Biden
La vittoria di Biden positiva per risky asset non Usa e sostenibilità
Nadège Dufossé, Head of Cross Asset Strategy, e Florence Pisani, Global Head of Economic Research di Candriam hanno analizzato gli scenari a breve termine della vittoria elettorale dei democratici
9 Novembre 2020 16:45
Dopo una lunga tornata elettorale, Joe Biden alla fine ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi e il 20 gennaio 2021 si insedierà alla Casa Bianca. I mercati, che comunque nei giorni successivi all’Election Day avevano registrato forti rimbalzi, hanno reagito positivamente alla notizia. Ora è il momento di capire quali saranno le prime mosse del neo-Presidente degli Stati Uniti. Una domanda che si stanno ponendo anche Nadège Dufossé, Head of Cross Asset Strategy, e Florence Pisani, Global Head of Economic Research di Candriam.
Nonostante il tasso d’affluenza del 67% sia stato il più alto dal 1900, le urne hanno rivelato una nazione profondamente divisa, così come presumibilmente sarà il Congresso. I democratici dovrebbero riuscire a mantenere una maggioranza alla Camera, ma, a meno che il ballottaggio per il Senato in Georgia non si concluda con una doppia vittoria del partito di Biden, dovranno lasciare l’altro organo legislativo ai repubblicani. Per i due manager di Candriam in questo contesto il neo-presidente avrà difficolta ad attuare appieno il proprio programma. A breve termine, il Congresso dovrebbe votare almeno una risoluzione di continuità prima dell'11 dicembre. Potrebbe anche accettare di estendere i programmi supplementari di assistenza alla disoccupazione che termineranno il 31 dicembre e offrire un aiuto minimo agli Stati che stanno per esaurire le risorse. Resta da vedere se il Presidente firmerà questi disegni di legge.
Nonostante l’incertezza sull’esito delle elezioni, nei giorni successivi all’Election Day i mercati hanno registrato forti rimbalzi. S&P è andato vicino ai massimi di settembre e ottobre, mentre la volatilità è quasi dimezzata, con l’indice Vix che è sceso da 41 a 25. Secondo Dufossé e Pisani le grandi aziende del tech hanno beneficiato dell’assenza di un’onda democratica, che avrebbe accresciuto i rischi di regolamentazione e aumento delle tasse. Il calo di 10 pb delle aspettative di inflazione (il breakeven dei Treasury a 10 anni è sceso dall'1,75% all'1,65%) e i tassi nominali hanno sostenuto anche i titoli growth. In generale i mercati hanno beneficiato del calo del rischio politico prezzato in vista delle elezioni.
Ora secondo i due manager di Candriam l’attenzione degli investitori tornerà a concentrarsi sul virus, sui danni economici a esso collegati e sull’entità del sostegno fiscale fornito. In questo contesto potrebbe diventare centrale la questione del vaccino. In conclusione, per Dufossé e Pisani l’elezione di Joe Biden è comunque una buona notizia per i risky asset non Usa che dovrebbero beneficiare del ritorno del multilateralismo e di una politica estera meno caotica. La vittoria dei democratici è positiva anche per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico, dato che il Presidente eletto ha già annunciato la volontà di far rientrare gli Stati Uniti negli Accordi di Parigi.
UN PAESE DIVISO
Nonostante il tasso d’affluenza del 67% sia stato il più alto dal 1900, le urne hanno rivelato una nazione profondamente divisa, così come presumibilmente sarà il Congresso. I democratici dovrebbero riuscire a mantenere una maggioranza alla Camera, ma, a meno che il ballottaggio per il Senato in Georgia non si concluda con una doppia vittoria del partito di Biden, dovranno lasciare l’altro organo legislativo ai repubblicani. Per i due manager di Candriam in questo contesto il neo-presidente avrà difficolta ad attuare appieno il proprio programma. A breve termine, il Congresso dovrebbe votare almeno una risoluzione di continuità prima dell'11 dicembre. Potrebbe anche accettare di estendere i programmi supplementari di assistenza alla disoccupazione che termineranno il 31 dicembre e offrire un aiuto minimo agli Stati che stanno per esaurire le risorse. Resta da vedere se il Presidente firmerà questi disegni di legge.
MERCATI IN RIALZO E VOLATILITÀ DIMEZZATA
Nonostante l’incertezza sull’esito delle elezioni, nei giorni successivi all’Election Day i mercati hanno registrato forti rimbalzi. S&P è andato vicino ai massimi di settembre e ottobre, mentre la volatilità è quasi dimezzata, con l’indice Vix che è sceso da 41 a 25. Secondo Dufossé e Pisani le grandi aziende del tech hanno beneficiato dell’assenza di un’onda democratica, che avrebbe accresciuto i rischi di regolamentazione e aumento delle tasse. Il calo di 10 pb delle aspettative di inflazione (il breakeven dei Treasury a 10 anni è sceso dall'1,75% all'1,65%) e i tassi nominali hanno sostenuto anche i titoli growth. In generale i mercati hanno beneficiato del calo del rischio politico prezzato in vista delle elezioni.
CENTRALE LA QUESTIONE VACCINO
Ora secondo i due manager di Candriam l’attenzione degli investitori tornerà a concentrarsi sul virus, sui danni economici a esso collegati e sull’entità del sostegno fiscale fornito. In questo contesto potrebbe diventare centrale la questione del vaccino. In conclusione, per Dufossé e Pisani l’elezione di Joe Biden è comunque una buona notizia per i risky asset non Usa che dovrebbero beneficiare del ritorno del multilateralismo e di una politica estera meno caotica. La vittoria dei democratici è positiva anche per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico, dato che il Presidente eletto ha già annunciato la volontà di far rientrare gli Stati Uniti negli Accordi di Parigi.