daily news
Saldo Imu il 16 dicembre, ecco chi lo deve pagare e chi invece è esonerato
Sempre più vicina la scadenza fiscale per i proprietari di immobili o terreni che non rientrano nelle esenzioni previste nel decreto Agosto e in quello Ristori
4 Dicembre 2020 14:23
Il 16 dicembre è una data che molti contribuenti dovranno segnare sul calendario perché coincide con il versamento del saldo Imu 2020. L’emergenza sanitaria ha introdotto la possibilità di cancellare la rata soltanto per le imprese che hanno subito provvedimenti restrittivi. Quindi chi deve pagare l’imposta e chi, invece, è esonerato?
Tutti i contribuenti che non rientrano nell’esonero previsto dal decreto Agosto e da quello Ristori devono pagare il saldo dell’Imu. Il decreto Ristori quater prevede, inoltre, la cancellazione dell’Imu per i soggetti passivi gestori delle attività, anche se non proprietari dell’immobile. Il versamento dell’imposta municipale è dovuto dai proprietari di immobili, aree fabbricabili e terreni. Nello specifico, i proprietari di fabbricati, esclusa la prima casa a patto che non rientri tra le seguenti categorie catastali: abitazioni di tipo signorile; abitazioni in ville; castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici. Dovranno pagare la tassa anche i proprietari di aree fabbricabili e terreni agricoli.
Il decreto Agosto ha previsto l’esenzione della seconda rata dell’Imu per diverse categorie di proprietari di immobili, come quelli adibiti a stabilimenti marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali. Niente imposta anche per i possessori di immobili che fanno parte della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, quelli degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi stagioni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi. Esenzione delle seconda rata dell’Imu anche per i possessori di immobili rientranti nella categoria catastale D (strutture espositive per fiere), di cinema, teatri e sale per concerti, oltre che discoteche e sale a ballo.
Nel decreto Agosto, la condizione per evitare di pagare l’Imu è che i proprietari degli immobili siano anche i gestori. Col decreto Ristori, all’esonero del versamento della tassa, si aggiungono anche gli immobili le cui attività imprenditoriali rientrano nella sospensione del Dpcm del 24 ottobre 2020, e le relative pertinenze. Non conta se la regione dove sono ubicati gli immobili sia in zona rossa, arancione o gialla.
Per procedere al saldo dell’Imu, si può scegliere di presentare il modello F24, oppure un bollettino di conto corrente postale o, ancora, si può utilizzare la piattaforma di PagoPa. Il versamento spetta ai proprietari di seconde case e di prime case di lusso (quindi che rientrano nei codici catastali A1, A8 e A9).
CHI PAGA L’IMU
Tutti i contribuenti che non rientrano nell’esonero previsto dal decreto Agosto e da quello Ristori devono pagare il saldo dell’Imu. Il decreto Ristori quater prevede, inoltre, la cancellazione dell’Imu per i soggetti passivi gestori delle attività, anche se non proprietari dell’immobile. Il versamento dell’imposta municipale è dovuto dai proprietari di immobili, aree fabbricabili e terreni. Nello specifico, i proprietari di fabbricati, esclusa la prima casa a patto che non rientri tra le seguenti categorie catastali: abitazioni di tipo signorile; abitazioni in ville; castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici. Dovranno pagare la tassa anche i proprietari di aree fabbricabili e terreni agricoli.
CHI NON DEVE PAGARE L’IMU
Il decreto Agosto ha previsto l’esenzione della seconda rata dell’Imu per diverse categorie di proprietari di immobili, come quelli adibiti a stabilimenti marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali. Niente imposta anche per i possessori di immobili che fanno parte della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, quelli degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi stagioni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi. Esenzione delle seconda rata dell’Imu anche per i possessori di immobili rientranti nella categoria catastale D (strutture espositive per fiere), di cinema, teatri e sale per concerti, oltre che discoteche e sale a ballo.
LE AGGIUNTE DEL DECRETO RISTORI
Nel decreto Agosto, la condizione per evitare di pagare l’Imu è che i proprietari degli immobili siano anche i gestori. Col decreto Ristori, all’esonero del versamento della tassa, si aggiungono anche gli immobili le cui attività imprenditoriali rientrano nella sospensione del Dpcm del 24 ottobre 2020, e le relative pertinenze. Non conta se la regione dove sono ubicati gli immobili sia in zona rossa, arancione o gialla.
COME PAGARE
Per procedere al saldo dell’Imu, si può scegliere di presentare il modello F24, oppure un bollettino di conto corrente postale o, ancora, si può utilizzare la piattaforma di PagoPa. Il versamento spetta ai proprietari di seconde case e di prime case di lusso (quindi che rientrano nei codici catastali A1, A8 e A9).
Trending