Le due superpotenze

GAM: ''La rivalità USA-Cina durerà decenni, gli investitori dovranno abituarsi''

Le tensioni iniziate a inizio 2018 con la guerra dei dazi saranno la "nuova normalità". Si estenderanno a molti campi, dalla tecnologia alle risorse naturali alla politica, e saranno il rischio principale di cui tener conto.

di Stefano Caratelli 19 Ottobre 2020 18:00

financialounge -  cina dazi GAM Scenari USA
Solo una ventina d’anni fa lo stipendio medio cinese viaggiava sui 1.000 dollari l'anno e il modello di sviluppo puntava a realizzare la "fabbrica del pianeta": si costruivano strade, ponti, porti e aeroporti per far raggiungere nel resto del mondo il Made in China. Ora il reddito medio è salito a quasi 13.000 dollari l'anno e la Cina è molto meno competitiva nel settore manifatturiero, mentre l'economia locale si orienta verso i consumi interni e la tecnologia con investimenti massicci, ad esempio nelle telecomunicazioni. I servizi, che in USA sono il 70 e passa per cento del PIL, rappresentano già oltre il 50% dell'economia, in un trend destinato a durare nei decenni a venire.

SOLO UNA PAUSA TEMPORANEA


Il Covid ha rappresentato solo una pausa temporanea, a maggio il 90% dell’economia era già tornato alla normalità, con viaggi, settore alberghiero e ristorazione ancora un po’ in ritardo, ma anche con il governo concentrato a sostenere i consumi con una serie di misure. Ma Jian Shi Cortesi, gestore dei fondi GAM Asia Focus Equity e China Evolution Equity di GAM Investments, segnala il rischio legato all’incertezza della domanda esterna, a sua volta collegato al rischio rappresentato dalle tensioni con gli USA, destinate secondo l’esperta a diventare la "nuova normalità" nel prossimo decennio e anche oltre, visto che ormai l'economia cinese è cresciuta tanto da rivaleggiare per il primato globale con quella americana.

UNA COMPETIZIONE SEMPRE PIU’ ALLARGATA


La competizione con gli Stati Uniti, dopo la guerra dei dazi aperta a inizio 2018, si è allargata alla tecnologia, alle risorse naturali e all'influenza politica. In particolare, l’esperta di GAM Investments sottolinea come la tecnologia sia un importante terreno di scontro, come mostra la messa al bando di Huawei ed altre iniziative nella stessa direzione di Washington. La Cina è ancora in ritardo nei semiconduttori e vuole accelerare in questo settore per raggiungere l’autosufficienza, con la prospettiva di maggiori opportunità per gli investitori nei prossimi anni.

BIDEN PRESIDENTE NON CAMBIEREBBE MOLTO


La rivalità USA-Cina ha ovviamente risvolti politici e secondo l’esperta di GAM è probabile che una presidenza Biden opti per un approccio più graduale verso la Cina, ma non si aspetta cambiamenti radicali, magari un atteggiamento meno aggressivo che allo scontro diretto preferirebbe la ricerca di alleanze con altri Paesi per isolare Pechino. Una conferma di Trump aumenterebbe le probabilità di una vera e propria rottura tra le due superpotenze, con rischi a livello globale. Ma, osserva Cortesi, in uno scenario di secondo mandato Trump potrebbe non essere troppo aggressivo, per conseguire un accordo commerciale di cui ascriversi il successo.

SBAGLIATO TENTARE DI ANTICIPARE IL MERCATO


Comunque, conclude nella sua analisi l’esperta di GAM Investments, come si è già visto quattro anni fa in occasione del confronto elettorale tra Hillary Clinton e Trump, è molto facile cadere in errore nel pronosticare un esito. Per questo, gli investitori farebbero meglio a non tentare previsioni, soprattutto a breve: già nel 2017, quelli che cercarono di anticipare il mercato hanno perso il fattore più importante, vale a dire la guerra commerciale iniziata due mesi dopo la fine del 2017.

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