Aberdeen Standard Investments
Con la vaccinazione di massa sarà rimbalzo sui mercati
Per Aberdeen Standard Investments, i mercati non hanno ancora scontato la ripresa della crescita globale. Con la vaccinazione di massa, si avrà un rimbalzo in alcuni mercati azionari
17 Dicembre 2020 19:00
Quanto sarà veloce la ripresa? Dipenderà dal successo del vaccino. Per Irene Goh, Head of Multi-Asset Solutions, Asia Pacific, Aberdeen Standard Investments, “l’economia globale dovrebbe registrare una ripresa nel secondo trimestre del 2021, ma per un rimbalzo bisognerà aspettare il secondo semestre”, perché l’approvazione e la distribuzione dei vaccini richiederà tempo.
La Cina può produrre 750 milioni di vaccini entro la fine del 2021, secondo i dati ASI Research Institute ad agosto 2020, ma con una popolazione di 1,4 miliardi e gli accordi siglati per condividere la distribuzione con altri Paesi come il Brasile e l’Indonesia, si può ipotizzare che la distribuzione potrebbe allungarsi fino al 2022. “Sebbene i mercati azionari abbiano reagito positivamente alle notizie sui vaccini, gli investitori devono ancora scontare appieno la ripresa della crescita globale”, continua nella sua analisi Irene Goh. “Se questa si normalizzerà, avverrà probabilmente un rimbalzo in alcuni mercati azionari”.
Già nelle scorse settimana abbiamo iniziato ad assistere a una rotazione settoriale nell’azionario, con i titoli più penalizzati dalla pandemia che hanno ripreso slancio, a discapito dei vincitori del lockdown, i titoli della cosiddetta “stay-at-home economy”. Per l’esperta di ASI, il rimbalzo della crescita globale andrebbe a vantaggio dei mercati azionari più orientati al segmento value, “come Europa, Australia e Giappone, che presentano importanti allocazioni su settori (finanza, industria e immobiliare) che hanno arrancato durante la pandemica e che beneficerebbero della ripresa del commercio”.
Aberdeen Standard Investments prevede un recupero nel settore energetico, ma l’aumento globale delle riserve petrolifere dopo il crollo dei prezzi all’inizio dell’anno implica alti livelli di scorte, “pertanto ci vorrà del tempo prima che la domanda inizi a superare l’offerta”, prosegue la Goh che si aspetta “una ulteriore correzione nei servizi di comunicazione e nei titoli tecnologici privi di supporto strutturale a lungo termine e di fattori trainanti”, nonché una certa rotazione “verso settori ciclici sottovalutati, aiutati dalla ripresa della crescita economica interna”. Questo scenario potrebbe creare una situazione di vantaggio per i mercati dell’ASEAN (Associazione della Nazioni del Sudest Asiatico), alcuni dei quali beneficiano notevolmente del ciclo commerciale globale.
La composizione definitiva del Congresso Usa sarà fornita dall’esito dei ballottaggi in Georgia. L’esperta di Aberdeen Standard Investments si aspetta “il 70% di probabilità che i Repubblicani ottengano la maggioranza al Senato, il che rallenterebbe l’approvazione di opportune misure di politica fiscale”, ma non solo, renderebbe più difficile l’attuazione dei sostanziali programmi di di spesa e legislativi proposti da Biden. “Uno stimolo di soli 1.000 miliardi di dollari o meno, potrebbe non essere sufficiente a sostenere la crescita degli Stati Uniti”, spiega Irene Goh. Anche per questo la politica monetaria dovrà rimanere estremamente accomodante, ma la debolezza del dollaro finirà per favorire le valute asiatiche dei mercati emergenti.
“Nel segmento delle obbligazioni privilegiamo il debito corporate dei mercati emergenti”, è l’analisi di Aberdeen Standard Investments che guarda con ottimismo alle infrastrutture trainate degli stimoli fiscali. In ultimo, molti governi hanno fissato obiettivi ambientali e sociali, offrendo così flussi di reddito differenziati agli investitori, con rendimenti iniziali più elevati rispetto ai tassi dei mercati sviluppati nonché un potenziale extra rendimento, creando protezione contro l'aumento dell'inflazione legato ai pedaggi e alle bollette.
