Elezioni Usa 2020
Invesco: i 4 temi da monitorare con una presidenza Biden
Gestione della pandemia, contrasto alle diseguaglianze, relazioni con la Cina, tecnologia e sicurezza nazionale sono i terreni su cui potrebbero intervenire cambiamenti da tenere d'occhio
16 Novembre 2020 15:53
Mentre la Casa Bianca è ancora da assegnare definitivamente, e sembra esclusa la cosiddetta “onda blu”di una larga vittoria Dem per presidenza e Senato, sui mercati si è assistito, come di consueto, a un’impennata di volatilità prima delle elezioni. I mercati infatti non amano l’incertezza, nel 2000, quando il verdetto finale a favore di Bush Junior è arrivato solo l’11 dicembre, il mercato ha sofferto, ma nulla di catastrofico. In realtà chi occupa la Casa Bianca conta relativamente poco per il trend di medio-lungo periodo dei mercati, che rimane intatto indipendentemente dal risultato elettorale, mentre nel breve in passato è successo di tutto, quale che fosse il colore politico del Presidente. Vale per le azioni ma anche per il reddito fisso.
Lo sottolinea Luca Tobagi, CFA – Investment Strategist, Product Director di Invesco, in un commento dal titolo “Non è una fine, solo un altro inizio”. Secondo Tobagi, la lezione importante è che non conta tanto il Presidente, quanto le condizioni dell’economia: storicamente le tre fasi in cui i mercati sono scesi a lungo - Grande Depressione, crisi petrolifera e infine Grande Crisi finanziaria - sono state tutte legate a una grave debolezza economica, non alla politica. In quest’ottica, secondo Tobagi, una valutazione dei possibili scenari legati all’impatto della pandemia potrebbe rivelarsi più utile di quella del mero esito delle presidenziali USA.
In quest’ottica, l’esperto di Invesco propone quattro spunti su situazioni nelle quali l’inquilino della Casa Bianca può incidere sugli sviluppi economici: gestione della pandemia, contrasto delle disuguaglianze, rapporti con la Cina e multilateralismo, guerra tecnologica e sicurezza nazionale. Nel contrasto del virus, Tobagi nota che è mancato sinora un approccio integrato nazionale, con misure di contenimento coordinate in aggiunta al supporto economico. Se l’atteggiamento dell’amministrazione USA cambiasse, potrebbe essere importante a livello globale, fornendo un incentivo ai Paesi che hanno attuato misure più severe ma in ordine sparso, e uno stimolo ad approvare misure restrittive per chi si è rifiutato di farlo allineandosi a Trump.
In materia di contrasto, la presidenza Biden potrebbe significare modificare la traiettoria di alcune dinamiche della spesa per consumi di beni e servizi e l’accesso a sanità ed educazione, in modo da renderli potenzialmente più fruibili e sostenibili. E di nuovo, sottolinea Tobagi, la strada che gli Stati Uniti dovessero imboccare potrebbe rappresentare una guida per altri Paesi. Per quanto riguarda Cina e multilateralismo, secondo l’esperto di Invesco un cambiamento di rotta con relazioni più distese e a una maggior apertura delle economie potrebbe essere un dato positivo per la crescita globale, e in particolare per le economie emergenti, che dalla globalizzazione e dalla maggior integrazione delle catene del valore hanno tratto giovamento.
Infine la Guerra tecnologica e la sicurezza nazionale, un tema su cui secondo Tobagi nessun presidente americano può scendere a compromessi. Per l’esperto di Invesco, uno scenario possibile anche se negativo potrebbe vedere una frammentazione del mercato globale della tecnologia. Considerando il contributo alla performance dei mercati azionari globali che è arrivato dal settore della tecnologia e in particolare da alcune platform companies veramente planetarie, Tobagi ritiene che sia uno scenario che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione fra i cosiddetti rischi di coda, perché potrebbe non essere significativamente riflesso nelle valutazioni di mercato.
