Acquisti
Candriam: "La Bce potrebbe aumentare gli acquisti"
L’inflazione dell’Eurozona scende ulteriormente e si allontana dall’obiettivo, il che potrebbe indurre Lagarde ad abbracciare la linea della Fed, e intanto espandere il programma di acquisti di bond
5 Ottobre 2020 18:00
Dopo la svolta annunciata dal capo della Fed Jay Powell a fine agosto sull’inflazione, che prevede di lasciar correre i prezzi al consumo anche oltre il target del 2% per consentire all’economia di riscaldarsi e aumentare la creazione di occupazione, mercato e investitori si aspettavano che anche la Bce potesse seguire le stesse orme, magari anticipando la sua revisione strategica della politica monetaria che si concluderà solo a fine anno.
La capa dell’Eurotower Christine Lagarde invece finora si è solo limitata ad accennare a questa possibilità, suscitando secondo indiscrezioni anche qualche malumore da parte dei ‘falchi’ della Bce e della Bundesbank in particolare. Questo nonostante gli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona indichino che l'inflazione è scesa ulteriormente sotto lo zero, attestandosi al -0,3%. Secondo Nicolas Forest, Global Head del Fixed Income e membro del comitato esecutivo di CANDRIAM, questo rappresenta una sfida per la Bce che cerca di raggiungere il suo obiettivo del 2%.
E in prospettiva, sempre secondo l’esperto di CANDRIAM, la resistenza dell’inflazione a risalire rende ancora più probabile l’eventualità che l'Istituto di Francoforte adatti il suo mandato introducendo un obiettivo simmetrico intorno al 2%, seguendo appunto le orme della Fed americana, anche se non è chiaro se ciò sarà sufficiente a evitare il rischio di deflazione.
Una serie di fattori congiurano a sfavore di un recupero dell’inflazione nel breve termine, dai prezzi depressi delle fonti energetiche, a cominciare dal petrolio, fino a un euro relativamente forte contro il dollaro, che impedisce all’Eurozona di imbarcare inflazione attraverso il canale delle importazioni.
Finora la Bce ha fatto comunque capire che una svolta sull’obiettivo di inflazione nella linea recentemente adottata dalla Fed di Jay Powell non è imminente. Per questo l’esperto di CANDRIAM ritiene che se i dati sull’inflazione dell’Eurozona non migliorano, è probabile che si assisterà a un ampliamento del programma di acquisti di titoli da parte della Bce entro fine anno, attraverso i canali già attivi, vale a dire il Quantitative Easing e il Pandemic Emergency Purchase Programme, meglio noto come PEPP.
INFLAZIONE ANCORA SOTTOZERO
La capa dell’Eurotower Christine Lagarde invece finora si è solo limitata ad accennare a questa possibilità, suscitando secondo indiscrezioni anche qualche malumore da parte dei ‘falchi’ della Bce e della Bundesbank in particolare. Questo nonostante gli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona indichino che l'inflazione è scesa ulteriormente sotto lo zero, attestandosi al -0,3%. Secondo Nicolas Forest, Global Head del Fixed Income e membro del comitato esecutivo di CANDRIAM, questo rappresenta una sfida per la Bce che cerca di raggiungere il suo obiettivo del 2%.
OBIETTIVO DI INFLAZIONE SIMMETRICO
E in prospettiva, sempre secondo l’esperto di CANDRIAM, la resistenza dell’inflazione a risalire rende ancora più probabile l’eventualità che l'Istituto di Francoforte adatti il suo mandato introducendo un obiettivo simmetrico intorno al 2%, seguendo appunto le orme della Fed americana, anche se non è chiaro se ciò sarà sufficiente a evitare il rischio di deflazione.
MOLTI FATTORI FRENANO L’INFLAZIONE
Una serie di fattori congiurano a sfavore di un recupero dell’inflazione nel breve termine, dai prezzi depressi delle fonti energetiche, a cominciare dal petrolio, fino a un euro relativamente forte contro il dollaro, che impedisce all’Eurozona di imbarcare inflazione attraverso il canale delle importazioni.
PROBABILE AUMENTO DEGLI ACQUISTI
Finora la Bce ha fatto comunque capire che una svolta sull’obiettivo di inflazione nella linea recentemente adottata dalla Fed di Jay Powell non è imminente. Per questo l’esperto di CANDRIAM ritiene che se i dati sull’inflazione dell’Eurozona non migliorano, è probabile che si assisterà a un ampliamento del programma di acquisti di titoli da parte della Bce entro fine anno, attraverso i canali già attivi, vale a dire il Quantitative Easing e il Pandemic Emergency Purchase Programme, meglio noto come PEPP.