Berse
Borse europee incerte e negli Stati Uniti i conti di Netflix deludono le attese
Avvio debole per i listini del Vecchio Continente, rallentati dai timori Covid. Negli Usa deludono i numeri del terzo trimestre di Netflix. Prezzo del petrolio in calo
21 Ottobre 2020 09:30
Le Borse europee aprono la giornata all’insegna dell’incertezza, restano i timori per i nuovi contagi da Covid in tutta Europa. Milano in avvio di contrattazioni segna -0,25%, Francoforte -0,14%, Parigi -0,12%, Madrid -0,02% e Londra -0,32%. Chiusura con il segno più per la Borsa di Tokyo che archivia la giornata con l’indice Nikkei a +0,31%.
Nel terzo trimestre, utili e sottoscrizioni al di sotto delle attese per Netflix. La popolare piattaforma di streaming americana ha registrato un utile netto di 790 milioni, o 1,74 dollari per azione in rialzo dai 665,2 milioni, o 1,47 dollari, di un anno prima, contro le attese per 2,14 dollari. I nuovi abbonati sono stati 2,20 milioni, contro i 3,57 milioni stimati. Netflix ha spiegato che il calo di nuovi abbonati era atteso, giustificandolo con “i risultati record della prima metà dell’anno”, raggiunti durante il lockdown.
Negli Stati Uniti non si sblocca il nuovo piano di aiuti, per il quale proseguono le trattative tra Democratici e Repubblicani. Secondo la stampa americana, il senatore Mitch McConnell, leader della maggioranza, avrebbe chiesto alla Casa Bianca di non firmare un accordo prima delle elezioni con la presidente Dem, Nancy Pelosi, che ieri si era detta ottimista sulla possibilità di trovare un’intesa. Wall Street ha chiuso in positivo nonostante una frenata degli indici sul finale della seduta.
A Milano occhi puntati sul titoli di Atlantia, che apre a -1,5%, dopo che il cda della società ha giudicato non conforme l’offerta di Cdp e dei fondi per rilevare l’88% di Aspi sia per prezzo, sia per il fatto che l’offerta non è vincolante. Le trattative andranno avanti fino al 27 ottobre. Al centro dell’attenzione degli investitori anche Leonardo, dopo la conferma di Alessandro Profumo nonostante la sentenza du Mps. Osservate speciali anche le banche, e in particolare Bper (che apre a -4%) e Mediobanca (-0,45%), che vede avvicinarsi l’assemblea per rinnovare il board.
Spostando lo sguardo sul fronte cambi, l’euro si è rafforzato sul dollaro a 1,1858 (ieri in chiusura a 1,1823 dollari). Il prezzo del greggio resta debole, con il contratto sul Wti consegna dicembre che registra un calo dello 0,79% a 41,37 dollari al barile, mentre il Brent è scambiato a 42,78 dollari al barile (-0,88%). Lo spread in apertura del mercato si attesta a 131 punti base, dai 134 della vigilia.
DELUDONO I DATI NETFLIX
Nel terzo trimestre, utili e sottoscrizioni al di sotto delle attese per Netflix. La popolare piattaforma di streaming americana ha registrato un utile netto di 790 milioni, o 1,74 dollari per azione in rialzo dai 665,2 milioni, o 1,47 dollari, di un anno prima, contro le attese per 2,14 dollari. I nuovi abbonati sono stati 2,20 milioni, contro i 3,57 milioni stimati. Netflix ha spiegato che il calo di nuovi abbonati era atteso, giustificandolo con “i risultati record della prima metà dell’anno”, raggiunti durante il lockdown.
REBUS PIANO AIUTI USA
Negli Stati Uniti non si sblocca il nuovo piano di aiuti, per il quale proseguono le trattative tra Democratici e Repubblicani. Secondo la stampa americana, il senatore Mitch McConnell, leader della maggioranza, avrebbe chiesto alla Casa Bianca di non firmare un accordo prima delle elezioni con la presidente Dem, Nancy Pelosi, che ieri si era detta ottimista sulla possibilità di trovare un’intesa. Wall Street ha chiuso in positivo nonostante una frenata degli indici sul finale della seduta.
A PIAZZA AFFARI ATLANTIA SOTTO LA LENTE
A Milano occhi puntati sul titoli di Atlantia, che apre a -1,5%, dopo che il cda della società ha giudicato non conforme l’offerta di Cdp e dei fondi per rilevare l’88% di Aspi sia per prezzo, sia per il fatto che l’offerta non è vincolante. Le trattative andranno avanti fino al 27 ottobre. Al centro dell’attenzione degli investitori anche Leonardo, dopo la conferma di Alessandro Profumo nonostante la sentenza du Mps. Osservate speciali anche le banche, e in particolare Bper (che apre a -4%) e Mediobanca (-0,45%), che vede avvicinarsi l’assemblea per rinnovare il board.
PETROLIO DEBOLE, SPREAD IN LIEVE CALO
Spostando lo sguardo sul fronte cambi, l’euro si è rafforzato sul dollaro a 1,1858 (ieri in chiusura a 1,1823 dollari). Il prezzo del greggio resta debole, con il contratto sul Wti consegna dicembre che registra un calo dello 0,79% a 41,37 dollari al barile, mentre il Brent è scambiato a 42,78 dollari al barile (-0,88%). Lo spread in apertura del mercato si attesta a 131 punti base, dai 134 della vigilia.
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