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Elezioni Usa, i sondaggi dicono Biden ma la storia di Wall Street punta a Trump

Schroders ricorda che una Borsa in rialzo nei tre mesi prima del voto ha quasi sempre preceduto la conferma del presidente in carica. Ma avverte anche che dal mercato arrivano indicazioni a favore di Biden

31 Ottobre 2020 09:30

financialounge -  Biden Elezioni Usa 2020 Morning News Scenari Schroders Trump
I sondaggi dicono con chiarezza che il democratico Biden dovrebbe vincere le elezioni cui mancano ormai pochi giorni, e così anche le scommesse raccolte dai broker specializzati, mentre il mercato azionario americano, sulla base della performance storica, sembra invece indicare una vittoria di Trump. Quest’ultimo indicatore ha un lungo track record di previsioni corrette. Ogni volta che Wall Street è stata in rialzo nei 3 mesi precedenti le elezioni, il partito in carica ha vinto: dal 1932 questa metodologia ha previsto correttamente il vincitore nell’86% dei casi, e 19 volte nelle ultime 22 elezioni. Quindi, con l’S&P 500 in rialzo del 4% circa da agosto, i mercati sembrano prezzare la vittoria di Trump.

IL MERCATO DELLE SCOMMESSE


Lo sottolinea in un commento Sean Markowicz, Strategist, Research and Analytics di Schroders, osservando che fino a metà settembre l’azionario USA si è mosso sostanzialmente in linea con l’indicazione che veniva dal mercato delle scommesse, ma ora i due indicatori hanno iniziato a muoversi in direzioni opposte. Al 27 ottobre, infatti, le possibilità che Trump venisse rieletto indicate dalle scommesse erano solo al 35%. L’esperto di Schroders si chiede se il fatto che Biden sia avanti nei sondaggi basti a convincere gli investitori che Trump verrà sconfitto. Molti pensano di no e ricordano che dopotutto i sondaggi com’è noto hanno sbagliato quattro anni fa, quando Trump sconfisse Hillary Clinton.

EVITARE REAZIONI D’IMPULSO


Indipendentemente da chi vincerà, Markowicz ricorda come la storia insegni comunque che, sul lungo termine, nessun partito politico è meglio o peggio per i mercati, e gli investitori dovrebbero evitare di reagire di impulso subito dopo i risultati. Una possibile spiegazione della divergenza dei due indicatori, secondo l’esperto di Schroders, è che il vantaggio di Biden nei sondaggi abbia ridotto le possibilità di un risultato contestato, che viene percepito come più negativo per l’azionario, rispetto ai timori di una maggior tassazione e regolamentazione con una sua presidenza.

SEGNALI SOTTO LA SUPERFICE


Un’altra possibilità è che il mercato delle scommesse abbia espresso troppa fiducia in una vittoria schiacciante contro Trump, dato che anche nel 2016 prevedeva un 80% di possibilità che Clinton vincesse. Ma anche se i mercati azionari indicassero una vittoria di Trump, l’esperto di Schroders osserva che sotto la superfice i segnali sono contrastanti: i titoli che secondo le aspettative dovrebbero beneficiare di una presidenza Biden sono in rialzo da quando il suo vantaggio nei sondaggi è aumentato.

I CASI DI SMALL CAP E TITOLI VALUE


Markowicz cita le small verso le large cap, con le prime che da settembre, hanno sovraperformato del 4,4%, all’aumentare delle possibilità di una vittoria di Biden, spiegando che gli analisti si aspettano un pacchetto fiscale più ampio con una presidenza democratica e una crescita economica potenzialmente maggiore. Ma anche le azioni value verso quelle growth, con le prime che a settembre hanno iniziato a riprendersi a fronte di un importante sell-off sui big tech, i quali potrebbero soffrire di una regolamentazione molto più stringente con Biden presidente.

CONSIDERARE ALTRI FATTORI


La conclusione di Markowicz è comunque che, indipendentemente da chi vincerà, gli investitori dovrebbero evitare di prendere decisioni basate soltanto sul risultato elettorale, anche perché i presidenti non operano nel vuoto e ci sono molti altri fattori che possono influenzare i mercati, come ad esempio valutazioni, tassi di interesse e inflazione.

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