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Patrimoniale pronta a tornare in manovra, gli emendamenti saranno ripresentati
I firmatari annunciano l’intenzione di riproporre la patrimoniale progressiva, in versione rivista, nonostante la recente bocciatura in Commissione Bilancio del Senato
17 Dicembre 2020 15:01
Patrimoniale sì, patrimoniale no, patrimoniale forse. Dopo la bocciatura dell’emendamento alla manovra finanziaria, e il conseguente ritiro, Nicola Fratoianni (Leu) e Matteo Orfini (Pd) tornano alla carica annunciando una nuova proposta per inserire una tassa patrimoniale progressiva. Il governo si è espresso contro l’emendamento, che nei giorni scorsi era all’esame della commissione Bilancio della Camera. Di conseguenza era stato ritirato, insieme a un’altra proposta di Leu sull’introduzione di un contributo di solidarietà a carico delle grandi ricchezze.
Ma Fratoianni e Orfini non sembrano intenzionati a mollare. "Prendiamo atto della scelta dei membri della commissione bilancio di Montecitorio di ritirare il nostro emendamento dopo il parere negativo di governo e relatori anche per non precludere ulteriori passaggi d'aula. Ovviamente ripresenteremo l'emendamento in aula e poi al Senato", hanno spiegato.
Cosa prevedeva la prima versione della patrimoniale? La primissima proposta mirava a introdurre un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro calcolando, nel conteggio, anche il valore dei beni immobili, al netto però del mutuo e altre passività. L’aliquota passava allo 0,5% per i patrimoni compresi tra un milione e 5 milioni di euro, all’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro fino ad arrivare al 2% per i patrimoni superiori. In “cambio” di questa patrimoniale progressiva, l’emendamento prevedeva l’eliminazione dell’Imu sulla seconda casa e del pagamento dei bolli su conti correnti e deposito titoli.
Questa proposta, inizialmente bocciata per mancanza di coperture, era stata reintrodotta dopo il ricorso dei firmatari, salvo poi subire un nuovo stop dopo il parere contrario del governo. Ma nonostante la levata di scudi, Orfini e Fratoianni sono pronti a riproporre a tornare alla carica: ''In questi giorni molti, anche nella maggioranza -spiegano - hanno aperto all'idea di una patrimoniale, pur criticando la nostra proposta. Siamo ovviamente disponibili a riformularlo insieme in modo da trovare un testo condiviso, ma invitiamo tutte le forze di maggioranza a trovare il coraggio di fare una scelta giusta". Nelle scorse settimane anche Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5Stelle, si era detto favorevole all’introduzione di una patrimoniale.
EMENDAMENTO IN AULA E AL SENATO
Ma Fratoianni e Orfini non sembrano intenzionati a mollare. "Prendiamo atto della scelta dei membri della commissione bilancio di Montecitorio di ritirare il nostro emendamento dopo il parere negativo di governo e relatori anche per non precludere ulteriori passaggi d'aula. Ovviamente ripresenteremo l'emendamento in aula e poi al Senato", hanno spiegato.
LA PRIMA VERSIONE DELLA PATRIMONIALE
Cosa prevedeva la prima versione della patrimoniale? La primissima proposta mirava a introdurre un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro calcolando, nel conteggio, anche il valore dei beni immobili, al netto però del mutuo e altre passività. L’aliquota passava allo 0,5% per i patrimoni compresi tra un milione e 5 milioni di euro, all’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro fino ad arrivare al 2% per i patrimoni superiori. In “cambio” di questa patrimoniale progressiva, l’emendamento prevedeva l’eliminazione dell’Imu sulla seconda casa e del pagamento dei bolli su conti correnti e deposito titoli.
“APERTURE IN MAGGIORANZA”
Questa proposta, inizialmente bocciata per mancanza di coperture, era stata reintrodotta dopo il ricorso dei firmatari, salvo poi subire un nuovo stop dopo il parere contrario del governo. Ma nonostante la levata di scudi, Orfini e Fratoianni sono pronti a riproporre a tornare alla carica: ''In questi giorni molti, anche nella maggioranza -spiegano - hanno aperto all'idea di una patrimoniale, pur criticando la nostra proposta. Siamo ovviamente disponibili a riformularlo insieme in modo da trovare un testo condiviso, ma invitiamo tutte le forze di maggioranza a trovare il coraggio di fare una scelta giusta". Nelle scorse settimane anche Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5Stelle, si era detto favorevole all’introduzione di una patrimoniale.
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