LE CAPACITÀ DELLA CINA
La Cina può produrre 750 milioni di vaccini entro la fine del 2021, secondo i dati ASI Research Institute ad agosto 2020, ma con una popolazione di 1,4 miliardi e gli accordi siglati per condividere la distribuzione con altri Paesi come il Brasile e l’Indonesia, si può ipotizzare che la distribuzione potrebbe allungarsi fino al 2022. “Sebbene i mercati azionari abbiano reagito positivamente alle notizie sui vaccini, gli investitori devono ancora scontare appieno la ripresa della crescita globale”, continua nella sua analisi Irene Goh. “Se questa si normalizzerà, avverrà probabilmente un rimbalzo in alcuni mercati azionari”.
ROTAZIONE SETTORIALE
Già nelle scorse settimana abbiamo iniziato ad assistere a una rotazione settoriale nell’azionario, con i titoli più penalizzati dalla pandemia che hanno ripreso slancio, a discapito dei vincitori del lockdown, i titoli della cosiddetta “stay-at-home economy”. Per l’esperta di ASI, il rimbalzo della crescita globale andrebbe a vantaggio dei mercati azionari più orientati al segmento value, “come Europa, Australia e Giappone, che presentano importanti allocazioni su settori (finanza, industria e immobiliare) che hanno arrancato durante la pandemica e che beneficerebbero della ripresa del commercio”.
OCCHI PUNTATI SUGLI ENERGETICI
Aberdeen Standard Investments prevede un recupero nel settore energetico, ma l’aumento globale delle riserve petrolifere dopo il crollo dei prezzi all’inizio dell’anno implica alti livelli di scorte, “pertanto ci vorrà del tempo prima che la domanda inizi a superare l’offerta”, prosegue la Goh che si aspetta “una ulteriore correzione nei servizi di comunicazione e nei titoli tecnologici privi di supporto strutturale a lungo termine e di fattori trainanti”, nonché una certa rotazione “verso settori ciclici sottovalutati, aiutati dalla ripresa della crescita economica interna”. Questo scenario potrebbe creare una situazione di vantaggio per i mercati dell’ASEAN (Associazione della Nazioni del Sudest Asiatico), alcuni dei quali beneficiano notevolmente del ciclo commerciale globale.
INDEBOLIMENTO DEL DOLLARO USA
La composizione definitiva del Congresso Usa sarà fornita dall’esito dei ballottaggi in Georgia. L’esperta di Aberdeen Standard Investments si aspetta “il 70% di probabilità che i Repubblicani ottengano la maggioranza al Senato, il che rallenterebbe l’approvazione di opportune misure di politica fiscale”, ma non solo, renderebbe più difficile l’attuazione dei sostanziali programmi di di spesa e legislativi proposti da Biden. “Uno stimolo di soli 1.000 miliardi di dollari o meno, potrebbe non essere sufficiente a sostenere la crescita degli Stati Uniti”, spiega Irene Goh. Anche per questo la politica monetaria dovrà rimanere estremamente accomodante, ma la debolezza del dollaro finirà per favorire le valute asiatiche dei mercati emergenti.
MEGLIO IL DEBITO CORPORATE
“Nel segmento delle obbligazioni privilegiamo il debito corporate dei mercati emergenti”, è l’analisi di Aberdeen Standard Investments che guarda con ottimismo alle infrastrutture trainate degli stimoli fiscali. In ultimo, molti governi hanno fissato obiettivi ambientali e sociali, offrendo così flussi di reddito differenziati agli investitori, con rendimenti iniziali più elevati rispetto ai tassi dei mercati sviluppati nonché un potenziale extra rendimento, creando protezione contro l'aumento dell'inflazione legato ai pedaggi e alle bollette.