In conclusione, Tobagi ritiene che le elezioni americane non segnino una fine, ma l’inizio di una nuova fase del processo che chi lavora sui mercati ben conosce e che non si interrompe mai, fatto di analisi e valutazione dei possibili scenari e dei loro impatti per costruire portafogli sempre rispondenti alle caratteristiche e agli obiettivi dei clienti.
SOLO UN NUOVO INIZIO
Lo sottolinea Luca Tobagi, CFA – Investment Strategist, Product Director di Invesco, in un commento dal titolo “Non è una fine, solo un altro inizio”. Secondo Tobagi, la lezione importante è che non conta tanto il Presidente, quanto le condizioni dell’economia: storicamente le tre fasi in cui i mercati sono scesi a lungo - Grande Depressione, crisi petrolifera e infine Grande Crisi finanziaria - sono state tutte legate a una grave debolezza economica, non alla politica. In quest’ottica, secondo Tobagi, una valutazione dei possibili scenari legati all’impatto della pandemia potrebbe rivelarsi più utile di quella del mero esito delle presidenziali USA.
QUATTRO SPUNTI DA ANALIZZARE
In quest’ottica, l’esperto di Invesco propone quattro spunti su situazioni nelle quali l’inquilino della Casa Bianca può incidere sugli sviluppi economici: gestione della pandemia, contrasto delle disuguaglianze, rapporti con la Cina e multilateralismo, guerra tecnologica e sicurezza nazionale. Nel contrasto del virus, Tobagi nota che è mancato sinora un approccio integrato nazionale, con misure di contenimento coordinate in aggiunta al supporto economico. Se l’atteggiamento dell’amministrazione USA cambiasse, potrebbe essere importante a livello globale, fornendo un incentivo ai Paesi che hanno attuato misure più severe ma in ordine sparso, e uno stimolo ad approvare misure restrittive per chi si è rifiutato di farlo allineandosi a Trump.
NUOVE DINAMICHE DEI CONSUMI
In materia di contrasto, la presidenza Biden potrebbe significare modificare la traiettoria di alcune dinamiche della spesa per consumi di beni e servizi e l’accesso a sanità ed educazione, in modo da renderli potenzialmente più fruibili e sostenibili. E di nuovo, sottolinea Tobagi, la strada che gli Stati Uniti dovessero imboccare potrebbe rappresentare una guida per altri Paesi. Per quanto riguarda Cina e multilateralismo, secondo l’esperto di Invesco un cambiamento di rotta con relazioni più distese e a una maggior apertura delle economie potrebbe essere un dato positivo per la crescita globale, e in particolare per le economie emergenti, che dalla globalizzazione e dalla maggior integrazione delle catene del valore hanno tratto giovamento.
RISCHIO DI FRAMMENTAZIONE DEL MERCATO DELLA TECNOLOGIA
Infine la Guerra tecnologica e la sicurezza nazionale, un tema su cui secondo Tobagi nessun presidente americano può scendere a compromessi. Per l’esperto di Invesco, uno scenario possibile anche se negativo potrebbe vedere una frammentazione del mercato globale della tecnologia. Considerando il contributo alla performance dei mercati azionari globali che è arrivato dal settore della tecnologia e in particolare da alcune platform companies veramente planetarie, Tobagi ritiene che sia uno scenario che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione fra i cosiddetti rischi di coda, perché potrebbe non essere significativamente riflesso nelle valutazioni di mercato.
UN PROCESSO CHE NON SI INTERROMPE MAI
In conclusione, Tobagi ritiene che le elezioni americane non segnino una fine, ma l’inizio di una nuova fase del processo che chi lavora sui mercati ben conosce e che non si interrompe mai, fatto di analisi e valutazione dei possibili scenari e dei loro impatti per costruire portafogli sempre rispondenti alle caratteristiche e agli obiettivi dei clienti.