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Le Borse europee aprono la seduta deboli, il petrolio tornato ai 50 dollari pre Covid
Avvio senza slancio per i listini del Vecchio Continente, rallentati dalla chiusura di Wall Street e dalle previsioni economiche a tinte fosche della Bce. Il Brent supera la soglia dei 50 dollari al barile
11 Dicembre 2020 09:15
Le Borse europee iniziano la seduta all’insegna della cautela, dopo la chiusura sotto la parità di ieri a Wall Street (Dow Jones -0,23%, S&P 500 -0,13% e Nasdaq +0,53%). A Piazza Affari il Ftse Mib in avvio di contrattazioni segna -0,27%, a Francoforte avvio debole per il Dax a -0,25%, a Parigi il Cac 40 apre a -0,38%, a Madrid l’Ibex 35 a -0,46%, mentre a Londra il Ftse 100 parte a -0,12%. La Borsa di Tokyo finisce la giornata in calo, con l’indice Nikkei in calo dello 0,39%. Il Brent supera i 50 dollari al barile, tornando ai livelli pre Covid.
Il mercato sconta la preoccupazione espressa ieri dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, sui seri rischi per l’economia globale derivanti dalla pandemia. Francoforte ha annunciato un nuovo allentamento monetario, potenziando di 500 miliardi il Qe pandemico (Pepp) e prolungandolo fino a marzo 2022. Abbassate le previsioni di crescita dell’area euro per il 2021.
Sul fronte vaccino arrivano notizie contrastanti. La commissione di esperti della Fda americana ha dato il via libera al farmaco messo a punta da Pfizer-BioNTech, già somministrato nel Regno Unito. Sanofi-Gsk, invece, annunciano ritardi nel proprio vaccino che avrebbe dovuto essere approvato nella prima metà del 2021, mentre adesso sembra difficile che sia autorizzato entro la fine del prossimo anno.
A Piazza Affari occhi puntati su Ferrari (-0,71% in avvio), dopo le dimissioni a sorpresa, per ragioni personali, del ceo Camilleri. Continua il recupero del petrolio, con il Brent che sfonda quota 50 dollari al barile, sottolineando la voglia di ripresa e riportandosi ai livelli pre pandemia. Il Wti gennaio è scambiato a 47,2 dollari al barile. Lo spread si attesta a 116 punti base, in linea con la precedente chiusura, a 117 pb.
LA PREOCCUPAZIONE DELLA BCE
Il mercato sconta la preoccupazione espressa ieri dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, sui seri rischi per l’economia globale derivanti dalla pandemia. Francoforte ha annunciato un nuovo allentamento monetario, potenziando di 500 miliardi il Qe pandemico (Pepp) e prolungandolo fino a marzo 2022. Abbassate le previsioni di crescita dell’area euro per il 2021.
RITARDI PER IL VACCINO SANOFI-GSK
Sul fronte vaccino arrivano notizie contrastanti. La commissione di esperti della Fda americana ha dato il via libera al farmaco messo a punta da Pfizer-BioNTech, già somministrato nel Regno Unito. Sanofi-Gsk, invece, annunciano ritardi nel proprio vaccino che avrebbe dovuto essere approvato nella prima metà del 2021, mentre adesso sembra difficile che sia autorizzato entro la fine del prossimo anno.
PETROLIO RIALZO RECORD, SPREAD POCO MOSSO
A Piazza Affari occhi puntati su Ferrari (-0,71% in avvio), dopo le dimissioni a sorpresa, per ragioni personali, del ceo Camilleri. Continua il recupero del petrolio, con il Brent che sfonda quota 50 dollari al barile, sottolineando la voglia di ripresa e riportandosi ai livelli pre pandemia. Il Wti gennaio è scambiato a 47,2 dollari al barile. Lo spread si attesta a 116 punti base, in linea con la precedente chiusura, a 117 pb.
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