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AXA: sarà un 2021 positivo per tutti gli asset

Nel suo outlook AXA Investment Managers Italia propone una allocazione positiva su tutte le asset class con protezione dal rischio facendo hedge sulla volatilità

13 Dicembre 2020 10:00

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Mercati e investitori si stanno lasciando alle spallo un 2020 difficile e complesso, ma AXA Investment Managers ha retto particolarmente bene, realizzando performance ai vertici delle classifiche in molte asset class, e mantiene una allocation positiva su tutte queste, con la volatilità da usare come hedge in caso di storno. Il 2020 ha visto emergere ancora più degli anni passati nuovi fattori competitivi, come il ruolo sociale delle aziende, sempre più rilevante. Anche su questo nuovo fronte AXA IM è leader con oltre l’80% degli attivi investiti con criteri responsabili ed è una delle poche case di investimento che ha riorganizzato tutta la fabbrica prodotti su investimenti responsabili.

PIÙ OTTIMISTI DELLA MEDIA


Lo ha sottolineato aprendo la presentazione dell’Outlook 2021 Pietro Martorella, AD di AXA IM Italia, mentre Alessandro Tentori, CIO di AXA IM Italia, ha illustrato una visione macro economica che vede la casa d’investimento più ottimista rispetto alla media per il 2021-22, perché stima una ripresa globale molto forte, con l’Europa pronta nel 2022 a regnare tra i paesi avanzati grazie al Next Generation EU. La Cina si conferma comunque forza trainante dell’economia globale, con un atteso +8% nel 2021 che poi si stabilizzerà.

BARICENTRO SPOSTATO IN ASIA


Tentori ha rilevato che il baricentro della crescita si è spostato in Asia, dove la seconda ondata del virus sembra aver risparmiato la Cina e altri importanti paesi, mentre le economie sviluppate devono fare ancora un po’ di strada per chiudere il gap di crescita aperto con l’esplosione del contagio e dovranno aspettare il 2024-25. Tra i temi importanti del 2021, Tentori ha segnalato che mentre le crescenti diseguaglianze economiche potrebbero far virare la politica statunitense, la Cina sta attraversando un boom consumi e investimenti che potrebbe portare a una riduzione dello stimolo.

L’INFLAZIONE NON RIPARTE IN EUROPA


Nell’analisi di AXA IM, la Cina in termini economici è la seconda se la non prima potenza al mondo, mentre come soggetto finanziario praticamente ancora non esiste e quindi è possibile un ribilanciamento, anche se questo la mette in rotta di collisione con l’interesse degli Stati Uniti. Tentori prevede comunque che nei prossimi 18 mesi la Cina farà “balzi da gigante” come presenza sui mercati finanziari. In Europa invece l’inflazione che non riparte rimane il tema dominante e la trasmissione della politica monetaria resta ancora deficitaria, anche se si sta andando verso una review sulle orme della Fed.

VALUTAZIONI ALTE DI AZIONI E BOND


Tentori ha osservato che non è ancora arrivata la reflazione delle materie prime che di solito accompagna la ripresa ciclica, prevista a livello globale a tassi 4,5-5%, avvertendo anche che brusche sorprese sul fronte inflazione avrebbero effetti negativi dirompenti soprattutto sul reddito fisso. Le Banche Centrali comunque continueranno a pompare soldi nelle economie, mentre in ogni caso i tassi di default sono rimasti lontani dai livelli della crisi del 2008-2009. La tenuta del 2020 alla fine si cifra in valutazioni elevate sia dell’equity che dei bond: i mercati si preparano a partire bene nel 2021 ma hanno già prezzato molte notizie positive e sono "mercati cari".

ASSET ALLOCATION POSITIVA


In ogni caso, AXA IM mantiene una allocation positiva su tutte le asset class, con l’unica precauzione per bilanciare portafogli rappresentata dalla volatilità da usare come hedge in caso di storno, per coprire soprattutto portafogli flessibili. Tentori ha parlato di un certo "rischio di compiacimento" da parte degli investitori dopo un anno andato alla fine meglio delle attese, con portafogli tutti posizionati in unica direzione, il che non è positivo. Inoltre, l’inflazione non è un tema discusso abbastanza, mentre nella colonna delle possibili incertezze sul 2021 vanno ascritte anche la tempistica del vaccino e gli assetti internazionali, per capire come la politica della Cina possa sposarsi con quelle di Germania, Londra e Washington.

LIMITE DI VELOCITÀ DELL’ECONOMIA ITALIANA


In Italia invece il tema è il parziale stallo della crescita nonostante la ripresa ciclica, con un’economia che in prospettiva rischia di avere un limite di velocità molto basso, vicino allo zero, per cui sarà molto importante vedere come sarà impiegato il Recovery Fund. Più in generale, il connubio tra politica fiscale e monetaria è ancora un cantiere aperto non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti, con le economie delle due aree che possono avere un ciclo diverso e magari divergente.

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