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Immobiliare, calo nel 2021 e ripresa nel 2022 con Milano e Bologna
Nei primi sei mesi dell’anno si è registrata una flessione consistente delle transazioni (-15,5% nel primo trimestre e -27,2% nel secondo)
25 Novembre 2020 12:33
Il Covid si fa sentire anche sul mercato immobiliare. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, si è registrata una flessione consistente delle transazioni (-15,5% nel primo trimestre e -27,2% nel secondo) a causa della pandemia, calo meno marcato invece nel terzo trimestre. Le previsioni per il quarto trimestre non sono positive: Nomisma prevede un calo che va dal 17,1% al 18,7%.
I dati sono quelli del terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2020 di Nomisma, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Private Banking, che evidenzia che, prima della diffusione del Covid-19, le previsioni per il 2020 arrivavano a 612mila compravendite.
Il 2021 sarà simile all’anno che sta per chiudersi. Secondo il rapporto, per vedere una ripresa bisognerà aspettare il biennio 2022-2023, ma la ripresa sarà lenta e le transazioni resteranno sotto quota 600mila almeno fino al 2023. Per valutare la velocità della ripresa, occorre guardare il rimbalzo dell’economia. Per l’anno prossimo ci si attende un risultato complessivo di 495mila transazioni immobiliari.
In flessione anche l’erogazione dei mutui che nella prima metà del 2020 ha fatto registrare una flessione dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il terzo trimestre dovrebbe essere favorevole ma “le attese sul quarto trimestre sono più fosche, con una flessione tra il 6,4% e l’8,7%”, si legge nel rapporto.
L’anno prossimo prezzi ancora in discesa nel comparto immobiliare, con ribassi più marcati nel comparto commerciale rispetto a quello residenziale. A partire dal 2022 si assisterà ai primi segnali di ripresa, con Milano e Bologna che faranno da traino. Nel capoluogo lombardo è prevista una crescita dello 0,9% nel 2022 e del +1,6% nel 2023 e per Bologna rispettivamente +0,1% e +0,6%. A seguire, Firenze e Venezia, mentre a Roma e Torino sono previsti i cali più intensi.
PREVISIONI NEGATIVE
I dati sono quelli del terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2020 di Nomisma, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Private Banking, che evidenzia che, prima della diffusione del Covid-19, le previsioni per il 2020 arrivavano a 612mila compravendite.
RIPRESA PIÙ LENTA
Il 2021 sarà simile all’anno che sta per chiudersi. Secondo il rapporto, per vedere una ripresa bisognerà aspettare il biennio 2022-2023, ma la ripresa sarà lenta e le transazioni resteranno sotto quota 600mila almeno fino al 2023. Per valutare la velocità della ripresa, occorre guardare il rimbalzo dell’economia. Per l’anno prossimo ci si attende un risultato complessivo di 495mila transazioni immobiliari.
MUTUI IN CALO
In flessione anche l’erogazione dei mutui che nella prima metà del 2020 ha fatto registrare una flessione dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il terzo trimestre dovrebbe essere favorevole ma “le attese sul quarto trimestre sono più fosche, con una flessione tra il 6,4% e l’8,7%”, si legge nel rapporto.
MILANO E BOLOGNA TRAINERANNO LA RIPRESA
L’anno prossimo prezzi ancora in discesa nel comparto immobiliare, con ribassi più marcati nel comparto commerciale rispetto a quello residenziale. A partire dal 2022 si assisterà ai primi segnali di ripresa, con Milano e Bologna che faranno da traino. Nel capoluogo lombardo è prevista una crescita dello 0,9% nel 2022 e del +1,6% nel 2023 e per Bologna rispettivamente +0,1% e +0,6%. A seguire, Firenze e Venezia, mentre a Roma e Torino sono previsti i cali più intensi.
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