Btp in dollari

Nuova emissione di Btp in dollari in arrivo

Nell’ultimo giorno dedicato al collocamento del Btp Futura 2, il Tesoro ufficializza l’emissione di un Btp denominato in dollari che sarà disponibile anche per il mercato retail

12 Novembre 2020 15:32

financialounge -  Btp in dollari Ministero del Tesoro
Settimane intense, per quanto riguarda le emissioni, per il Tesoro italiano. Dopo il collocamento, in chiusura domani, dei Btp Futura 2, oggi è stata ufficializzata l’emissione di un nuovo Btp in dollari. Lo scorso anno il MeF era tornato a emettere obbligazioni in valuta americana dopo un’assenza durata circa dieci anni, e proprio sulla scia del successo del collocamento del 2019 ora è in arrivo una seconda emissione.

GLOBAL CALL


Lo scorso ottobre le richieste erano state pari a 18 miliardi di dollari contro un’offerta di 7 miliardi. L’ufficialità è arrivata dallo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha comunicato di aver affidato a Barclays Bank PLC, BofA Securities Europe S.A. e Goldman Sachs Bank Europe SE il mandato per organizzare una Global Investor Call alle ore 15:30 di oggi, giovedì 12 novembre. A seguire potranno esserci delle call bilaterali con gli investitori.

SCADENZA FEBBRAIO 2026


La nuova emissione di BTP denominata in dollari americani avrà scadenza febbraio 2026, con una eventuale tranche addizionale con scadenza nel novembre 2050 che potrà essere collocata nel prossimo futuro. I dettagli tecnici sono specificati dallo stesso MEF: l’emissione sarà in formato SEC-Registered Global ed è prevista la stabilizzazione di prezzo secondo le regole FSA e ICMA. Il mercato di riferimento (disciplinato da MIFID II) è composto da controparti qualificate, professionali e al dettaglio (tutti canali di distribuzione).

IL RISCHIO CAMBIO


Come anticipato qualche settimana fa, dunque, anche il canale retail potrà partecipare all’emissione. I rendimenti dei BTP in dollari emessi lo scorso anno sono mediamente molto superiori a quelli delle normali emissioni in euro. Tuttavia, oltre ai rendimenti allettanti bisogna guardare anche al rischio cambio per chi investe in euro. Un indebolimento del dollaro, infatti, potrebbe andare a intaccare pesantemente i rendimenti reali dello strumento.

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