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Previdenza, sei italiani su dieci credono che la pensione statale non basterà

È quanto emerge dallo Schroders Global Investor Study 2020: per il 60% degli intervistati i contributi statali non saranno sufficienti, italiani più preoccupati in Europa

30 Novembre 2020 16:16

financialounge -  investitori pensione Schroders Studio
L’incertezza per il futuro, ulteriormente aggravata dalla crisi sanitaria ancora in corso, fa crescere sempre di più la preoccupazione che la pensione statale possa risultare insufficiente. È quanto emerge dallo Schroders Global Investor Study 2020, che ha coinvolto oltre 23mila persone in 32 paesi. Lo studio evidenzia come per il 60% degli investitori italiani (55% il dato globale) i contributi previsti dallo Stato non saranno sufficienti per il sostentamento in età pensionabile. L’Italia risulta essere la nazione più preoccupata in Europa in tal senso.

IMPOSSIBILE MANTENERE LO STESSO STILE DI VITA


Secondo lo studio di Schroders, il 31% degli investitori italiani (41% il dato globale) è preoccupato che il proprio reddito durante la pensione possa essere insufficiente per mantenere un uguale stile di vita. In risposta a questi timori, il 26% utilizza il reddito a disposizione per mettere via qualche risparmio per quando smetterà di lavorare, percentuale in netta crescita rispetto al 10% del 2017. Nello specifico, gli investitori italiani accantonano in media il 13% delle proprie entrate in vista della pensione.

LE SPESE VOLUTTUARIE


Infine lo studio di Schroders evidenzia come solo il 6% degli investitori italiani indichi come priorità di spesa le spese voluttuarie, come vacanze o automobili, in calo dal 10% del 2017. A livello globale questa tendenza è ancora più esasperata, con la percentuale passata dall’11% al 6% in tre anni.

MARGINI DI MIGLIORAMENTO


Esiste però un ampio margine di miglioramento della pianificazione finanziaria ai fini della pensione. A questo proposito, dallo Schroders Global Investor Study 2020 emerge che gli investitori vorrebbero ricevere un indirizzo più chiaro su come accedere e abbracciare soluzioni integrative. A preoccupare sono soprattutto due fattori.

DUE PREOCCUPAZIONI


Il primo riguarda i continui cambiamenti normativi del Governo, che spingono il 36% degli investitori italiani non accantonare risparmi specifici per il fondo pensione. Il secondo dato preoccupante interessa invece le opzioni a disposizione per arricchire il reddito in età pensionistica, non comprese dal 38% degli investitori.

SERVE MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA


Dallo studio di Schroders emerge quindi che c’è uno spazio affinchè maggiore consapevolezza delle proprie necessità induca gli investitori a programmare in modo più mirato l’accantonamento e l’investimento dei risparmi ai fini della pensione, considerando anche che le aspettative di rendimento degli investitori italiani per i prossimi 12 mesi si attestano in media al 6,4%, percentuale che sale all’8,8% a livello globale.

“NON ESISTE UNA FORMULA MAGICA”


“Dopo un anno di notevole incertezza sia sul fronte degli investimenti che su quello geopolitico, non sorprende che i pensionati scelgano di incanalare i loro redditi disponibili verso gli accantonamenti per la pensione”, ha commentato Rupert Rucker, Head of Income Solutions di Schroders. “È un approccio razionale e saggio, soprattutto considerando che il 41% delle persone teme che il proprio reddito in pensione sarà insufficiente. Ciò non è agevolato dal fatto che molti investitori a livello globale affermano che i continui cambiamenti da parte dei Governi del quadro normativo sui risparmi porti a non accantonare in modo specifico per la pensione. Non esiste una formula magica per accantonare un ammontare

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