche Goldman sposta bankers da Londra verso l'Ue

I grandi gruppi finanziari globali non vogliono farsi trovare impreparati in caso di Brexit senza accordo

28 Settembre 2020 09:44

financialounge -  Brexit JP Morgan Chase
La trattativa con l’Unione Europea sulla Brexit non sembra promettere bene, e le più grandi banche americane si preparano all’uscita del Regno Unito senza accordo. Dopo Jp Morgan Chase, che ha pre-allertato 200 dipendenti, ora è la volta di Goldman Sachs, che ha chiesto a un centinaio di bankers di lasciare Londra.

ANCHE MILANO TRA LE DESTINAZIONI


In entrambi i casi la destinazione dei lavoratori sarò un grande centro finanziario dell’Unione europea: Parigi, Madrid, Francoforte e Milano, dove questi giganti della finanza mondiale hanno già uffici e sedi. Goldman Sachs, in particolare, lo scorso giugno aveva firmato un contratto di locazione di 12 anni per uffici in un quartiere di Parigi che ospita già i servizi broker-dealer.

RISCHIO CONCRETO DI BREXIT SENZA ACCORDO


Il nuovo atteggiamento del primo ministro britannico Boris Johnson nelle trattative con l’Ue, che rischia seriamente di far saltare l’accordo, ha indotto Goldman Sachs e JP Morgan Chase ad avviare i piani di ricollocazione in caso di “Brexit no deal”, ovvero Brexit senza accordo. Secondo le indiscrezioni, Goldman Sachs avrebbe chiesto ai dipendenti che lavorano nelle aree sales, trading e wealth management di essere pronti al trasferimento in tempo per il primo gennaio 2021.

TRASFERIMENTI IN CORSO


Una situazione che ovviamente rischia di avere impatti sulle famiglie dei lavoratori. Non a caso, secondo alcune fonti, alcuni dipendenti di grandi aziende finanziarie avrebbero già lasciato Londra per altre città europee, in modo da evitare di spostare la famiglia a metà dell’anno scolastico.

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