Aberdeen Standard Investments
"Opportunità nell’azionario asiatico chiunque vinca le elezioni Usa"
Per Aberdeen Standard Investments è fondamentale il ruolo di una classe media in crescita con sempre più reddito da destinare ai consumi, soprattutto in Cina
27 Ottobre 2020 08:00
Le elezioni USA e l’impatto possibile sui rapporti con la Cina, insieme all’evoluzione della pandemia, stanno causando una certa volatilità sui mercati, con gli investitori intenti a valutare i possibili scenari. Flavia Cheong, Responsabile azionario Asia Pacifico di Aberdeen Standard Investments raccomanda in ogni caso un approccio disciplinato a chi guarda alle opportunità sull’azionario asiatico, con la ricerca di aziende ben posizionate per sostenere ricavi e la redditività a lungo termine, indipendentemente da chi sarà il prossimo inquilino alla Casa Bianca. Il team di economisti di Aberdeen Standard Investments prevede una vittoria di Biden, in base a una serie di indicazioni che vengono dai sondaggi, dalla crescita degli elettori di colore rispetto al 2016 dai bassi livelli di popolarità di Trump.
In caso di una vittoria di Biden, ASI si aspetta un approccio più strategico e multilaterale in politica commerciale, che potrebbe migliorare i rapporti con l’Europa, ma non prevede una riduzione significativa delle barriere commerciali con la Cina. Uno scenario che potrebbe contribuire a ridurre la volatilità e i timori di un’ulteriore de-globalizzazione. La Cina rimane in ogni caso la questione più urgente alla luce delle crescenti restrizioni imposte alle società tecnologiche, per cui, chiunque si insedi alla Casa Bianca, è probabile che le tensioni rimangano, riflettendo una profonda rivalità strategica tra le due maggiori economie del mondo.
Per questo l’esperta di Aberdeen Standard Investments ritiene che gli investitori in Asia dovrebbero comunque tener conto di questo contesto geopolitico per gli anni a venire. È importante valutare le opportunità di investimento indipendentemente dal sottofondo. Gli investitori dovrebbero ricordare che l’Asia è relativamente avvantaggiata grazie alla sua ortodossia economica, il che significa che le banche centrali dispongono di un margine di manovra più ampio per tagliare i tassi rispetto alle controparti occidentali. Inoltre, sottolinea Cheong, la maggior parte dei paesi asiatici può contare su una maggior solidità in termini di conti con l’estero, rapporti debito/Pil e situazione finanziaria di banche e imprese, un quadro che dovrebbe rassicurare gli investitori in prospettiva futura.
Anche le tendenze strutturali favoriscono l’Asia, con una classe media con sempre più reddito da spendere in consumi. In Cina in particolare, Aberdeen Standard Investments prevede che l’incremento del reddito stimoli la domanda di prodotti sanitari, la gestione del risparmio, prodotti assicurativi e beni e servizi di lusso. Anche per quanto riguarda la pandemia, la Cina sembra destinata a subire meno danni rispetto alla maggior parte delle principali economie: l’economia è in ripresa, offrendo agli investitori maggior chiarezza sulle prospettive degli utili societari rispetto ad altre aree geografiche.
L’Asia è anche all’avanguardia nella transizione tecnologica, con l’adozione del 5G, la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e l’automazione, e anche per la volatilità legata alle elezioni USA offre agli investitori l’opportunità di acquistare titoli di elevata qualità a prezzi scontati. Secondo Aberdeen Standard Investments gli acquisti dovrebbero concentrarsi su società leader nei loro settori, con prospettive di crescita a lungo termine intatte o rafforzate dai cambiamenti strutturali in atto sia per le tensioni con gli USA che per la pandemia.
Secondo ASI, le prospettive migliori sono quelle dell’azionario asiatico di qualità con fondamentali solidi e la possibilità di trarre vantaggio dalla crescita strutturale della regione, la più rapida al mondo, con tendenze strutturali che si protrarranno per gli anni a venire. Tra le aree di interesse Aberdeen Standard Investments segnala i consumi di fascia elevata in sanità, gestione patrimoniale e assicurazioni, servizi tecnologici come cloud e 5G, data center e interconnessione digitale, ma anche aziende legate all’urbanizzazione e alle infrastrutture.
