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Le Borse europee provano a rimbalzare
Avvio in rialzo per i listini del Vecchio Continente che tentano di lasciarsi alle spalle i timori per l’aumento di contagi da coronavirus. Petrolio in calo, scende lo spread
16 Ottobre 2020 09:08
Le Borse europee aprono in positivo, cercando di mettere da parte i timori di nuovi contagi e conseguenti lockdown. Milano in avvio di contrattazioni segna +0,81%, Francoforte +0,71%, Parigi +1,52%, Madrid +0,87% e Londra +0,98%. La Borsa di Tokyo chiude la sessione odierna in calo, con l’indice Nikkei a -0,41%.
Il governatore della Campania De Luca ha disposto la chiusura delle scuole, il Lombardia l’indice di contagio sale e sono allo studio nuove possibili restrizioni. Anche se il premier Conte ha precisato: “Non mi aspetto un lockdown a Milano”. Aumentano, quindi, i dubbi degli investitori su eventuali conseguenze economiche di nuovi blocchi. In Europa, intanto, record di casi in Belgio e Olanda.
Non si sblocca la situazione negli Stati Uniti, con Democratici e Repubblicani che continuano a non trovare la quadra per il maxi-piano di stimoli che, è l’auspicio dei mercati, potrebbe vedere la luce già prima delle elezioni per la Casa Bianca, in programma il 3 novembre. Ieri Wall Street ha limitato i danni, chiudendo in lieve calo, con l’indice S&P 500 a -0,15%, il Down Jones sulla parità (-0,07%) e il Nasdaq a -0,47%.
In calo le quotazioni del greggio che risentono del clima di grande incertezza, con il Wti novembre che viene scambiato a 40,56 dollari al barile (-0,98%), mentre il Brent con scadenza a dicembre viene scambiato a 42,69 dollari al barile, registrando un calo dell’1,09%. Lo spread all’apertura degli scambi si attesta a 129 punti base, in calo rispetto ai 132 pb della chiusura di ieri.
TIMORI PER NUOVI LOCKDOWN
Il governatore della Campania De Luca ha disposto la chiusura delle scuole, il Lombardia l’indice di contagio sale e sono allo studio nuove possibili restrizioni. Anche se il premier Conte ha precisato: “Non mi aspetto un lockdown a Milano”. Aumentano, quindi, i dubbi degli investitori su eventuali conseguenze economiche di nuovi blocchi. In Europa, intanto, record di casi in Belgio e Olanda.
PIANO DI AIUTIO USA IN STALLO
Non si sblocca la situazione negli Stati Uniti, con Democratici e Repubblicani che continuano a non trovare la quadra per il maxi-piano di stimoli che, è l’auspicio dei mercati, potrebbe vedere la luce già prima delle elezioni per la Casa Bianca, in programma il 3 novembre. Ieri Wall Street ha limitato i danni, chiudendo in lieve calo, con l’indice S&P 500 a -0,15%, il Down Jones sulla parità (-0,07%) e il Nasdaq a -0,47%.
PETROLIO DEBOLE, SPREAD IN CALO
In calo le quotazioni del greggio che risentono del clima di grande incertezza, con il Wti novembre che viene scambiato a 40,56 dollari al barile (-0,98%), mentre il Brent con scadenza a dicembre viene scambiato a 42,69 dollari al barile, registrando un calo dell’1,09%. Lo spread all’apertura degli scambi si attesta a 129 punti base, in calo rispetto ai 132 pb della chiusura di ieri.
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