Progetto Feltrinelli
Non solo cibo, ma anche libri: arrivano i book biker
Feltrinelli sta studiando un servizio di consegna a domicilio per rilanciare gli affari dopo la chiusura delle librerie
di Matia Venini 25 Novembre 2020 08:07
La pandemia ha cambiato radicalmente le abitudini delle persone e di molte attività commerciali. Il food delivery, ad esempio, è diventato l’unico modo di gustare un piatto di un ristorante. I rider sono diventati padroni incontrastati delle strade delle metropoli, che percorrono incessantemente per consegnare ai clienti pizze, panini e sushi. Presto però biciclette e monopattini potrebbero non recapitare più solamente cibo. Feltrinelli infatti sta studiando un servizio di consegna a domicilio per i libri.
Lo ha annunciato Alberto Rivolta, chief operating officer del gruppo Feltrinelli, durante la presentazione (virtuale, ovviamente) del restyling della libreria in piazza Piemonte a Milano: “Stiamo pensando a come rendere disponibili i libri nelle case degli italiani. Abbiamo già fatto dei test in realtà, come ad esempio una partnership con Glovo, un test che è durato alcuni mesi”. “Ci stiamo attrezzando per ora con dei servizi di logistica locali - ha dichiarato Rivolta - che siano anche garanzia delle condizioni di lavoro di tutte le persone che portano a casa libri, quindi non escludo questo servizio in futuro”.
Quello dei ‘book biker’ potrebbe essere un modo per rilanciare gli affari, che risentono ovviamente della chiusura delle librerie. “Con le piattaforme online in parte abbiamo compensato il calo di fatturato, ovviamente non interamente”, ha spiegato Rivolta, che è anche CEO di Librerie Feltrinelli. “Fino al 2019 avevamo una propensione 70-75% fisico e 25-30% digitale. Oggi queste proporzioni sono cambiate, ma non c’è stata una compensazione totale tra questi canali”.
Quello di Feltrinelli non è comunque l’unico tentativo di rilanciare il mercato delle librerie. Se i grandi gruppi risentono della crisi ma sopravvivono, nei mesi del lockdown molte attività indipendenti sono state costrette a chiudere. In questo senso, la piattaforma Bookdealer, nata nell’agosto del 2020, ha messo in piedi un sistema di e-commerce che consegna in tutta Italia i volumi dei 600 negozi di libri che si sono iscritti e permette di vivere anche a distanza l’esperienza unica della libreria di quartiere.
TEST GIÀ AVVIATO
Lo ha annunciato Alberto Rivolta, chief operating officer del gruppo Feltrinelli, durante la presentazione (virtuale, ovviamente) del restyling della libreria in piazza Piemonte a Milano: “Stiamo pensando a come rendere disponibili i libri nelle case degli italiani. Abbiamo già fatto dei test in realtà, come ad esempio una partnership con Glovo, un test che è durato alcuni mesi”. “Ci stiamo attrezzando per ora con dei servizi di logistica locali - ha dichiarato Rivolta - che siano anche garanzia delle condizioni di lavoro di tutte le persone che portano a casa libri, quindi non escludo questo servizio in futuro”.
GLI AFFARI
Quello dei ‘book biker’ potrebbe essere un modo per rilanciare gli affari, che risentono ovviamente della chiusura delle librerie. “Con le piattaforme online in parte abbiamo compensato il calo di fatturato, ovviamente non interamente”, ha spiegato Rivolta, che è anche CEO di Librerie Feltrinelli. “Fino al 2019 avevamo una propensione 70-75% fisico e 25-30% digitale. Oggi queste proporzioni sono cambiate, ma non c’è stata una compensazione totale tra questi canali”.
ALTRE SOLUZIONI
Quello di Feltrinelli non è comunque l’unico tentativo di rilanciare il mercato delle librerie. Se i grandi gruppi risentono della crisi ma sopravvivono, nei mesi del lockdown molte attività indipendenti sono state costrette a chiudere. In questo senso, la piattaforma Bookdealer, nata nell’agosto del 2020, ha messo in piedi un sistema di e-commerce che consegna in tutta Italia i volumi dei 600 negozi di libri che si sono iscritti e permette di vivere anche a distanza l’esperienza unica della libreria di quartiere.
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