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Ad agosto tornano a crescere i consumi: riparte il settore dell'abbigliamento

Stime dell’Istat positive dopo la debacle registrata nel mese di luglio. Per la prima volta da febbraio in aumento la vendita di vestiti su base tendenziale

7 Ottobre 2020 16:25

financialounge -  abbigliamento consumi Crescita istat
Dopo un luglio disastroso tornano a crescere i consumi: ad agosto 2020 si stima, per il commercio al dettaglio, un aumento dell’8,2% in valore e dell’11,2% in volume rispetto a luglio. Numeri in aumento anche sull’anno: +0,8% in valore, mentre le vendite in volume sono stazionarie. Lo rileva l’Istat, segnalando come la crescita riguardi soprattutto i beni non alimentari. Tra questi, spicca il settore dell’abbigliamento.

MERITO DEI SALDI?


Se a luglio la vendita di vestiti aveva registrato un calo del 27,9% sullo stesso mese del 2019, ad agosto torna a crescere su base tendenziale per la prima volta da febbraio. Un risultato sottolineato anche dall’istituto di statistica e dovuto probabilmente ai saldi, che quest’anno sono iniziati proprio ad agosto, un mese più tardi rispetto al solito.

L'INFORMATICA GUIDA LA CRESCITA


Ma è tutto il comparto dei beni non alimentari a registrare un forte aumento: +13,8% in valore e +19,2% in volume rispetto a luglio; +1,1% e +0,5% sull’anno. A guidare la crescita soprattutto i settori di informatica, telecomunicazione, telefonia (+12,3% tendenziale), ferramenta e utensili per la casa (+8,4%). Le flessioni più marcate per cartoleria, libri, giornali e riviste (-7,7%).

BENE ANCHE GLI ALIMENTARI


Anche se non in maniera così evidente, segna un rialzo pure la vendita dei beni alimentari: +1,6% in valore e +1,7% in volume sul mese precedente; rispetto ad agosto dell’anno scorso invece cresce in valore (+0,6%), mentre cala in volume (-0,4%).

GRANDE AUMENTO SUL TRIMESTRE


Infine, rileva l’Istat, rispetto al trimestre marzo-maggio il commercio al dettaglio del periodo tra giugno e agosto registra un aumento del 22,8% in valore e del 22,4% in volume. Boom dei beni non alimentari (+52,7% e +50,6%), mentre calano quelli alimentari (-1,5% e 1,7%).

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