Elezioni Usa 2020
Borse in grande rialzo su effetto Biden
La settimana si apre in positivo per i listini europei, trascinati dall’elezione del candidato democratico alla Casa Bianca. Segnali incoraggianti anche dai futures di Wall Street e dalle Borse asiatiche, dollaro in calo
9 Novembre 2020 09:09
L’elezione di Joe Biden alla Casa Bianca spinge al rialzo le Borse europee nonostante la crisi pandemica in corso. Piazza Affari apre la seduta con un rialzo superiore all’1,5% dell’indice FTSE MIB, seguita da Francoforte (DAX) a +1,6%. Le notizie arrivate dagli scrutini americani convincono anche Parigi, che apre a +1,2%, Madrid (IBEX 35 +1,5%) e Londra (FTSE 100 +1,4%). Dopo una settimana guidata dalla possibile vittoria del candidato democratico e dalla prospettiva – che sembra piacere ai mercati – di un Congresso senza maggioranza democratica, la prima seduta settimanale si apre quindi con il segno più.
Un esito festeggiato anche dalle Borse asiatiche, con l’indice Nikkei 225 di Tokyo che chiude con un rialzo del 2,1% a 24.839 punti. Per il momento, dunque, le minacce di ricorsi legali da parte di Trump non sembrano intaccare l’euforia dei listini, visto che sia Hong Kong (+1,05%) che Shanghai (+1,86%) viaggiano in area positiva quando manca poco alla chiusura. In Cina, evidentemente, l’elezione di Biden viene vista come un viatico per la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.
Prosegue anche la corsa dei futures di Wall Street. Gli indici americani avevano già guadagnato molto dopo le indiscrezioni, sempre più insistenti, della vittoria di Joe Biden con un Congresso diviso. Agli occhi dei mercati, ciò significa nessuna riforma troppo pesante, a partire da quella sull’aumento delle tasse a carico delle imprese. Nella mattinata italiana, i futures del Nasdaq viaggiano con rialzi superiori al 2%, mentre Dow Jones e S&P 500 sono in area +1%.
Buone notizie anche sul fronte spread tra Btp e Bund decennali per l'Italia. Dopo la conferma del giudizio Baa3 da parte di Moody's sull'Italia, arrivato venerdì a Borse chiuse, il differenziale tra i titoli italiani e tedeschi è stabile a 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%. Oggi, inoltre, parte il collocamento della seconda serie delle obbligazioni Btp Futura, dedicato agli investitori privati.
Sul fronte delle materie prime il petrolio è in rialzo con il Wti a + 2,5%, sopra i 38 dollari). L’oro, spinto anche dalla debolezza del dollaro, è tornato poco sotto i 1.960 dollari l’oncia. Per quanto riguarda i cambi, infine, la divisa americana resta al palo, con l'euro scambiato a 1,188.
ASIA IN POSITIVO
Un esito festeggiato anche dalle Borse asiatiche, con l’indice Nikkei 225 di Tokyo che chiude con un rialzo del 2,1% a 24.839 punti. Per il momento, dunque, le minacce di ricorsi legali da parte di Trump non sembrano intaccare l’euforia dei listini, visto che sia Hong Kong (+1,05%) che Shanghai (+1,86%) viaggiano in area positiva quando manca poco alla chiusura. In Cina, evidentemente, l’elezione di Biden viene vista come un viatico per la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.
BENE I FUTURES DI WALL STREET
Prosegue anche la corsa dei futures di Wall Street. Gli indici americani avevano già guadagnato molto dopo le indiscrezioni, sempre più insistenti, della vittoria di Joe Biden con un Congresso diviso. Agli occhi dei mercati, ciò significa nessuna riforma troppo pesante, a partire da quella sull’aumento delle tasse a carico delle imprese. Nella mattinata italiana, i futures del Nasdaq viaggiano con rialzi superiori al 2%, mentre Dow Jones e S&P 500 sono in area +1%.
SPREAD IN CALO
Buone notizie anche sul fronte spread tra Btp e Bund decennali per l'Italia. Dopo la conferma del giudizio Baa3 da parte di Moody's sull'Italia, arrivato venerdì a Borse chiuse, il differenziale tra i titoli italiani e tedeschi è stabile a 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%. Oggi, inoltre, parte il collocamento della seconda serie delle obbligazioni Btp Futura, dedicato agli investitori privati.
PETROLIO E ORO IN RIALZO
Sul fronte delle materie prime il petrolio è in rialzo con il Wti a + 2,5%, sopra i 38 dollari). L’oro, spinto anche dalla debolezza del dollaro, è tornato poco sotto i 1.960 dollari l’oncia. Per quanto riguarda i cambi, infine, la divisa americana resta al palo, con l'euro scambiato a 1,188.
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