ESG

Investimenti a emissioni zero anche nel settore immobiliare

A livello globale, l’insieme delle costruzioni è responsabile di circa il 40% delle emissioni di carbonio legate all'energia. Fidelity International illustra come potrebbero essere portate a zero nei prossimi decenni

14 Ottobre 2020 14:54

financialounge -  ESG Fidelity International finanza sostenibile immobiliare Luca Romano
Il settore immobiliare, per la precisione l’insieme delle costruzioni a livello globale, è responsabile di circa il 40% delle emissioni di carbonio legate all'energia. Riuscire ad arrivare ad emissioni ‘zero’ entro il 2050 (come molti paesi si sono impegnati a fare) è davvero sfidante. Anche perché, dal 2017 al 2018, la domanda globale di energia negli edifici è aumentata dell'1% mentre le emissioni del settore sono incrementate del 2%.

I TRE FATTORI PER LE EMISSIONI A ‘ZERO’


Operare verso le ‘emissioni zero’ e continuare a migliorare le metriche di sostenibilità per tutti i tipi di edifici dovrebbe tuttavia risultare sensato sia dal punto di vista commerciale che sociale. “Per i gestori patrimoniali come Fidelity International, la risposta per portare gli immobili a zero emissioni nei prossimi decenni dipenderà da tre fattori: energie rinnovabili, ristrutturazioni e proprietà responsabile”, fa sapere Luca Romano, analista ESG di Fidelity International.

ENERGIE RINNOVABILI


Ad esempio, le reti energetiche nel Regno Unito e nell'Europa continentale stanno già decarbonizzando l'utilizzo di energia attraverso l'aumento delle energie rinnovabili e l'eliminazione graduale delle centrali elettriche a carbone. “L'anno scorso le energie rinnovabili hanno rappresentato i tre quarti della nuova capacità di generazione di energia in tutto il mondo, principalmente attraverso il solare e l’eolico. E persino negli Stati Uniti le energie rinnovabili supereranno il carbone per la produzione di elettricità”, specifica Romano.

EDIFICI PIÙ EFFICIENTI


Nel frattempo, il settore immobiliare è riuscito a ridurre le emissioni tramite edifici più efficienti. Ad esempio di stima che il Bullitt Center di Seattle, uno degli edifici più ecologici al mondo, sia costato circa il 23% in più rispetto a un tipico ufficio di classe A. Tuttavia, è interamente affittato e progettato per durare 250 anni, fornendo un reddito fisso interessante per molti decenni.

RISTRUTTURAZIONI


Purtroppo, soltanto l'1% del patrimonio edilizio viene sostituito ogni anno e la maggior parte delle costruzioni non è neanche lontanamente vicina allo zero netto di emissioni. E dal momento che una quota consistente di nuovi edifici nuovi è già stati costruita, l’unica strada percorribile per un impatto ‘zero’ passa per la ristrutturazione degli edifici più vecchi.

PROPRIETÀ RESPONSABILE


“In Fidelity International, il nostro team immobiliare è alla continua ricerca di ristrutturazioni e di miglioramenti del nostro stock esistente di quasi 800mila metri quadrati di immobili commerciali. Nel momento in cui sono vuoti cogliamo l'opportunità per migliorarne l’efficienza energetica e la sostenibilità cercando inoltre di influenzare il comportamento degli inquilini per ridurre l'impatto del loro utilizzo sull'ambiente” riferisce Romano.

SEI GRUPPI DI LAVORO NELLE DIVERSE AREE ESG


Per ridurre l'impatto aziendale sull'ambiente in Fidelity sono operativi sei gruppi di lavoro ciascuno dei quali si occupa di una area di interesse ambientale, sociale e di governance (ESG). Tutti i dati raccolti vengono inviati al Global Real Estate Sustainability Benchmark (GRESB), organizzazione indipendente che valuta la performance di sostenibilità di portafogli e asset immobiliari e infrastrutturali, e, grazie alla maggiore attenzione alle tematiche ESG, i punteggi sono migliorati permettendo di scalare le classifiche.

PORTARE IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI A EMISSIONI ZERO


Fidelity, che si è recentemente impegnata a ridurre le emissioni di carbonio operative a livello aziendale a zero entro il 2040, utilizza anche il proprio sistema di rating ESG proprietario e stimola il team interno per gli investimenti sostenibili a studiare come influenzare le società che sono locatarie. “Crediamo che questo tipo di cooperazione sia la chiave per ottenere riduzioni sempre maggiori delle emissioni di carbonio e portare il settore delle costruzioni a emissioni zero nei prossimi decenni” conclude l’analista di Fidelity.

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