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In manovra la proposta di una patrimoniale progressiva dallo 0,2% sui grandi redditi
L’emendamento prevede un’aliquota a scaglioni per patrimoni compresi tra 500mila e 1 milione di euro, 0,5% fino a 5 milioni, 1% fino a 50 milioni e 2% oltre questa soglia
29 Novembre 2020 13:15
La Legge di Bilancio è ancora in discussione e tra i vari emendamenti proposti da maggioranza e opposizione spunta anche l’ipotesi di inserire una patrimoniale progressiva sui grandi patrimoni. La proposta è stata messa a punto da alcuni parlamentari di Leu e Partito Democratico (primi firmatari Nicola Fratoianni e Matteo Orfini) e nei prossimi giorni arriverà in Commissione Bilancio. L’intenzione dell’emendamento, secondo i firmatari, è rivedere i meccanismi di tassazione andando a sostituire le tasse “nascoste” con un tributo facilmente applicabile e di natura progessiva.
Nel dettaglio, la proposta prevede un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro calcolando, nel conteggio, anche il valore dei beni immobili tolto però il residuo del mutuo e altre passività. L’aliquota passerebbe allo 0,5% per i patrimoni compresi tra un milione e 5 milioni di euro, all’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro fino ad arrivare al 2% per i patrimoni superiori. Inoltre, è previsto un prelievo straordinario (solo per il 2021) per i patrimoni sopra il miliardo di euro del 3%, che verrebbe utilizzato per la lotta alla pandemia e per aiutare le fasce di popolazione più in difficoltà.
L’introduzione di questo prelievo progressivo, nell’idea di Leu e Pd, andrebbe ad eliminare altre tassazioni che invece colpiscono i cittadini indipendentemente dal patrimonio posseduto. L’intenzione è quella di eliminare l’Imu sulla seconda casa e i bolli su conti correnti e deposito titoli, quindi favorendo coloro che non possono contare su patrimoni superiori a 500mila euro. Ciò, ovviamente, intaccherebbe le casse dei Comuni a causa dei mancati introiti dall’Imu, ma la proposta prevede compensazioni che arriverebbero agli enti da un apposito fondo di solidarietà.
ALIQUOTA PROGRESSIVA
Nel dettaglio, la proposta prevede un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro calcolando, nel conteggio, anche il valore dei beni immobili tolto però il residuo del mutuo e altre passività. L’aliquota passerebbe allo 0,5% per i patrimoni compresi tra un milione e 5 milioni di euro, all’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro fino ad arrivare al 2% per i patrimoni superiori. Inoltre, è previsto un prelievo straordinario (solo per il 2021) per i patrimoni sopra il miliardo di euro del 3%, che verrebbe utilizzato per la lotta alla pandemia e per aiutare le fasce di popolazione più in difficoltà.
VIA L’IMU SULLA SECONDA CASA
L’introduzione di questo prelievo progressivo, nell’idea di Leu e Pd, andrebbe ad eliminare altre tassazioni che invece colpiscono i cittadini indipendentemente dal patrimonio posseduto. L’intenzione è quella di eliminare l’Imu sulla seconda casa e i bolli su conti correnti e deposito titoli, quindi favorendo coloro che non possono contare su patrimoni superiori a 500mila euro. Ciò, ovviamente, intaccherebbe le casse dei Comuni a causa dei mancati introiti dall’Imu, ma la proposta prevede compensazioni che arriverebbero agli enti da un apposito fondo di solidarietà.
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