Alphabet
I taxi senza conducente sono già tra noi: parte il servizio al pubblico
La controllata di Google Alphabet, Waymo, ha dato il via all’apertura al pubblico del servizio di taxi senza conducente
15 Ottobre 2020 09:30
Ancora un altro passo avanti verso i taxi senza conducente, ormai divenuti realtà. Nella città di Phoenix, infatti, la società Waymo ha annunciato che dalla settimana scorsa sono stati aperti al pubblico i servizi di trasporto pubblico ‘driveless’. L’annuncio arriva dopo due anni di sperimentazione riservata ad un gruppo ristretto di utenti coperti da un contratto di riservatezza che gli impediva di diffondere le loro impressioni sui risultati. I test hanno permesso a Waymo di aumentare la percentuale di corse offerte senza conducente fino al 10% e ora il servizio sarà aperto a chiunque.
https://twitter.com/Waymo/status/1314235663248699393
Per effettuare una corsa con il taxi a guida autonoma sarà necessario usare l’applicazione Waymo One, già disponibile per Android e iOS, e il servizio per il momento è destinato a chi è già un utente registrato, ma sarà possibile condividere il viaggio con amici e parenti. Successivamente, spiegano dall’azienda, il servizio verrà aperto anche ai nuovi iscritti.
Per il momento, il servizio non sarà completamente privo di conducente, in quanto per motivi di sicurezza è sempre presente un essere umano alla guida nel caso in cui avvenga un episodio inaspettato. I mezzi, infatti, utilizzano molteplici sensori e una particolare tecnologia interna di cui dispone, ma da Waymo assicurano che con il tempo si arriverà “al 100% dei viaggi”, annuncia John Krafik, direttore esecutivo della società.
Waymo dispone di circa 600 veicoli nella sua flotta fornita dal partner Fca, dei quali 300-400 sono presenti nell'area di Phoenix, e la società non comunica ufficialmente quanti di questi sono dedicati alle corse senza conducente. Tuttavia, Krafcik ha spiegato in una recente intervista, che ci saranno diverse modalità operative nell'area di Phoenix: alcune senza pilota mentre altri avranno ancora operatori di sicurezza addestrati al volante. Una parte della flotta sarà utilizzata anche per i test.
"Siamo pronti da ogni punto di vista", ha detto Krafcik, in quanto “abbiamo avuto il nostro meraviglioso gruppo di conducenti che ci hanno aiutato ad affinare il servizio, ovviamente non dal punto di vista della sicurezza, sulla quale eravamo già sicuri da un po' di tempo, ma piuttosto per l'adattamento del prodotto stesso".
https://twitter.com/Waymo/status/1314235663248699393
IL SERVIZIO TAXI A GUIDA AUTONOMA
Per effettuare una corsa con il taxi a guida autonoma sarà necessario usare l’applicazione Waymo One, già disponibile per Android e iOS, e il servizio per il momento è destinato a chi è già un utente registrato, ma sarà possibile condividere il viaggio con amici e parenti. Successivamente, spiegano dall’azienda, il servizio verrà aperto anche ai nuovi iscritti.
SENZA CONDUCENTE, MA CON UN TRUCCO
Per il momento, il servizio non sarà completamente privo di conducente, in quanto per motivi di sicurezza è sempre presente un essere umano alla guida nel caso in cui avvenga un episodio inaspettato. I mezzi, infatti, utilizzano molteplici sensori e una particolare tecnologia interna di cui dispone, ma da Waymo assicurano che con il tempo si arriverà “al 100% dei viaggi”, annuncia John Krafik, direttore esecutivo della società.
LA FLOTTA WAYMO
Waymo dispone di circa 600 veicoli nella sua flotta fornita dal partner Fca, dei quali 300-400 sono presenti nell'area di Phoenix, e la società non comunica ufficialmente quanti di questi sono dedicati alle corse senza conducente. Tuttavia, Krafcik ha spiegato in una recente intervista, che ci saranno diverse modalità operative nell'area di Phoenix: alcune senza pilota mentre altri avranno ancora operatori di sicurezza addestrati al volante. Una parte della flotta sarà utilizzata anche per i test.
L’AIUTO DEI CONDUCENTI
"Siamo pronti da ogni punto di vista", ha detto Krafcik, in quanto “abbiamo avuto il nostro meraviglioso gruppo di conducenti che ci hanno aiutato ad affinare il servizio, ovviamente non dal punto di vista della sicurezza, sulla quale eravamo già sicuri da un po' di tempo, ma piuttosto per l'adattamento del prodotto stesso".
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