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I cambiamenti strutturali che forgiano l’investitore di successo a lungo termine
Per Randall Dishmon (Invesco) non si deve cercare di delineare le prospettive di mercato cicliche quanto comprendere i cambiamenti strutturali che separano i vincitori dai perdenti
26 Ottobre 2020 09:59
Il pensiero ciclico? “Credo che sia uno dei principali nemici dell’investitore di successo a lungo termine”, afferma senza esitazioni Randall Dishmon, Senior Portfolio Manager, Global Equities di Invesco. Questo in risposta a coloro che domandano le sue prospettive di mercato. Per il gestore, si tratta infatti di analisi critiche, dal momento che si tenta di far cronometrare il mercato per cercare di capire se risulteranno premiate in Borsa le società in crescita (growth) piuttosto che quelle di valore (value).
A questo proposito l’esperto di Invesco rivela che in vent'anni di attività non ha incontrato nessuno capace di prevedere in modo corretto e costante l’andamento del mercato. “Gli investitori di successo devono essere consapevoli della differenza tra tendenze cicliche e strutturali. Alla base della mia filosofia di investimento c'è la ricerca di tendenze strutturali che si basa sull’analisi di come stia cambiando il mondo", puntualizza il fund manager di Invesco che, a questo proposito come esempio perfetto, indica l’ascesa dell’e-commerce in cui ha investito per tutta la carriera.
“Ha rappresentato un cambiamento strutturale nel modo di fare business da cui non si torna indietro. Questa è la differenza sostanziale rispetto al cambiamento ciclico che separa i trend dei mercati ora a favore delle società in crescita e ora a vantaggio di quelle di valore. È davvero importante riconoscere la differenza: il cambiamento strutturale separa il mercato in vincitori e perdenti e questi ultimi non avranno una seconda chance e falliranno”, specifica Dishmon.
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Precisato questo, l’esperto di Invesco indica quali siano le tendenze di crescita strutturale destinate a suo parere a cambiare il mondo. Tendenze che il fund manager ritiene destinate a continuare per almeno il prossimo decennio rendendo insignificanti per il proprio processo di investimento le preoccupazioni a breve termine. In prima fila spicca il passaggio al cloud. “Se prima di Covid-19, il cloud era considerato come un accessorio, ora è divenuto essenziale. Si tratta di una di quelle tendenze che si presenta una volta sola nell’arco di una generazione, proprio la stessa generazione che sta rivoluzionando il modo in cui ogni azienda sul pianeta fa business”, spiega Dishmon.
Nel frattempo, l'e-commerce sta accelerando. “È diventata l'unica opzione durante l’emergenza sanitaria e i lockdown e prevedo che tale tendenza non possa essere sovvertita nel post-Covid-19. D’altra parte, ogni crisi negli ultimi 20 anni ha consentito all’e-commerce di guadagnare quote di mercato”, riferisce il fund manager di Invesco.
Che poi aggiunge altri due macro trend: la digitalizzazione del denaro e la diagnosi e ricerca sanitaria. “Dagli anni ’50, con la prima carta di credito, è partita l’era digitale della moneta che ha registrato una ininterrotta crescita a livello globale. Una tendenza che è accelerata ulteriormente durante il Covid-19 e credo sia destinata a farlo in seguito. Cosi come l’evoluzione della diagnosi e della ricerca medica che, dopo due decenni di formidabile sviluppo, accelererà nuovamente a causa dell’attuale contesto”, conclude Dishmon.
Scopri di più su: www.invesco.it/it/approfondimenti/global-focus
LA DIFFERENZA TRA TENDENZE CICLICHE E STRUTTURALI
A questo proposito l’esperto di Invesco rivela che in vent'anni di attività non ha incontrato nessuno capace di prevedere in modo corretto e costante l’andamento del mercato. “Gli investitori di successo devono essere consapevoli della differenza tra tendenze cicliche e strutturali. Alla base della mia filosofia di investimento c'è la ricerca di tendenze strutturali che si basa sull’analisi di come stia cambiando il mondo", puntualizza il fund manager di Invesco che, a questo proposito come esempio perfetto, indica l’ascesa dell’e-commerce in cui ha investito per tutta la carriera.
IL MERCATO SEPARA TRA VINCITORI E PERDENTI
“Ha rappresentato un cambiamento strutturale nel modo di fare business da cui non si torna indietro. Questa è la differenza sostanziale rispetto al cambiamento ciclico che separa i trend dei mercati ora a favore delle società in crescita e ora a vantaggio di quelle di valore. È davvero importante riconoscere la differenza: il cambiamento strutturale separa il mercato in vincitori e perdenti e questi ultimi non avranno una seconda chance e falliranno”, specifica Dishmon.
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Precisato questo, l’esperto di Invesco indica quali siano le tendenze di crescita strutturale destinate a suo parere a cambiare il mondo. Tendenze che il fund manager ritiene destinate a continuare per almeno il prossimo decennio rendendo insignificanti per il proprio processo di investimento le preoccupazioni a breve termine. In prima fila spicca il passaggio al cloud. “Se prima di Covid-19, il cloud era considerato come un accessorio, ora è divenuto essenziale. Si tratta di una di quelle tendenze che si presenta una volta sola nell’arco di una generazione, proprio la stessa generazione che sta rivoluzionando il modo in cui ogni azienda sul pianeta fa business”, spiega Dishmon.
L’ACCELERAZIONE DELL’E-COMMERCE
Nel frattempo, l'e-commerce sta accelerando. “È diventata l'unica opzione durante l’emergenza sanitaria e i lockdown e prevedo che tale tendenza non possa essere sovvertita nel post-Covid-19. D’altra parte, ogni crisi negli ultimi 20 anni ha consentito all’e-commerce di guadagnare quote di mercato”, riferisce il fund manager di Invesco.
DIGITALIZZAZIONE DEL DENARO E DIAGNOSI E RICERCA SANITARIA
Che poi aggiunge altri due macro trend: la digitalizzazione del denaro e la diagnosi e ricerca sanitaria. “Dagli anni ’50, con la prima carta di credito, è partita l’era digitale della moneta che ha registrato una ininterrotta crescita a livello globale. Una tendenza che è accelerata ulteriormente durante il Covid-19 e credo sia destinata a farlo in seguito. Cosi come l’evoluzione della diagnosi e della ricerca medica che, dopo due decenni di formidabile sviluppo, accelererà nuovamente a causa dell’attuale contesto”, conclude Dishmon.
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