In sintesi, l’esperta di Aberdeen Standard Investments raccomanda agli investitori di adottare un approccio disciplinato, puntando su società ben posizionate per sostenere ricavi e redditività a lungo termine, indipendentemente da chi sarà il prossimo inquilino alla Casa Bianca.
CON BIDEN APPROCCIO PIÙ STRATEGICO
In caso di una vittoria di Biden, ASI si aspetta un approccio più strategico e multilaterale in politica commerciale, che potrebbe migliorare i rapporti con l’Europa, ma non prevede una riduzione significativa delle barriere commerciali con la Cina. Uno scenario che potrebbe contribuire a ridurre la volatilità e i timori di un’ulteriore de-globalizzazione. La Cina rimane in ogni caso la questione più urgente alla luce delle crescenti restrizioni imposte alle società tecnologiche, per cui, chiunque si insedi alla Casa Bianca, è probabile che le tensioni rimangano, riflettendo una profonda rivalità strategica tra le due maggiori economie del mondo.
ASIA AVVANTAGGIATA PER MOLTI VERSI
Per questo l’esperta di Aberdeen Standard Investments ritiene che gli investitori in Asia dovrebbero comunque tener conto di questo contesto geopolitico per gli anni a venire. È importante valutare le opportunità di investimento indipendentemente dal sottofondo. Gli investitori dovrebbero ricordare che l’Asia è relativamente avvantaggiata grazie alla sua ortodossia economica, il che significa che le banche centrali dispongono di un margine di manovra più ampio per tagliare i tassi rispetto alle controparti occidentali. Inoltre, sottolinea Cheong, la maggior parte dei paesi asiatici può contare su una maggior solidità in termini di conti con l’estero, rapporti debito/Pil e situazione finanziaria di banche e imprese, un quadro che dovrebbe rassicurare gli investitori in prospettiva futura.
IL RUOLO DELLA CLASSE MEDIA
Anche le tendenze strutturali favoriscono l’Asia, con una classe media con sempre più reddito da spendere in consumi. In Cina in particolare, Aberdeen Standard Investments prevede che l’incremento del reddito stimoli la domanda di prodotti sanitari, la gestione del risparmio, prodotti assicurativi e beni e servizi di lusso. Anche per quanto riguarda la pandemia, la Cina sembra destinata a subire meno danni rispetto alla maggior parte delle principali economie: l’economia è in ripresa, offrendo agli investitori maggior chiarezza sulle prospettive degli utili societari rispetto ad altre aree geografiche.
ALL’AVANGUARDIA TECNOLOGICA
L’Asia è anche all’avanguardia nella transizione tecnologica, con l’adozione del 5G, la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e l’automazione, e anche per la volatilità legata alle elezioni USA offre agli investitori l’opportunità di acquistare titoli di elevata qualità a prezzi scontati. Secondo Aberdeen Standard Investments gli acquisti dovrebbero concentrarsi su società leader nei loro settori, con prospettive di crescita a lungo termine intatte o rafforzate dai cambiamenti strutturali in atto sia per le tensioni con gli USA che per la pandemia.
LA CRESCITA PIÙ RAPIDA DEL MONDO
Secondo ASI, le prospettive migliori sono quelle dell’azionario asiatico di qualità con fondamentali solidi e la possibilità di trarre vantaggio dalla crescita strutturale della regione, la più rapida al mondo, con tendenze strutturali che si protrarranno per gli anni a venire. Tra le aree di interesse Aberdeen Standard Investments segnala i consumi di fascia elevata in sanità, gestione patrimoniale e assicurazioni, servizi tecnologici come cloud e 5G, data center e interconnessione digitale, ma anche aziende legate all’urbanizzazione e alle infrastrutture.
SERVE UN APPROCCIO DISCIPLINATO
In sintesi, l’esperta di Aberdeen Standard Investments raccomanda agli investitori di adottare un approccio disciplinato, puntando su società ben posizionate per sostenere ricavi e redditività a lungo termine, indipendentemente da chi sarà il prossimo inquilino alla Casa Bianca.