Acri
Cresce la voglia di risparmio degli italiani, caccia agli investimenti considerati sicuri
Secondo l’ultima indagine di Acri-Ipsos, aumenta il numero di chi risparmia anche per “sentirsi al riparo da imprevisti”. In rialzo la quota di chi preferisce strumenti sicuri
29 Ottobre 2020 12:40
L’emergenza sanitaria fa aumentare il risparmio degli italiani. Con il coronavirus, infatti, si mette da parte più denaro per sentirsi “al riparo” dagli imprevisti durante la crisi economica, e in vista di nuovi lockdown. Lo sostiene l’Acri nella sua indagine annuale realizzata con l’Ipsos per la 96esima Giornata mondiale del risparmio, in programma domani.
Il lockdown prima e la diminuzione delle attività sociali dopo “ha favorito il risparmio, dano un’ulteriore spinta a una propensione ben consolidata e distinta degli italiani che, in questo modo, si sentono più al riparo di fronte al timore dell’imprevisto, potendo contare su risorse proprie. Le persone che si trovano già in difficoltà, invece, hanno sensibilmente peggiorato la propria capacità di risparmio”, si legge nell’indagine Acri.
Cresce il numero di italiani che risparmiano senza troppe rinunce (58%), che significa maggiore “facilità di risparmio”, e che guarda con soddisfazione agli ultimi 12 mesi, periodo durante il quale è cresciuto il proprio accantonamento di riserve”, si legge sempre nel rapporto Acri-Ipsos. La paura è quella di dover affrontare delle spese improvvise in questo tempo incerto causa Covid, “l’82% non avrebbe problemi a far fronte, con mezzi propri, a spese impreviste pari a mille euro e il 42% qualora queste spese fossero pari a 10mila euro, un dato in crescita di otto punti percentuali rispetto a tre anni fa”.
La crescente insicurezza sul fronte sanitario spinge, di rimando, una maggiore necessità di protezione in ambito finanziario. Gli italiani, sempre secondo la ricerca Acri-Ipsos, “non si accontentano più di accumulare liquidita ma tornano ad investire in prodotti finanziari con una determinata caratteristica: devono essere sicuri”. Gli strumenti finanziari più rischiosi, invece, restano appannaggio di una piccola minoranza (9%), mentre la maggioranza dei risparmiatori (33%) preferisce strumenti sicuri.
MINORI CONSUMI, PIÙ RISPARMIO
Il lockdown prima e la diminuzione delle attività sociali dopo “ha favorito il risparmio, dano un’ulteriore spinta a una propensione ben consolidata e distinta degli italiani che, in questo modo, si sentono più al riparo di fronte al timore dell’imprevisto, potendo contare su risorse proprie. Le persone che si trovano già in difficoltà, invece, hanno sensibilmente peggiorato la propria capacità di risparmio”, si legge nell’indagine Acri.
AL RIPARO DA IMPREVISTI
Cresce il numero di italiani che risparmiano senza troppe rinunce (58%), che significa maggiore “facilità di risparmio”, e che guarda con soddisfazione agli ultimi 12 mesi, periodo durante il quale è cresciuto il proprio accantonamento di riserve”, si legge sempre nel rapporto Acri-Ipsos. La paura è quella di dover affrontare delle spese improvvise in questo tempo incerto causa Covid, “l’82% non avrebbe problemi a far fronte, con mezzi propri, a spese impreviste pari a mille euro e il 42% qualora queste spese fossero pari a 10mila euro, un dato in crescita di otto punti percentuali rispetto a tre anni fa”.
PRODOTTI SICURI PER INVESTIRE
La crescente insicurezza sul fronte sanitario spinge, di rimando, una maggiore necessità di protezione in ambito finanziario. Gli italiani, sempre secondo la ricerca Acri-Ipsos, “non si accontentano più di accumulare liquidita ma tornano ad investire in prodotti finanziari con una determinata caratteristica: devono essere sicuri”. Gli strumenti finanziari più rischiosi, invece, restano appannaggio di una piccola minoranza (9%), mentre la maggioranza dei risparmiatori (33%) preferisce strumenti sicuri.
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